“Reddito di libertà”, inizia l’iter legislativo per l’aiuto economico alle vittime di violenza

Si chiama “Reddito di libertà”, ed è una proposta di legge regionale, firmata dal Consigliere di Forza Italia Sara Marcozzi, a sostegno delle donne vittime di violenza. Il provvedimento è stato illustrato oggi in conferenza stampa, e l’iter normativo verrà avviato domani nella Commissione Sanità. Un aiuto economico che, come spiegato dalla Marcozzi “libererà le donne dai ricatti, facendo proseguire il percorso per ritrovare il diritto alla libertà”.

La cifre mensile, sarà erogata a tutte quelle donne a cui è stata certificata la condizione di violenza da parte di case rifugio, centri antiviolenza e case di accoglienza in accordo con il Comune di residenza o di nuovo domicilio. A questo intervento, che rappresenta il cuore del provvedimento, si sommano altre iniziative: dall’esenzione per un anno dal pagamento delle imposte regionali per le imprese individuali la cui titolare sia una donna vittima di violenza, a protocolli con le aziende per specifici incentivi all’assunzione, passando per progetti nelle scuole e intese con gli ordini degli avvocati per predisporre un elenco di esperti in materia.

“Negli anni – spiega la Marcozzi – abbiamo imparato che la violenza si può declinare in tantissime modalità, alcune delle quali più subdole di quella fisica ma non per questo meno dolorose. Una delle più pericolose è rappresentata dalla cosiddetta “violenza economica”, con donne che non possono lasciare contesti di sopruso per cause finanziarie, placcate dal ricatto dei propri persecutori. Per questo ho voluto proporre al Consiglio regionale questo tipo di iniziativa, che si va a sommare alle misure nazionali già previste per allargare la platea di potenziali percettrici”.

“Si tratta di una proposta di legge che nasce dalla volontà di fornire un supporto concreto alle donne che necessitano aiuto, di concerto con i Centri antiviolenza per il cui lavoro dobbiamo essere grati. Adesso inizierà il percorso di audizioni per coinvolgere tutte le parti chiamate in causa e, partendo da questa base, arrivare al testo migliore”.

Per sostenere il reddito è stata individuato una dotazione finanziaria di 100.000 euro, al momento in via sperimentale.

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