Gli accamperati

La società che la gestisce è pugliese, ma lui, il custode, quello che ci vive, in un piccolo appartamentino ricavato tra i chioschi, è romagnolo. E si vede e si capisce dall’ottimismo con il quale affronta l’avventura della gestione, che non è proprio quella che si aspettava.
A quasi un mese dall’attesa inaugurazione, l’area camper di Sulmona, una fatica che la Sagrada Familia scansati, presenta ancora tanti problemi e incassi ancora limitati.

“Una media di otto/dieci camper al giorno con le punte più alte nel fine settimana – spiega il custode – che non è proprio quello che ci aspettavamo, ma in fondo questa è un’estate particolare: una nuova struttura al tempo del Covid”.
L’impianto di Japasseri ha, o meglio avrebbe, in realtà tutte le carte in regola per essere un’eccellenza: una delle poche se non l’unica al centro di una città antica e così modernamente attrezzata. Sulla carta, però.


Perché poi a toccare con mano, la situazione è tutt’altra: di centraline per la corrente elettrica, ad esempio, ne funziona una sola su nove, “la corrente arriva ma non esce” afferma sorridendo il custode. Tant’è che gli ultimi arrivati hanno steso un filo volante dal bar per ricaricarsi. O meglio a quello che dovrebbe essere un bar-chiosco, che però è vuoto ed è chiuso. D’altronde con una gestione di tre mesi sarebbe da folli investirci su.


Con quella posizione nel cuore della città, in fondo, poco importa: basta prendere l’ascensore o le scale per ritrovarsi ai piedi della villa comunale e di corso Ovidio. Anche qui, però, la teoria e la pratica sono distanti come il dire e il fare. Con in mezzo il solito mare di problemi irrisolti. Sì perché ascensore e scale sono in realtà delle “trappole” senza uscita: sbarrate proprio, materialmente, con affaccio nel cantiere mai aperto di via Turati.
E forse anche per questo che il parcheggio riservato alle auto, 50 centesimi l’ora, non ha mai visto un biglietto staccato: “Una cosa mai vista”.
Si vedono bene in compenso le erbacce e i rovi di un verde, quello intorno, per nulla curato, che stride con il prato inglese nutrito da acqua potabile.
Della vetrina del territorio, l’info-point, le bici elettriche, i percorsi guidati, poi neanche l’ombra.
Forse ha bisogno di tempo e di una prospettiva di gestione vera il Collettore turistico, così si chiama, dato in affidamento per tre mesi a mille euro al mese. Una spesa che così, non vale molto l’impresa.

6 Commenti su "Gli accamperati"

  1. Che bel biglietto da visita x la città….che vergogna.

  2. È aperta da pochi giorni dopo anni e anni di chiusura. Sui forum dedicati la notizia di sta spargendo ora. Ci sono bagni e docce comprese nel prezzo, il gestore è di una gentilezza unica. La posizione è a pochi passi dal centro, quella che agli automobilisti sembra una traversata oceanica per noi camperisti è una passeggiata. Quello che conta è avere un carico/scarico funzionante e una sosta sicura nei pressi di un luogo di interesse. Un progetto più semplice ed essenziale sarebbe stato sicuramente preferibile

  3. Ancora non si è capito che questa Amministrazione non è in grado di fare nulla????

  4. Affiderei la Gestione al Managment del Cogesa..

  5. walter picchiarelli | 31 Luglio 2020 at 17:46 | Rispondi

    Bisogna distinguere a mio avvivo tra quelle che sono critiche tese al miglioramento e quelle che sono tese verso una critica politica. Fermo restando che l’ascensore e le scale dovrebbero essere accessibili e funzionanti mi sembra un segnale positivo che l’area camper sia aperta. Ora invece di predicare io inviterei parenti e amici che risiedono in altri territori a venire a Sulmona. Se la metà dei cittadini si desse da fare per far venire persone a Sulmona non sarebbe più utile che criticare?

  6. francescovalentini1935 | 2 Agosto 2020 at 22:51 | Rispondi

    Anni per avere un’area camper e quando e’ arrivata non e’ pienamente funzionale per motivi tecnici :manca addirittura la corrente in nove punti su dieci:siamo diventati un Comune da barzellette: e nessuno risponde di omessa normale amministrazione. Ma a questo “disordine” si aggiunge un altro fattore per me determinante:Sulmona centro urbano e’ diventato parcheggio per camper per cui non si ravvede la necessita’ di servirsi della rimessa non funzionale e a pagamento:su pubblica viabilita’ camper depositati per lunghi periodi che suscitano anche sospetti:via Aldo Moro,Piazza Capograssi a ridosso delle poche panchine che si e’ costretti ad evitare,vicoletti:alcuni di questi mezzi non espongono contrassegni che dimostrino di essere in regola : ma se succede con l’auto arriva laxstangata,giustamente evitiamo questi abusi e l’area camper avra’ il …successo che merita. O no? Ai posteri..

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