Mentre il presidente della Regione Marco Marsilio auspica e si aspetta per domani la “promozione” in zona gialla in virtù dell’indice Rt sceso sotto l’1 (0,83), i contagi in Abruzzo non sembrano ottenere quella flessione auspicata. Anzi: oggi si registrano ancora 268 nuovi positivi su 3914 tamponi molecolari, con un innalzamento cioè della percentuale positivi/tamponi che arriva al 6,8%, che diventa il 4,3% calcolando anche i test antigenici (2271) sui quali tuttavia non vengono conteggiati i positivi. I decessi sono invece 5 e dopo tanto la provincia dell’Aquila è esente da lutti: i morti, infatti, compresi tra i 61 e i 91 anni di età, risiedono nelle province di Chieti (3), Pescara (1) e Teramo (1).
Scende di poco, mantenendosi comunque sopra i 10mila casi, gli attualmente positivi che in virtù delle 273 guarigioni si attesta a 10066 persone (10 in meno rispetto a ieri). Scende sotto i quattrocento (399) anche il numero dei ricoveri in medicina Covid, mentre le terapie intensive restano invariate a 40 casi, ma con 3 nuovi ricoveri. La provincia di Chieti si mostra di gran lunga la più colpita dal contagio con 161 casi, rispetto ai 63 di Pescara, i 47 di Teramo e i 43 dell’Aquila.
In attesa di conoscere l’esito della cabina di regia di domani, per la colorazione delle zone, il presidente Marsilio ha sottoposto e fatto approvare dalla Conferenza delle Regioni l’ipotesi di ampliare ai maestri di sci l’accesso agli impianti di risalita. Il ragionamento ha una sua logica: i maestri devono allenarsi al pari degli atleti per farsi trovare pronti alla riapertura (prevista a metà febbraio) degli impianti. La proposta sarà ora sottoposta ai ministri Spadafora e Speranza che dovranno decidere, si presume in tempi brevi, sullo skipass ai maestri.
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