Consiglio comunale di fuoco. Avanti con il Bilancio, poi seduta sulla crisi politica

Prima gli interessi dei cittadini e poi i panni sporchi da lavare in consiglio comunale, con una crisi formalmente aperta e difficile da sanare. Il sindaco sulmonese Gianfranco Di Piero è stato chiaro nel rispondere al consigliere di minoranza, Vittorio Masci: “C’è un tempo per tacere ed uno per parlare. L’Amministrazione è impegnata e concentrata sugli atti contabili. Solo successivamente mi pronuncerò sulle spaccature interne, e lo farò in consiglio poiché è doveroso nei confronti dei cittadini”.

La seduta odierna, con l’approvazione del DUP come unico punto all’ordine del giorno, ha visto una maggioranza sfaldata. Distanze incolmabili, come quella tra i membri del Pd (Cristiano Gerosolimo, Antonella La Gatta e Franco Casciani) e la consigliera di maggioranza Teresa Nannarone che ha risposto per le rime all’attacco giunto ieri dai Dem con cui, fino a prova contraria, condivide la coalizione che dovrebbe trainare la città.

“Sono stata accusata da tre esponenti del Pd su due questioni fastidiose: i voti conquistati e una presunta scalata professionale grazie al mio impegno politico. Sono ovvie falsità, così come è falso l’aver chiesto la testa del vice sindaco Franco Casciani”.

Una polveriera dove l’opposizione non ha bisogno nemmeno di buttare ulteriore benzina. Lo dimostra la presenza di appena tre consiglieri di minoranza in aula consiliare (Masci, Di Rocco e Santilli), che si “gustano” l’autodistruzione verso cui viaggia l’Amministrazione Di Piero, con le dimissioni dell’assessore alla Cultura, Rosanna Tuteri, arrivate mercoledì e con gli assessori D’Andrea, Di Marzio e Di Nisio pronti a fare un passo indietro, rinunciando alla poltrona.

Una crisi sulla quale Masci ha chiesto chiarezza, possibilmente proprio in consiglio comunale. “Ritengo che l’evidente crisi politica vada affrontata nella sede più idonea – incalza Masci -, che è quella del Consiglio Comunale, e chiedo pertanto al Sindaco di dare chiarimenti in ordine alle dimissioni dell’assessore Rosanna Tuteri e se intenda sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale l’intera problematica politica emersa in queste settimane dedicandovi apposita seduta”.

“Tutte le crisi della vita amministrativa della città sono state sempre risolte al di fuori del consiglio durante gli ultimi vent’anni – controbatte Di Piero -. Ho sempre sempre cercato di portare un confronto all’interno di una coalizione diversificata, facendo emergere un dibattito sereno e costruttivo. Solleciterò la maggioranza a un confronto serio e corretto, ma solo dopo aver superato gli impegni di carattere amministrativo”.

3 Commenti su "Consiglio comunale di fuoco. Avanti con il Bilancio, poi seduta sulla crisi politica"

  1. Rebus equestre | 9 Giugno 2023 at 20:11 | Rispondi

    “Anche quel che cadde da cavallo, disse che voleva scendere.”
    A scavalco del DUP approvato, cavaliere spronato ?
    No, no, invero rispettando la razza equina, il detto dice: “A buon cavallo, non manca sella”.
    Nel nostro tempo, il problema per il cavallo è il cavaliere.
    Quando capita che il cavallo si blocca e non vuole più avanzare, la cosa più istintiva che viene da fare a chi non è molto esperto è quella di spingerlo in avanti.
    Senza risultato.
    Potrà, di contro, il cavallo bloccato suggerire al proprio cavaliere di condurlo al trotto ?
    Se al cavaliere piace l’andatura al passo, per il cavaliere non v’è circuito in cui possa gareggiare. E del cavallo ?
    Storia politica locale, classe politica attuale: chi il cavallo, chi il cavaliere ?
    Tanta biada, poca strada.
    Ma che storia è questa ?
    Appunto, basta con questa storia.

    • Nella “inventata storiella ippica” peccato che Lei abbia disquisito avvalendosi di cavaliere e cavallo “al solo singolare” e credo non per errore ma per “necessità del volere”.
      “Nel nostro tempo” e nell’avventurosa storia di cui trattiamo, si è cavaliere di e per se stesso e i presenti (come anche i passati) accadimenti sono lì nella storia, ad avvalorarlo.
      Tanti cavalieri, alcuni bravi, volenterosi e disposti anche a scendere da cavallo, chi ha abbandonato il circuito non perché piena di buche ma di “insidiose sparse feci”, e costoro sono la minoranza.
      Altri sono i cavalieri di “scuderie diverse”, “camuffati” come acerrimi nemici ma che mai si confrontano, che bivaccano nella dorata stalla pur di compiacere il “PADRON STALLIERE” per quell’inarrivabile e irraggiungibile “concorso ippico” della personale riscossa.

      IL CAVALLO E’ SOLO UNO ED E’ LA “CITTA’ DI SULMONA”.

      Città che attende da tempo immemore di essere “guidata validamente” da altrettanti “validi cavalieri” e non da questi COLPEVOLI “cavalier serventi”, talmente imbelli e incapaci anche per il loro “cavallo a dondolo” di infantile memoria, ma notevolmente capaci di prendere ordini e condotte dai singoli “PROPRIETARI DI SCUDERIA”, questi malefici stallonieri che sono il “BUBBONE MALEFICO DELLA CITTA’”, coloro che hanno macabramente DOPATO il tutto, dai cittadini resi servili, agli amministratori della città e a cui NOI permettiamo di fare il bello e cattivo tempo, MENTRE LA CITTA’ IN VIA DI AZZERAMENTO TOTALE… MUORE LENTAMENTE E INESORABILMENTE.

  2. Prezza e Pratola non pervenuti | 10 Giugno 2023 at 08:59 | Rispondi

    La maggioranza si distrugge da sola…. ma la minoranza??? …. mai raggiunto un livello così basso! Tre consiglieri di minoranza silenti…. gli altri completamente assenti. Ma Zavarella e Gerosolimo che fine hanno fatto?…. dimettetevi entrambi e lasciate posto a chi un minimo di opposizione la fa! Non avete rispetto per chi vi ha votato e pensate solo a trame e strategie politiche che nulla hanno a che fare con Sulmona! Tornatevene a Prezza e Pratola per favore!

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