Due anarchici negli Stati Uniti: Tresca e Giovannitti a confronto

Al tempo, quando Abruzzo e Molise erano un’unica entità, erano corregionali, ma la loro vita è stata in parallelo, incontrandosi più di una volta. Uno, Carlo Tresca, da Sulmona, l’altro, Arturo Giovannitti, da Ripabottoni in provincia di Campobasso. Entrambi protagonisti delle lotte operaie ai primi del Novecento, entrambi emigrati negli Stati Uniti per le loro idee politiche, entrambi editori, giornalisti, scrittori, combattenti e attivisti dell’IWW.

Due personaggi da tratti e storie comuni che saranno protagonisti del convegno che si terrà domenica prossima a Oratino (paese vicino Ripabottoni, dove dal 2002 è nata un’associazione intitolata a Giovannitti) e al quale parteciperà il Centro studi Carlo Tresca di Sulmona nell’ambito delle iniziative per l’ottantesimo anniversario della morte dell’anarchico sulmonese.

A rappresentare il Centro studi Tresca ci saranno Riccardo Verrocchi e Stefano Di Berardo, autore, quest’ultimo, del testo biografico su Carlo Tresca “La poesia dell’azione” (Angeli 2013).

Un appuntamento importante che sarà onorato dalla presenza delle istituzioni: il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, e quello di Oratino, Roberto De Socio. Una riflessione che sarà anche e soprattutto politica, con la presenza del segretario della Cgil Abruzzo-Molise, Carmine Ranieri,  il presidente dell’associazione Arturo Giovannitti, Luca Fatica, il docente di letteratura americana dell’Università di Milano, Martino Marazzi, già ospite del Centro Studi Tresca a Sulmona, e lo storico Norberto Lombardi.

A coordinare la giornata sarà il giornalista Antonio Fatica.

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