Pratola e Prezza, ancora contagi. Altre classi in quarantena

Una tregua apparente quella di ieri e in qualche modo si sapeva, perché erano rimasti in sospeso gli esiti dei tamponi molecolari sui quattro già risultati positivi a Pratola all’antigenico fatto martedì scorso con lo screening di massa organizzato dal Comune. Una tregua violata oggi e i cui sviluppi, in realtà, sono ancora tutti da verificare: nell’accertamento dei positivi di oggi, infatti, mancano ancora i risultati di due dei quattro in questione. Quanto basta per ritenere che già domani ci saranno nuovi casi a Pratola dove, d’altronde, altre due classi dell’Itis sono state messe in quarantena e una terza potrebbe esserlo a partire da lunedì.

Venendo ai numeri: oggi sono 6 i casi formalmente accertati dalla Asl, ovvero 4 a Pratola e ancora 2 persone a Prezza dove si allarga il fronte aperto nei giorni scorsi e che è arrivato a contare ben 5 casi negli ultimi quattro giorni, con un indice di incidenza che in un piccolo centro come Prezza schizza a 553 ogni 100mila abitanti. Un dato ovviamente non indicativo per il rapporto con i pochi abitanti e dove per raggiungere la zona rossa basterebbero due positivi e mezzo. Tanto più che anche i 2 contagi di oggi sono comunque legati a quelli dei giorni scorsi e dunque tracciati.

Più preoccupante, nonostante un indice di incidenza settimanale che scende ad 83 casi su 100mila abitanti, è invece Pratola Peligna dove i 4 casi di oggi non sono tutti tracciati: alla coppia di cinquantenni che erano usciti positivi all’antigenico, si aggiunge il caso di una cinquantacinquenne legata al contagio della tabaccheria e quello di un sessantanovenne che, invece, risulta essere del tutto nuovo. E anche su questo si dovranno valutare gli effetti. Altri esiti potrebbero poi arrivare nel pomeriggio, quindi è presto per fare il bilancio a Pratola dove, comunque, al momento ci sono 23 persone positive. E non è poco. 

Ad eccezione di Pratola e Prezza, comunque, il Centro Abruzzo e la Valle Peligna si mantengono nella soglia da zona bianca, segnando un’incidenza settimanale rispettivamente di 36,5 e di 46,8 casi ogni 100mila abitanti.