L’economia di Celestino V

La promozione del territorio passa anche attraverso Celestino V, una di quelle figure che il bene della Valle Peligna potrebbe farlo in termini di turismo religioso e in tal senso ci si sta muovendo. Non solo con i fondi Masterplan Abruzzo dirottati sull’Abbazia Morronese (12 milioni di euro in tutto),  per il restauro ma anche per renderla economicamente produttiva, ma per un’altra serie di movimenti che seppur indirettamente potrebbero portare benefici. E’ il caso anche del film di Franco Mannella, al momento in sospeso per questioni di diritti. La proiezione, infatti, sarebbe dovuta partire da un passo de “Le avventure di un povero cristiano” di Ignazio Silone fino a quando è stato scoperto che i diritti appartenevano ad una casa produttrice statunitense. Ed ecco ripartire la scrittura della sceneggiatura tutta da capo e un team in parte rinnovato con l’ingresso anche del regista peligno Daniele Campea. Di questo e di tanto altro si è parlato ieri all’incontro svoltosi proprio presso il luogo celestiniano per eccellenza, l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone.

E quando si parla di Celestino non può non essere chiamato in causa tutto il ben noto “quadrilatero” storico della Badia che oltre all’Abbazia contempla l’eremo di Sant’Onofrio, base di preghiera per l’eremita Pietro da Morrone, il Campo 78 e gli scavi di Ercole Curino. Un territorio che va messo a sistema e che necessita, secondo il presidente dell’Associazione Celestiniana Giulio Mastrogiuseppe, del massimo confronto tra tutti gli enti, senza troppi giri di parole, senza perdere altro tempo perchè se non fosse stato per le associazioni, ha voluto fare un esempio, chissà in che condizioni sarebbe ora l’eremo. Chissà. Per non parlare della minaccia metanodotto che, ha ricordato sempre Mastrogiuseppe, deturperà proprio il patrimonio celestiniano. Insomma si spendono soldi per queste opere e non per mettere in sicurezza beni storici-architettonici. Questa è la sintesi.

Al coro degli intenzionati a dare una svolta, una linea allo sviluppo turistico dell’area si aggiunge il sindaco di Sulmona Annamaria Casini: “Riteniamo fondamentale un progetto aderente alle peculiarità del territorio peligno, congruente e integrato- dichiara-, che riguarda tutta l’area pedemontana e l’interazione dei luoghi così importanti dal punto di vista storico e culturale ai fini turistici, proprio in considerazione del fatto che FESR  e FSC (fondi regionali per lo sviluppo) vanno proprio in questa direzione”. Parla di distretto dello spirito e della conoscenza per l’Abbazia che dovrà muoversi sull’unione dei segmenti funzionali “Cultura, Conoscenza e Natura”. A proposito è stata sottoscritta la convenzione tra Comune, Mibac e Regione.

Sogni in grande anche per la responsabile del Polo Museale Lucia Arbace che ha parlato di diverse migliorie da programmare a supporto del flusso turistico come un luogo di accoglienza (biglietteria), un parcheggio nell’area del campo sportivo, il restauro della biblioteca e l’illuminazione per il Cortile dei Platani che purtroppo di sera resta al buio, non proprio l’ideale per un luogo per la sua bellezza in grado di ospitare diversi ed importanti eventi.
Simona Pace

 

 

 

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