“La sorella migliore” sul palco del Caniglia

“Come cambierebbe la vita di un uomo, anni prima colpevole di un gravissimo omicidio stradale se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male, solo tre mesi di vita?”

Questo l’interrogativo che La Sorella migliore proporrà al pubblico del teatro Maria Caniglia il prossimo 17 febbraio per il sesto appuntamento della stagione di prosa organizzata dalla Meta Aps. Con la regia di Francesco Frangipane lo spettacolo di Filippo Gili vedrà gli attori Vanessa Scalera, conosciuta al grande pubblico come Imma Tataranni, Daniela Marra, Giovanni Anzaldo e Michela Martini interpretare un intenso e appassionante dramma familiare dove a fare da protagonisti saranno i sentimenti dell’amore, senso di colpa e rimorso.

Uno spettacolo dove due sorelle e un fratello giocheranno “una partita a scacchi con la vita”, quella in cui l’uomo ha commesso un gravissimo errore che solo una delle due sorelle gli perdona. Un testo teatrale che instillando una serie di dubbi su “quanto sarebbe giusto offrire alla coscienza di un uomo una scorciatoia verso la leggerezza”, attraverso le figure delle due sorelle, alla fine porrà l’ultimo degli interrogativi e, come afferma Vanessa Scalera, quale sia La Sorella migliore “sarà il pubblico a deciderlo”. Una decisione non facile davanti ad una rappresentazione che in un turbinio di sentimenti vuole invitare a riflettere su ciò che è giusto e ciò che morale.

Prodotto da Argot Produzioni e Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro in coproduzione con Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, La Sorella migliore vuole portare in scena “il teatro come forma di resistenza”, quella che attori come Vanessa Scalera vogliono ancora fare.

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