Furto con scasso al Tigre

Pantaloni chiari, cappuccio in testa, piede di porco e una sufficiente esperienza nei furti, tanto da fargli aggirare e mettere fuori uso i sistemi di allarme. Un colpo fatto da professionisti, quello consumato la notte scorsa al supermercato Tigre di via Valle Madonna a Pratola Peligna, dove due o tre persone si sono introdotte prima nel magazzino e poi nel supermercato forzando un ingresso laterale dell’edificio, mettendo fuori uso i sensori dell’allarme intrusione ed evitando quelli volumetrici gattonando fino alle casse dove hanno rubato il fondo cassa di circa 2.200 euro.
Un colpo registrato dalle telecamere di videosorveglianza del supermercato (guarda video -Furto al Tigre- nella sezione “de visu”) dalle quali si nota come i malviventi abbiano agito con estrema abilità, servendosi di un’auto, una Fiat 500L di colore bianco e con tettuccio nero, che era stata parcheggiata all’interno del piazzale dello stesso supermercato.
L’ammontare del bottino è ancora da valutare, perché ai soldi del fondo cassa, va aggiunta la merce che è stata sottratta nel magazzino, dove non ci sono le telecamere, e che il proprietario del supermercato sta ancora inventariando.
Da quanto risulta dalle immagini, ora nelle mani dei carabinieri, i ladri avrebbero prima tentato di ripulire qualche abitazione: verso le 3 della notte scorsa, parcheggiata l’auto nel piazzale, infatti, due persone si sono dirette verso la palazzina di fronte al supermercato, per poi riuscire probabilmente perché dissuasi da un residente che si è affacciato al balcone.
Dopo un breve riunione in auto, quindi, i ladri si sono diretti sul retro del supermercato, che doveva essere l’obiettivo principale del furto.
“I ladri conoscevano bene il sistema di allarme – spiega il proprietario Pietro Crugnale – o comunque erano abbastanza esperti da aggirare l’allarme volumetrico gattonando fino alle casse”.
L’allarme infatti è scattato solo dopo che i ladri erano scassinato le casse, probabilmente perché nella foga hanno invaso lo spazio del sensore volumetrico.
Una volta scattato l’allarme il proprietario e i carabinieri sono giunti sul posto dopo pochi minuti, sufficienti però a garantire ai ladri una fuga in tutta tranquillità.

4 Commenti su "Furto con scasso al Tigre"

  1. Scusate ma la canzone nel video del furto rende l’operazione fin troppo cool.
    Tutto molto cinematografico. Diciamo che è un tentativo di “deprovincialismo”. E così anche la nostra Valle entra a far parte delle aree metropolitane.

  2. Meno male che non c’era il padrone all’interno,perché se sparava e colpiva il ladro, passava i guai seri.Minimo gli rifilavano 15 anni di galera in sede penale e 500-600 mila euro da pagare in sede civile. E’ una fortuna se i ladri hanno rubato indisturbati,in questa nazione di mxrdx.

  3. the punisher | 4 Aprile 2018 at 11:33 | Rispondi

    Di sicuro erano dei volumetrici a infrarossi passivi. Se ci fossero stati dei volumetrici a microonde ben tarati, poteva strisciare quando voleva che l’allarme sarebbe scattato.

  4. bene,i malviventi sapevano,conoscevano il sistema d’allarme,c’e’ sempre la mano locale..quello che invece stupisce (con l’attuale tecnologia ) che i propretari/manager cercano di spendere il meno possibile in sicurezza….per poi lamentarsi sulla facilita’ dei furti….i ladri possono essere abili quanto i gatti.. dinanzi ad un pastore tedesco fuggono.. e’l’ efficienza del sistema la maggiore tutela/sicurezza e deterrente (abitazioni comprese) naturalmente collegato con le Forze dell’ordine…sempre attuale l’adagio: quando il gatto non c’e’,i topi ballano,o no?

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