La linfa vitale del “ramo secco”: l’Orient Express in arrivo sul binario di Sulmona

(ph. Lidia Rosato)

Una decina di anni fa era un “ramo secco”, definizione spietata della società dell’utile e dell’efficienza. Troppo lento e troppo remoto per essere redditizio. E per questo andava tagliato, dismesso. Consegnato alla discarica e alla memoria.

Il binario della Sulmona-Carpinone è oggi invece una risorsa, la più preziosa nel turismo. Simbolo di una resilienza vera, avviata prima ancora che il termine divenisse di moda ed entrasse a far parte di progetti di rilancio europei miliardari. Vera perché partita dal basso, come ha spiegato ieri il direttore della Fondazione FS, Luigi Cantamessa, venuto a Sulmona per tagliare il nastro di un’apertura, quella della prima agenzia in città dedicata ai treni storici. Un locale in via Angeloni (colui che per la ferrovia si batte più di tutti), che l’agenzia Pallenium ha voluto aprire per dare assistenza e servizi alle decine di migliaia di turisti che da Sulmona partono ogni settimana. A passo lento, sulla ferrovia che è rimasta lenta, ma che oggi è diventata redditizia e che torna a ridare linfa vitale anche al centro storico della città.

(ph. Ivano D’Ortenzio)

Oltre 20mila viaggiatori da quando ha riaperto il 19 giugno scorso, dopo la pausa forzata del Covid, nelle 96 corse (contando quelle che si terranno fino al 6 gennaio) effettuate a bordo delle carrozze Centoporte e Corbellini. Quattro a settimana nella stagione estate-autunno, due al giorno in quella invernale che si fermerà per una settimana da lunedì per poi riprendere fino all’Epifania (con una sola pausa il 31 dicembre e 1 gennaio).

Ed è solo l’inizio: dal 2022 i treni storici ci saranno ogni fine settimana, oltre che nei periodi di feste e c’è da giurare che lunedì prossimo, con la presentazione del calendario, i biglietti per le prime corse saranno esauriti nel giro di qualche ora. Come d’altronde ormai è da anni.

Ma c’è di più, molto di più: perché Cantamessa ha annunciato ieri che a partire dal 2023, la Transiberiana d’Italia, sarà un po’ più Transiberiana, perché ospiterà stabilmente, con viaggi settimanali, L’Orient Express La Dolce Vita, il treno e il mito, apparso per un fugace scatto fotografico a Sulmona l’11 luglio scorso in via eccezionale.

“L’Orient Express partirà da Roma ogni settimana, farà tappa a Sulmona e poi salirà nell’Alto Sangro – ha detto il direttore della Fondazione FS – sarà una straordinaria esperienza in più che offriremo a migliaia di turisti appassionati che giungeranno da tutta Italia e non solo. Stiamo inoltre testando nuove linee come la Sulmona-L’Aquila-Rieti, una nuova strada ferrata che promette grandi esperienze”.

Sulmona vuole e può tornare così a fare del suo snodo ferroviario, come accadde oltre un secolo fa, il cuore del suo rilancio, tant’è che, sempre Cantamessa, ha annunciato che con i fondi Pnrr è loro intenzione recuperare la stazione di Sulmona-Introdacqua per farne un museo.

Il turismo sul binario è l’esempio più riuscito, forse l’unico, di destinazione turistica; con la sua offerta esperenziale, la rete dei centri montani coinvolti, l’enogastronomia, la natura.

E una storia che ha ribaltato il destino, ridando linfa ai “rami secchi”.

13 Commenti su "La linfa vitale del “ramo secco”: l’Orient Express in arrivo sul binario di Sulmona"

  1. Scusate non è chiaro…. il treno fa tappa per far salire le persone e ripartire per l Alto Sangro!?
    Per essere una risorsa bisognerebbe chiedere di accogliere i turisti con una visita guidata e poi farli ripartire!!!

    • Perche’ no trenini elettrici e filobus stazione centrale sulmona sfruttando i fondi pnrr credo sia fattibile, basta crederci.

  2. Per NATALE 1 prece: “Carissimi …POSTINI, basta con sparuti consigli oltre le tante, inutili critiche. NON SE NE PUO’ PIU’… Su questa importante Testata, circuito linfatico di Comunità che può trasportare IDEE + che esclusivi commenti …lanciati dal finestrino sul binario, provate a organizzare il Vs pensiero e trasformatelo in proposte concrete da inoltrare o consegnare all’Amministrazione o alle tante Associazioni che operano nel comprensorio. Altrimenti saremo sempre …al circo, un giorno sì e l’altro pure e lo spettacolo, ahinoi, resterà sempre lo stesso anche nel 2022, ’23, ’24 e intanto …torneremo sulla luna!!

  3. Una sosta a Sulmona deve essere “obbligatoriamente” prevista.I turisti potrebbero essere trasferiti, presso il centro storico della città, utilizzando quei caratteristici trenini(per restare in tema e per la gioia dei più piccini) anche elettrici, come accade anche in altre mete turistiche del bel paese. Sarebbe una iniziativa originale e divertente…

  4. Ma come si può pensare di non prevedere una sosta nella citta di Sulmona!?

  5. DisOrient Express | 18 Dicembre 2021 at 13:53 | Rispondi

    Non penso che sia accessibile a tutti, nel senso che anche il treno originale era considerato di lusso, pertanto, di biglietti ” a buon mercato ” neanche a parlarne. Ciò garantirebbe si’ fermate lungo il percorso, ma convoglio ad uso di un certo tipo di clientela.

  6. bene,un trenino non e’ turismo (sono ovunque,tutti con le stesse particolarita’/attrattori) quindi piu’ una gita fuori porta,dunque viaggiatori/escurzionisti non turismo, che aiutano,ma non creano economia territoriale,scarsi i ritorni economici,per fare Turismo essenziale un bouquet/insieme di unicita’/proprieta’/qualita’/caratteristiche/attrattori che suscitano l’interesse,il desiderio della “destinazione finale”,di trenini,borghi,enogastronomia,orsi,
    lupi,ecc, l’Italia e’ piena ,quindi e’ ora di smetterla con l’ autocelebrasione,il pavoneggiarsi del nulla,le peculiarita’ sono poche ,tante le chiacchiere ,illusioni,e basta,o no?

  7. Associazione per la Coesione Sostenibile COE.SO. | 18 Dicembre 2021 at 15:18 | Rispondi

    Plauso a “musichiere”: il desiderio della “destinazione finale” è il punto di partenza. Come realizzarlo richiede un momento iniziale di concreta concertazione, né dal basso né dall’alto bensì alla presenza di CHI può aiutarci. Con parole del web: – Dalla lettura di varie testimonianze (l’ESPERIENZA degli altri aiuta sempre e noi tutti dovremmo cestinare il ns ostinato campanilismo…) emerge la condizione essenziale per sviluppare la propria visione strategica in ambito turistico: “creare anzitutto uno spazio unico” per affidare le proprie idee/proposte per poi farne un’analisi congiunta ma che sia di merito e di . Che la gestione di temi complessi necessita di figure professionali abilitate e competenti !). 4 Università in Abruzzo ma potrebbe essere sufficiente iniziare con fare partenariato con una, e con una Borsa di studio che alimenti ricerca, pianificazione ed azioni sperimentali. Adesso che il discorso comincia a farsi interessante, speriamo che anche altri cittadini vogliano palesare la loro disponibilità, che forse (benissimo musichiere) un bouquet/insieme di unicità/proprietà/qualità/caratteristiche/attrattori che suscitano l’interesse potremmo metterlo finalmente insieme.

  8. Giustissimo valorizzare il treno storico e la stazione ferroviaria di Sulmona.
    però invito il Germe a fare un reportage sullo stato di abbondono del quartiere della Stazione.
    strade ballerine, marciapiedi sporchi, rami lasciati incolti. edifici diroccati, il parcheggio tenuto malissimo (sporcizia e scarsa illluminazione)
    non proprio una bella accoglienza per il visitatore.
    andrebbe riqualificato il contesto, pensare a dei collegamenti rapidi, magari strutturare una ciclabie ( in tutte le stazioni di Europa è presente).
    se Sulmona vuole fare, giustamente, del turismo una risorsa per tutti, allora bisogna investire.
    rendere il quartiere decente, per attrarre investimenti dei privati. non esiste un’attività di ristoro nei pressi degna di tale nome.
    Germe, Lei che è sempre attento venga a constatare la situazione, forse qualcuno si sveglierà dal torpore.
    grazie

    • Aggiungo, in stazione mancano infrastrutture per la ricarica di mezzi elettrici quali bici e auto. Per il resto quoto le problematiche sopra riportate e mai risolte da nessuna delle amministrazioni che si sono avvicendati negli anni. Ma dove vogliamo andare con il turismo con questo biglietto da visita scadente

  9. Associazione per la Coesione Sostenibile COE.SO. | 19 Dicembre 2021 at 19:30 | Rispondi

    Plauso anche a “cittadino”. Questo è il dibattito partecipativo che necessita alimentare e sostenere. Chiedere di raccogliere evidenze su ciò che non va per stimolare l’azione amministrativa: è un ulteriore tassello per un necessario momento di auto diagnosi ed autocritica prima di …tirare agli altri le orecchie e soprattutto di fare inviti a venirci a trovare. Proseguiamo questo flusso di autentici ed utili contributi sorvegliando le pubblicazioni curate da questa Testata anche su altri specifici temi, dando evidenza di chi è pronto a partecipare per originare il primo passo per un cambiamento così difficile da attuare. Che giocando come vera, convinta e capace squadra, si può vincere. P.S.: in attesa che quest’alba nuova sopraggiunga, ci permettiamo di proporre agli estensori dei preziosi post di autenticarsi non necessariamente in modo nominativo ma un po’ più “distintivo, quale garanzia di accreditamento” (es.: cittadino > Cittadino + anno di nascita; Musichiere > 2021; … naturalmente se credete sia possibile).

  10. Sulmona 21.12.2021

    È una notizia importante e meravigliosa, finalmente una linea turistica storica si riattiva nel cuore ❤ dell’Italia 🇮🇹 e dell’ Abruzzo. Determinate persone lungimiranti iniziano a capire l’importanza storica e turistica delle aree interne, ora 🕰 si investa con i fondi europei su questo settore importante. Sante feste natalizie e buon lavoro effettivo a tutti.
    distinti saluti
    Domenico Silla

  11. E l’onerosissima manutenzione ordinaria e straordinaria con quali soldi la dovremmo fare, con i prestiti a debito dell’unione Europea o aumentando il costo dei biglietti ai pendolari di tutta l’Italia?
    La solita storia, i profitti nelle tasche dei pochi organizzatori e i costi a carico di tutti.

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