Il primato della politica


Cosa esattamente voglia dire l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì quando parla di “salvataggio senza deroga” a proposito del punto nascita di Sulmona, non è ben chiaro. Lei che è un tecnico, dice, ma che usa il puro linguaggio del politichese, dovrebbe infatti sapere che nella burocrazia quel che conta sono le carte scritte, il nero su bianco. Perché altrimenti non avrebbe senso neanche la battaglia per il riconoscimento del primo livello che il territorio ha ingaggiato (in ritardo) e che fino a ieri aveva armato barricate e proteste (così come la difesa del punto nascita) fin sotto l’aula Spagnoli di palazzo dell’Emiciclo. E verrebbe da chiedersi, oggi, dove sono quei guerrieri che hanno sputato (a torto o a ragione) veleno e rabbia su D’Alfonso e Paolucci, oggi che dalle stanze della Regione escono parole e promesse, ancor meno certificate di quelle del passato. Dove sono le notti insonni ad occupare il Comune e le diffide formali indirizzate alle autorità giudiziarie. “La deroga non è tecnicamente possibile perché è stata già bocciata” ha detto la Verì, ipotizzando un’improbabile ripresa dei numeri dei parti a Sulmona a seguito della messa in sicurezza del reparto e appellandosi ad un regolamento che di fatto non esiste e che, soprattutto, non esiste in politica. Che, si sa, è l’arte del possibile. Perché il primato della politica è invece quello che può garantire alle aree interne la sopravvivenza: così per la sanità, l’ospedale e il punto nascita, così per il tribunale e così persino per la centrale Snam. Il prossimo 2 luglio si riunirà la commissione regionale Sanità per discutere delle risoluzioni presentate da parte di maggioranza e opposizione e finalizzate proprio a perorare, con argomentazioni fondate, la causa della deroga. Sarà interessante, allora, sapere se questa battaglia sarà sostenuta da chi (oggi nei banchi della maggioranza) fino ad un anno fa aveva urlato la follia della chiusura di Sulmona e ancora da chi, nuovo in consiglio, avrà il coraggio di difendere il suo territorio (e più in generale la causa) piuttosto che allinearsi agli ordini di scuderia. Che l’ex assessore Andrea Gerosolimo, che sul punto nascita ha giocato una battaglia dura (seppur utile alla sua carriera politica), al confronto rischia di apparire un gigante.

Commenta per primo! "Il primato della politica"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*