Cogesa, botta e risposta Dem-Di Rienzo. Maggioranza sempre più spaccata

E’ sempre più acuta la frattura all’interno della maggioranza che sostiene la giunta del sindaco Gianfranco Di Piero. L’ultima incrinatura arriva dalla mancata firma della consigliera Caterina Di Rienzo al documento presentato dalla maggioranza in risposta alle accuse, mosse dai banchi dell’opposizione, in merito alla destituzione della ex governance di Cogesa lo scorso 30 dicembre.

E’ necessario riavvolgere il nastro per una vicenda che nasce dalle viscere di intrighi politici e gestione dei rifiuti. La mancata comunicazione in aula consiliare della decisione sulla rimozione del Cda di Cogesa, e la successiva nomina (poi annullata dal Tribunale dell’Aquila) di Franco Gerardini come amministratore unico della partecipata, aveva portato malumori all’interno della minoranza, che aveva chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco Di Piero la scorsa settimana. Alle accuse incalzanti aveva risposto la maggioranza compatta. O quasi. Nel documento presentato lunedì, infatti, manca un’unica firma: quella di Caterina Di Rienzo.

La consigliera ha giustificato il mancato sostegno alla causa, motivandolo con la sua costituzione come parte civile nell’inchiesta che vede implicati gli ex vertici di Cogesa per i miasmi provenienti dalla discarica di Noce Mattei. Un alibi che regge poco. Un conto è la gestione del rifiuto, un altro la governance di una società sull’orlo del collasso. Più probabile, secondo le ipotesi della maggioranza, l’influenza esercitata dal coniuge, Maurizio Proietti, approdato tra le fila dell’opposizione dopo essere stato eletto assieme alla consorte un anno e mezzo fa.

Su questo tasto dolente premono i due consiglieri del Partito Democratico, Antonella La Gatta e Mimmo Di Benedetto. “Comprendiamo bene l’imbarazzo da parte della consigliera Di Rienzo nel doversi barcamenare tra le ragioni della maggioranza (di cui fa ancora parte) – scrivono i due dem – e le sciocchezze che una minoranza volubile e dalla memoria corta (minoranza di cui fa parte il marito dopo aver cambiato schieramento),  predicano sulla questione Cogesa e per questo, le siamo solidali. Ma ci perdonerà, la consigliera Di Rienzo, se riteniamo bizzarre e grottesche le giustificazioni che adduce quando  prova a spiegare perché non abbia sottoscritto il documento della maggioranza che ha ristabilito la verità dei fatti sulla vicenda. Riteniamo ridicole le sue dichiarazioni  quando, al pari di una quinta colonna, prova maldestramente a spostare l’attenzione sui fatti, sventolando il suo essersi costituita parte civile nel processo per i miasmi di Noce Mattei, come un <fatto> che la vede protagonista sulla difesa del Cogesa. Peccato però che tutto questo non abbia nulla a che fare con la posizione assunta dal sindaco e dalla maggioranza sul problema della Società partecipata. Per questo appare grottesco, ancor di più, il silenzio della Consigliera sulla richiesta di dimissioni del sindaco da parte di una minoranza bugiarda e sleale. Sappiamo bene  perché la Consigliera Di Rienzo, coniuge del Consigliere Proietti, non abbia sottoscritto il documento e siamo certi che anche i sulmonesi ne abbiano compreso le ragioni”.

Un’accusa respinta al mittente da parte della Di Rienzo, che si sente da tempo un corpo estraneo all’interno della maggioranza. Tant’è che la stessa consigliera, oltre ad invocare l’intervento del sindaco Di Piero, ha ribadito che appena un mese fa le sono state chieste le dimissioni. “Resto basita di fronte al comunicato stampa dei colleghi consiglieri di maggioranza La Gatta e Di Benedetto – commenta la Di Rienzo – che mi qualificano “quinta colonna”, ma ciò che desta più meraviglia è il silenzio degli altri consiglieri e del Sindaco. A ben pensarci, tutto ciò non dovrebbe meravigliarmi perché già da subito dopo la mia elezione, alcuni rappresentanti della lista di appartenenza, mi hanno chiesto le dimissioni; cosa che si è ripetuta circa un mese fa”.

7 Commenti su "Cogesa, botta e risposta Dem-Di Rienzo. Maggioranza sempre più spaccata"

  1. D’accordo: chiaritevi e scornatevi ancora per un po’..
    Ma poi tutti a lavoro: intervallo finito.

  2. In verità vi dico | 26 Aprile 2023 at 23:00 | Rispondi

    A fine giornata, due frasi celebri di Giulio Andreotti.
    La prima, in risposta ai consiglieri del PD: “Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia.”
    La seconda, scritta con lapis su uno stropicciato foglietto, rintracciato in lavanderia nella tasca della giacca di un  amministratore cittadino: “Sono consapevole dei miei limiti, ma sono anche sicuro di non essere circondato da giganti.”
    Ora sì, è ora di andare a casa e… a letto.
    Notte notte

  3. Minoranza o maggioranza? | 27 Aprile 2023 at 09:41 | Rispondi

    Con la prossima uscita della Dott.ssa dalla maggioranza, è evidente che non si può andare avanti. Perché attendere le firme dei consiglieri??

  4. Bisogna chiudere | 27 Aprile 2023 at 10:16 | Rispondi

    Con la consegna degli ecocalendari a che punto siamo? Anche aprile é finito e molte utenze ne sono sprovviste. Non mi dite internet perché la signora maria di 70 anni che paga la TARI non deve assolutamente andare su Facebook per attingere a questo benedetto calendario pagato con i soldi dei contribuenti

    • Se lei è capace di scrivere sul germe, è anche capace di vedersi l’ecocalendario sul sito di cogesa.
      La signora Maria, il suo ecocalendario se lo ha già procurato.

  5. Cogesa ergo sum | 27 Aprile 2023 at 18:31 | Rispondi

    Fermo restando che questa stupida nonché inutile polemica è la ciliegina sulla torna o se preferite il colpo di grazia alla pagliacciata di questa maggioranza/minoranza sul Cogesa.
    L’unica verità la ha ristabilita il tribunale. Il resto è teatrino. E il tribunale ha di fatto sentenziato che il comune di Sulmona e gli altri hanno fatto una forzatura con motivazioni false, quindi si torna al punto di partenza ma con rapporti incancriniti, soci spaccati, maggioranza che è quasi minoranza è una colossale figura di merda. Un capolavoro politico superiore anche a quello della verifica dj maggioranza richiesta da Nannarone e co per rivedere gli equilibri di giunta e ha trasformato di fatto la maggioranza in quasi minoranza. E sti fenomeni che fanno? Invece non dico di dimettersi, o chiedere scusa potrebbero quanto meno tacere invece di continuare a invertire a starnazzare cont tracotanza manco chissà quali ragione avrebbero. E si permettono anche di attaccare un esponente della loro pseudo maggioranza perché non ha sottoscritto un documento demenziale attribuendo patenti di purezza. Ma se volete andare a casa, che a questo punto sarebbe anche giusto, evitate teatrini raccogliete le briciole di dignità e dimettetevi direttamente ci guadagna la città così non assiste a questo scempio. In 2/3 anni non siete riuscite a far nulla avete iniziato discutendo di poltrone e li siete rimasti alle poltrone alla Saca vi è andata bene al Cogesa volevate fare i furbi, altro che dignità e moralità, e un giudice vi ha rimesso al vostro posto dimostrando la vostra totale incapacità politica e non solo. E la cosa bella è che quando alcuni più capaci di voi vi facevano capire che sarebbe finita male per voi stessi avevate la solita tracotanza di pensare di aver capito tutto voi esperti voi giusti, poi arriva la dura realtà e vi riporta al livello che vi compete.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*