Essere in arancione, sperare nel giallo. In Abruzzo ancora troppi contagi

Si attende l’esito della riunione della cabina di regia convocata nel pomeriggio, con il presidente Marco Marsilio ottimista sulla possibilità che l’Abruzzo possa rientrare già da domenica in fascia gialla, ma con altrettanta consapevolezza che il passaggio non è assolutamente certo. Perché comunque ci vogliono due settimane consecutive di indice Rt sotto l’1 (e la nostra regione la settimana scorsa era a 1,05) e perché il ministro Speranza non sembra intenzionato a concedere sconti, tant’è che il Lazio, che per due settimane ha avuto indice Rt sotto l’1, potrebbe restare in arancione per un calcolo di due giorni (le nuove regole sono partite dal 15 e quindi si dovrebbe fare riferimento alla settimana ancora prima).

Gli altri indicatori, quello dei ricoveri in particolare, in Abruzzo non sono però preoccupanti e anzi diminuiscono, ma i contagi, quelli, non si fermano. Anzi. Oggi cresce ancora la percentuale del rapporto tra positivi e tamponi molecolari processati, con l’asticella che sale all’8,9% (di oltre 3 punti): 343 nuovi positivi su 3848 tamponi molecolari. Resta alto anche il numero dei decessi: sono 7 oggi compresi tra i 56 e gli 86 anni di età con la provincia dell’Aquila che ne registra 3.

E poi aumentano gli attualmente positivi dopo giorni di progressiva discesa: i 332 guariti e i 7 deceduti non sono sufficienti ad evitare che ci siano 2 positivi in più in Abruzzo (per un totale di 10068).

Scendono, invece, i ricoveri: 10 in meno in medicina Covid (389 i posti letto occupati) e invariato nelle terapie intensive (40 letti) dove tuttavia ci sono 4 nuovi ricoveri. Sono ancora le province dell’area metropolitana quelle a registrare il maggior numero di contagi: 155 in quella di Pescara e 100 in quella di Chieti, a confronto dei 43 di quella di Teramo e dei 38 di quella dell’Aquila.

(aggiornamento)

Il presidente Marco Marsilio ha annunciato in serata di aver ricevuto dal ministro della Salute Roberto Speranza la comunicazione della nuova collocazione dell’Abruzzo in zona gialla, misura che scatterà a partire da lunedì prossimo. La cabina di regia ha evidentemente premiato la nostra regione per i risultati ottenuti soprattutto in tema di pressione sulla rete ospedaliera, sorvolando insomma sull’indice Rt che la scorsa settimana era stato, seppur di poco (1,05) superiore al limite previsto dai parametri di zona a rischio moderato. La linea più morbida c’è stata anche nei confronti del Lazio dove si era ipotizzata la zona arancione, colore che invece rimane a sole quattro regioni e alla Provincia di Bolzano: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano.

Di seguito le restrizioni che entreranno in vigore da lunedì e che, nei fatti, permetteranno a bar e ristoranti (non solo) di aprire durante il giorno.

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