La trappola della Rete: studenti a lezione di social

Un gioco online può trasformarsi in una trappola: dall’altra parte dello schermo potrebbe nascondersi un’altra identità rispetto a quella che viene dichiarata. Un modo per prendere confidenza e informazioni che potrebbe rivelarsi molto pericoloso. E ancora il rischio degli adescamenti, della pedopornografia, del cyberbullismo.

“La tua vita è online” recita il video che viene mostrato agli studenti delle scuole elementari e medie di Sulmona e Pratola che questa mattina hanno assistito ad una lezione fuori dagli schemi e in un’aula speciale, quella che la polizia postale ha allestito in un truck brandizzato in piazza XX settembre. Il video mostra un esperimento sociale: un finto santone che riesce a svelare particolari e dettagli della vita privata di ignari visitatori, per poi svelarsi con la sua equipe dietro le quinte che monitora in tempo reale i loro gusti e le loro abitudini grazie ai social e a internet.

La campagna “Una vita da social” quest’anno ha toccato Sulmona, una delle cinque città scelte per questa nona edizione, ed è stata un successo per le tante visite, ma anche per l’interesse mostrato dai ragazzi, presi oltre che dai consigli per navigare sicuri, anche dalle attività investigative più classiche, con la Scientifica di Sulmona che ha preso le impronte ai ragazzi e spiegato come quelle siano l’unica e vera identità accertabile su un individuo. Nulla a che fare con un profilo fake.

3 Commenti su "La trappola della Rete: studenti a lezione di social"

  1. La polizia di Sulmona è la prima ad avere bisogno di ripetizioni soprattutto nel riconoscere il bene dal male…

  2. Hanno preso le impronte ai ragazzi??? È il garante della privacy dov’è? E quello dell’infanzia? Mio cuggino mi ha anche detto che agli stessi ragazzi hanno fatto pure il vaccino. Questo è uno stato di polizia
    😂

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