Si tratta, infatti, di interventi strutturali ai quali seguiranno altri. A ricordarlo è il sindaco Antonella Di Nino la cui amministrazione si è sostituita alla Regione come soggetto attuatore per velocizzare le procedure burocratiche. La riapertura “è l’evento più importante, preludio alla festa della Madonna della Libera che si connota ora di un valore ulteriore. Il santuario non è solo simbolo di spiritualità – ha aggiunto la prima cittadina -, in tanti ci hanno detto che il centro rivivrà quando riapriranno le sue porte”.
I lavori, tuttavia, non sono terminati. A disposizione restano circa 300mila euro da impiegare in interventi che il progettista indicherà come più urgenti.
“Abbiamo dato la nostra disponibilità come comitato per la cerimonia legata alla riapertura” ha dichiarato Silvio Formichetti, attuale presidente del gruppo che si occupa di organizzare i festeggiamenti fissati al primo fine settimana di maggio.
S. P.
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