Penitenziario, la Uil chiede stanze per l’isolamento da Covid

La Uil si dice fortemente preoccupata e molto delusa dai risultati sinora ottenuti in merito al reperimento del personale nella Casa di Reclusione di Sulmona. Secondo il sindacalista Nardella il pericolo sempre più imminente è quello che  all’apertura di un nuovo padiglione oramai quasi pronto all’uso non si sia in grado di accogliere i rinforzi, in fatto di personale sia esso di polizia penitenziaria che facenti parte alle Funzioni Centrali. Rinforzi che la UIL pretende che vi siano poiché da ritenuta conditio sine qua non per l’attivazione del nuovo padiglione. 

“Vale la pena ricordare – scrive Nardella – che i 9 posti letto che la Direzione riuscirebbe a mettere a disposizione a mezzo  lavori di riattazione della vecchia caserma femminile, nel tempo trasformata in uffici e tolta agli usi per la quale era stata destinata in origine,  rappresentano poco più che una presa in giro atteso il fatto che gran parte del personale operante nella struttura proviene da realtà extraterritoriali. Guardando inoltre a quello che sta avvenendo nel penitenziario di Piazzale Vittime del Dovere, la Uil non può che lanciare un grido d’allarme soprattutto nell’ottica di un possibile coinvolgimento del personale, così come tra l’altro accaduto nei mesi di marzo ed aprile scorsi, in protocolli anticovid capaci di comportare, qualora alcuni agenti risultassero positivi o altrimenti venuti a contatto con persone infette, l’ isolamento sanitario e/o  fiduciario. La caserma agenti, a tal proposito, con i suoi quasi 200 posti letto, sarebbe potuta essere molto utile proprio per isolare gli eventuali agenti da sottoporre a quarantena  evitando che gli stessi andassero in giro col serio rischio di propagare il contagio”.

Conclude la Uil: “Si chiede in maniera urgentissima di mettere a disposizione di tutto il personale di polizia penitenziaria di stanza al carcere di Sulmona apposite camere non solo per il pernotto ma anche per l’eventuale richiesta da parte di chichessia venga a contatto con le problematiche di cui al covid-19 di isolamento fiduciario anche a mezzo di apposite convenzioni da stipulare con gli alberghi della zona.  Il tutto onde evitare che in un futuro neanche tanto lontano si possano contare serie problematiche capaci di mettere a rischio la tenuta di una realtà, qual è appunto il carcere di Sulmona, che non è sminuente affermare essere tra le più delicate nell’ambito della Regione Abruzzo”.

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