Presunte molestie al CAF, dipendente aggredito e mandato in ospedale

E’ ancora tutto da verificare quanto accaduto ieri sera nella sede della Camera del lavoro di Sulmona, dove sono dovute intervenire ben tre pattuglie dell’Arma dei Carabinieri locali per placare quella che, all’apparenza, poteva sembrare una semplice lite, ma dietro la quale potrebbe celarsi qualcosa di ben più grave.

Alla base, infatti, ci sarebbe una presunta molestia sessuale, avvenuta proprio all’interno del sindacato, nei confronti di un diciottenne del luogo che sarebbe stato toccato nelle parti intime. Il condizionale, in questi casi, è d’obbligo perché le Forze dell’Ordine stanno ancora indagando, cercando di ricostruire un puzzle che, se confermato, sarebbe agghiacciante.

Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, il ragazzo si sarebbe recato all’interno del sindacato per sbrigare una pratica nella giornata di ieri. Nel mentre, secondo la versione del giovane data alle Forze dell’Ordine, un impiegato di circa cinquant’anni, avrebbe toccato nelle zone intime il diciottenne, che in un primo momento non avrebbe reagito, lasciando il luogo.

In serata, poi, il giovane sarebbe tornato all’interno del CAF scortato da cinque persone, tra amici e parenti, che avrebbero aggredito l’uomo, nonostante si dichiarasse estraneo ai fatti, con calci, pugni e sputi. Da qui l’intervento delle tre pattuglie dei Carabinieri in corso Ovidio, per placare gli animi. Il dipendente è così finito in ospedale, con un labbro spaccato e una prognosi di cinque giorni. Nel nosocomio, inoltre, il litigio sarebbe proseguito, visto che i parenti del ragazzi hanno accompagnato il giovane in ospedale per delle cure mediche.

In mattinata, intanto, dovrebbe scattare la denuncia da parte del diciottenne. Le ricostruzioni del dipendente e del giovane sono al vaglio degli inquirenti, pronti a far luce sulla vicenda nel più breve tempo possibile.

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