Commissioni deserte, opposizione al contrattacco: “Accuse stucchevoli”

Naufraghi come Robinson Crusoe di Daniel Defoe. Così la frangia del centrodestra nel consiglio comunale sulmonese etichetta i rappresentanti di Liberamente Sulmona. Pomo della discordia è la mancanza del numero legale nella convocazione delle commissioni, che ha impedito di votare (e approvare) il finanziamento Arap da 200.000 euro per l’illuminazione pubblica nel nucleo industriale. D’altronde i meloniani, Masci e Zavarella, sono stati chiari dopo le consultazioni tenute del sindaco Di Piero per ricostruire la maggioranza: “voteremo i provvedimenti vitali per la città, ma non sosterremo l’amministrazione di vocazione di centrosinistra”.

E così è stato in commissione. Fratelli d’Italia ha votato la convenzione con la Provincia dell’Aquila per ottenere i fondi per il liceo classico “Ovidio”, per poi uscire dall’aula assieme al resto dell’opposizione, facendo venir meno il numero legale anche per la votazione sui (tanti) debiti fuori bilancio da approvare.

“Le forze politiche di opposizione avevano già comunicato da qualche giorno che, per senso di responsabilità verso la città, avrebbero garantito i numeri in commissione per approvare in tempi celeri la convenzione con la provincia riguardante il finanziamento dei lavori per il liceo classico – spiega il centrodestra in una nota congiunta Masci, Zavarella e La Porta -. Nessun impegno era stato preso per altri argomenti, in attesa che il sindaco si presenti in consiglio a riferire sulla crisi della sua maggioranza”.

“I consiglieri comunali di Liberamente Sulmona diano invece una spiegazione al perché provvedimento così importanti rimangono nel cassetto per mesi prima di arrivare all’attenzione delle commissioni – prosegue la nota -. Il consiglio provinciale ha approvato il finanziamento del classico dal 4 agosto. Perché è stato portato in commissione solo ieri? Arap aveva fatto richiesta per la convenzione riguardante gli impianti di illuminazione pubblica nei primi mesi di quest’anno. Perché il provvedimento è stato portato solo ieri? Spieghino alla città i motivi di queste lungaggini. Quanto ai debiti fuori bilancio, tutti per sentenze di condanna in giudizi dinanzi il Giudice di Pace, l’accusa di non aver deliberato ha del paradossale. Si tratta infatti di una sentenza del 2019, di una del 2020, di tre del 2021, di ben 12 del 2022, di tre del febbraio 2023, tre del marzo 2023 ed uno del mese di maggio 2023. In buona sostanza per la gran parte da anni l’amministrazione era a conoscenza dell’esito negativo dei giudizi, e nulla ha fatto per provvedere al pagamento del dovuto, e solo oggi lamenta che non si è provveduto a licenziarli”.

Meloniani e La Porta attendono ora attendo il consiglio comunale dove il sindaco dovrà riferire gli esiti delle consultazioni. Sulla riva del fiume attendono anche i civici, che fanno eco ai colleghi dell’opposizione: “Sentiamo di condividere la nota diffusa dai consiglieri di centrodestra – scrivono i Democratici e Sulmona al Centro – che fa chiarezza in merito agli atti non approvati in commissione nella giornata di lunedì. Risulta infatti stucchevole l’attacco di quel poco che resta dei gruppi di maggioranza anche difronte ad un gesto di responsabilità dimostrato da tutte le minoranze e che ha consentito il voto sul provvedimento riguardante il liceo classico”.

2 Commenti su "Commissioni deserte, opposizione al contrattacco: “Accuse stucchevoli”"

  1. Il fustigatore | 4 Ottobre 2023 at 19:46 | Rispondi

    Paradossale, a dir poco.
    Invece di apprezzare la disponibilità ad approvare il provvedimento dei fondi del liceo classico (di vitale importanza), si innesca una polemica di cui non si avvertiva alcuna necessità, con la pretesa di un supporto della minoranza contro ogni logica politica……

  2. La politica come ormai esercitata dai più, è un cancro sociale fatto di strategie , opportunismi, cambi di casacca , rapporti clientelari. Lo vediamo a livello Nazionale, non oso immaginare a livello locale cosa possa accadere, ma del resto i risultati sono sotto gli occhi di tutti, non ultimo il collasso finanziario del Cogesa di cui Sulmona è socio maggioritario. Non si vuole il bene comune , della città e di chi la abita ancora, ma si fanno giochi di potere volti a demolire l’avversario… a scapito solo dei cittadini!

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