Nel Parco senza guardia medica, a Pescasseroli arriva la Carovana della Cgil

La Carovana dei Diritti della Cgil torna in Centro Abruzzo, costretta, a dire il vero, dall’ennesimo disservizio sul territorio e che riguarda in particolar modo la sanità a Pescasseroli.

Qui, nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, preso d’assalto in questi giorni dai turisti, manca ancora una postazione del medico del 118. Frutto di una politica di razionalizzazione che non tiene conto delle esigenze dei residenti e non, ma che si basa solo sulla cosiddetta economia di mercato. Insomma troppo pochi i “montanari” delle aree interne per avere garantiti servizi essenziali come quello dell’assistenza emergenziale.

“Un comprensorio che ha vissuto in questi anni un inesorabile spopolamento al pari di altre realtà del nostro territorio, dovuto anche dalla provvisorietà dei servizi essenziali quali quelli sanitari che, di fatto, priva un intera comunità del diritto alla salute ed alla cura – scrive al Cgil -. Continuiamo a vivere una emergenza dentro l’emergenza, non solo la pandemia ma anche la strutturale carenza di servizi sanitari rivolti alla popolazione soprattutto nelle aree più fragili della nostra provincia. Le nostre comunità meritano rispetto, ma meritano soprattutto un progetto socio- economico-culturale, un contratto sociale territoriale, che restituisca loro la prospettiva di un vivere dignitoso e il più possibile vicino a quello di chi vive nei più grandi centri abitati”.

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