Rifiuti aquilani rispediti al mittente: Cogesa chiude le porte al capoluogo

La corda si è spezzata, che a tirarla succede. Soprattutto perché dopo sette mesi di avvisi e richieste, avvertimenti e preventivi rifiutati, anche basta. Questa mattina due camion di rifiuti dell’Asm provenienti dall’Aquila sono stati rispediti al mittente: nell’impianto e nella discarica di Noce Mattei a Sulmona non potranno più scaricare, non fin quando non regolarizzeranno la loro posizione debitoria e definiranno i termini del nuovo contratto, scaduto il 31 dicembre scorso e mai rinnovato.

Tra una scusa e l’altra, un rinvio e un ritardo, un mai accettato aumento delle tariffe di conferimento.

Stop ai rifiuti dell’Aquila, insomma, che occupano la metà della monnezza in discarica, con una pessima qualità, ben al di sotto della media di legge, e a prezzi pretesi, fino al 31 dicembre scorso, a dir poco favorevoli, frutto di un contratto “folle” firmato nel 2018 e che ha permesso al capoluogo di conferire per tutto questo tempo pagando appena 110 euro a tonnellata.

Per avere un metro di paragone: nell’ultima proposta fatta da Cogesa ad Asm si parlava di 158 euro a tonnellata, che moltiplicata per le circa 23mila tonnellate annue provenienti dal capoluogo, fanno oltre 1 milione di euro in più da versare nelle casse della partecipata peligna. Preventivo rifiutato dall’Asm che non vuole riconoscere neanche il pregresso, con tariffe aggiornate al periodo post-contratto, ritenendo una proroga tecnica quella concessa da Cogesa a partire dal primo gennaio.

La partecipata aquilana era stata avvertita più volte: dall’ex amministratore unico Franco Gerardini a marzo e ad aprile e ancora dal reintegrato Cda di Cogesa. Ma niente: orecchie da mercante che il mercato dei rifiuti è di quello con tanti zero.

Ora basta: i rifiuti gli aquilani dovranno scaricarli da qualche altra parte (e i prezzi in giro non sono certo più bassi) o dovranno accettare le condizioni poste da Cogesa.

Problema che, tuttavia, non sembra interessare una gran fetta dei sindaci che fino a qualche mese fa si era barricata in una guerra politica all’ultimo sangue e all’ultima sentenza. Ieri era stato infatti richiesto e convocato dai sindaci cosiddetti di centrosinistra il controllo analogo. Si sarebbe dovuto parlare di bilancio, tariffe (appunto) e crisi della società, ma nella sede di Cogesa si sono presentati appena in sette per un totale di undici deleghe. Ora, i sindaci, hanno altro a cui pensare evidentemente, mentre la società resta in trincea combattendo una difficile battaglia per la sopravvivenza.

58 Commenti su "Rifiuti aquilani rispediti al mittente: Cogesa chiude le porte al capoluogo"

  1. FINALMENTE!

  2. Finalmente una bella notizia .
    Il mio voto andrà a chi avrà gli attributi di ridimensionare il Cogesa !
    Ridare valore alla bellissima zona pedemontana sotto Pacentro dove andavo a camminare ….Sulmona non può reggersi sulla monnezza se vuole spingere sul turismo di qualità

  3. Come vedete siamo ancora in alto mare e mal gestiti.
    Non c’è visione pianificazione o organizzazione e i sindaci assenti dovrebbero vergognarsi ed essere licenziati o giustiziati.

  4. Responsabile | 1 Agosto 2023 at 11:44 | Rispondi

    Chi ha preso la decisione di non far scaricare? Se è possibile saperlo… grazie

  5. Vogliamo conoscere il nome di questo eroe

  6. SalviamoSulmona | 1 Agosto 2023 at 12:10 | Rispondi

    Chiunque sia stato a prendere la decisione ce ne po frega’de meno. L’importante è che finalmente si siano cacciati gli zebedei e che sia stato dato il ben servito ad un “capoluogo”(manco tanto) che si ricorda di queste zone solo quando gli conviene.
    La monnezza aquilana resti a L’Aquila e dintorni. Si facesse la sua discarica piuttosto..

  7. I rifiuti aquilani essendo tanti e indifferenziati sono la principale causa dell’inquinamento ambientale che vive Sulmona sal 2019 dal momento in cui è stata autorizzato lo sversamento.Un BRAVO a chi li ha respinti, ma per iniziare a bonificare il contesto ambientale non bisogna più accettare l’indifferenziata. Solo attraverso una seria raccolta differenziate si può avviare il riciclo dell materia e rendere superflua la discarica stessa. Non è una favola, ma realtà esistenti e produttive sul piano economico e occupaionale vicino a noi come a Tivoli nel Lazio o a Pozzili in Molise

  8. Finalmente una buona notizia

  9. Finalmente una buona notizia.per rimarca il mio pensiero

  10. Quasi non ci credo!

  11. Finalmente qualcuno che ha a cuore le sorti della città

  12. Enzo Desantis | 1 Agosto 2023 at 14:40 | Rispondi

    Chi ha rimandato indietro i camion va pubblicamente elogiato.
    Vorrei sapere anche chi sono i sindaci che si sono tirati indietro esclusivamente per motivi di bottega fregandosene del benessere dei cittadini. Fuori i nomi, quindi, in modo che tutti sappiano come regolarsi alle prossime elezioni.

  13. Grazie Sindaco di Piero,continua a voler bene a Sulmona che noi te ne vorremo molto a Te.( il tu è voluto perché ti considero amico).

    • Beh dovresti dire grazie all’attuale presidente del Cogesa e non a Di Piero! Se i rifiuti non sono entrati è solo perché l’attuale governance con Nicola Guerra non lo ha voluto!

  14. Fusse ca fusse…..🙄🙄🙄🙄🙄🙄

  15. … torneranno… tranquilli che torneranno… è solo una questione dei famosi … “ trenta denari “… li metteranno sul piatto, pardon nel contratto, et voilà torneranno a scaricare… poi che la loro monnezza sia di pessima qualità, cioè poco differenziata, interessa meno… la giostra deve girare…

  16. Bene Sindaco di Sulmona. Mantenuto quanto esposto in campagna elettorale.
    Se si riuscisse a cambiare l’attuale governance….. guadagnaremo in salute e sicuramente le nostre tasche. Buon lavoro

  17. un grazie a tutti i Sindaci civici e di centro destra che hanno permesso di far rientrare questo CDA che sta portando risultati. Speriamo che anche in città i civici riprendano la palla in mano.

  18. Non solo le porte del Cogesa bisogna chiudere all’ Aquila.
    Va reciso il cordone ombelicale con un capoluogo che sta desertificando e impoverendo a suo esclusivo vantaggio una intera provincia.
    Non ha capito che sta indebolendo anche se stessa e non reggera’ da sola il confronto con le altre province abruzzesi.La grande Pescara tra qualche anno se la mangia in un solo boccone.Poi mi piacerebbe capire chi e’ stato capace di farli entrare nella societa’a quelle condizioni.

  19. Robert the Bruce | 1 Agosto 2023 at 18:05 | Rispondi

    Ben fatto!
    Adesso si faccia richiesta, da parte del Comune di Sulmona e di tutti i comuni confinanti, di passaggio alla provincia di Pescara. È l’unico modo per sopravvivere.

  20. Intanto Pescara si dovrà accontentare dei due miseri bocconcini di Montesilvano e Spoltore, destinati a sparire dalle carte. E poi decidetevi, qualcuno di voi ha scritto qualche giorno fa di volere aderire al Molise. Ricordo a tutti che resta ancora libero il Lazio: pensate Sulmona provincia di Frosinone, niente male. Per quanto riguarda l’immondizia meglio non cantare vittoria, tutti sanno che per COGESA sarà dura sopravvivere senza AMA che a sua volta spero abbia già trovato una diversa location.

  21. Orgoglio sulmonese | 1 Agosto 2023 at 19:22 | Rispondi

    Finalmente…era ora..

  22. Montesilvano 53.000 abitanti, il doppio del paesello. Però senza ospedale, né Tribunale, né punto nascita, né caserme né hub di questo e quello: li sentissi mai una volta recriminare su qualcosa o qualcuno!

  23. SalviamoSulmona | 1 Agosto 2023 at 21:00 | Rispondi

    Ma quale passaggio alla provincia di Pescara. Ancora con questa mentalità da servi. Secondo voi il problema si risolve cambiando padrone?
    È sulla nostra bella Sulmona che bisogna scommettere con tutte le nostre forze, mettetevelo in testa una volta per tutte.
    E che caxx, un po’ di patriottismo porca miseria!!

  24. Non cantiamo vittoria. L’attuale comitato di gestione a Dicembre scorso ha dichiarato lo stato di crisi, mossa successiva libri contabili in tribunale. Sono in grado di redigere un piano industriale che non prevede i rifiuti dell’Aquila ???? Ovviamente senza TOCCARE i dipendenti.
    Lo spero, ma credo proprio di no.

    • Una riflessione interessante e che condivido. Per come e’ strutturato e composto il carrozzone cogesa ho seri dubbi che possa reggere le spese senza il conferimento di l’aquila. Staremo a vedere se non dovremo piangere qualche posto di lavoro….

      • Il male minore.
        E poi non sopporto più il fatto che la massima aspirazione di un giovane sulmonese è andare a lavorare alla Cogesa

        • vallo a dire a chi con quel lavoro ci campa una famiglia…… Non penso sia tu per ritenere la perdita di posti di lavoro “un male minore”. Pur condividendo che va frenato e verificato cià che si confluisce torno a ribadire che il denaro che si perde peserà sul bilancio di cogesa

  25. Nonostante tutto sempre meglio Montesilvano che il paesello L’Aquila scomodo e tagliato fuori.

    • Sei fuori tema, però quando vi serve una città vera, com’è che la strada per L’Aquila la trovate sempre?

      • Il primo ad uscire fuori tema è stato lei. Per ora che L’Aquila trovi la strada del come differenziare correttamente i propri rifiuti e della loro destinazione di conferimento alle corrette tariffe di mercato, perché questo è il tema.

  26. Tutti contro l’aquila ma non dimentichiamo quante delle nostre imprese medie e piccole stanno lavorando nella ricostruzione post sisma. Smettiamola con queste contrapposizioni inutili e dannose per tutti servono solo ad alimentare un clima che non fa bene

    • E sì perché i soldi del terremoto li eroga il comune dell’Aquila!

      • no lo stato ma comunque è una opportunità su una disgrazia che è capitata ad altri…. e sinceramente mi dispiacciono alcuni commenti offensivi. Poi se si disprezza tanto l’aquila, i sulmonesi con un minimo di coerenza potrebbero trovare altrove lavoro… c’è un detto “non sputare in aria che ti cade intesta”
        Dovremmo invece trovare un dialogo e utilizzare gli stessi loro canali. Sono stato ieri sera a L’Aquila per vedere la Mannoia scalinata di S. Bernardino, rimasto senza parole per la location, il contesto e l’enorme quantità di gente in giro. Facciamo un minimo di autocritica se per Sulmona non si vede più nessuno. non abbiamo nemmeno la capacità di organizzare eventi simili.
        continuiamo cosi e rimarremo isolati

        • Pensa di aver detto qualcosa di intelligente? Chissa’ come e perche’ l”Aquila non sa cosa fare più con i.milioni che le arrivano mentre Sulmona non ha nemmeno per asfaltare le strade.Un consiglio al caro capoluogo mi sento di darglielo; meno spettacoli meno “circo” fatevi un bell’impianto per la raccolta dei rifiuti e cominciate a differenziare.La civilta’degli abitanti di una citta’si vede soprattutto da questo

          • Lei parla solo con rabbia e rancore. La cultura passa anche per quello e poi loro sono riusciti a differenza nostra ad intercettare fondi restart creando un ufficio che si occupa di finanziamento il nostro comune non riesce nemmeno a creare una portineria o ufficio informazioni decente. Autocritica costruttiva e meno rabbia/gelosie/invidie…. noi siamo artefici del nostro futuro!

  27. Stavolta ASM chiederà i danni, sarà meglio interessare il solito studio legale milanese.

  28. Intanto l’Aquila si tenesse la sua “regale” munnezza!!!

  29. Le vere aspirazioni non possono essere quelle di creare un problema, pur piccolo, al Capoluogo, ma di avere un solido futuro sul quale basare prospettive di sviluppo e di crescita. Leggere buona parte di questi commenti fa solo tenerezza.

  30. Orgoglio sulmonese | 2 Agosto 2023 at 12:34 | Rispondi

    Esulto per la decisione presa,se è sicura,perchè dubito che i sindaci di centrodx non vogliano dare una “mano” al fratello aquilano…per questo dico: FORZA DI PIERO!!!!

  31. È follia, pura follia! Cogesa non può rifiutare i rifiuti del nostro Capoluogo!
    I contratti si rispettano! Ovviamente ci sarà un Giudice a rammentarlo agli svampiti vertici di Cogesa; ma nel frattempo qualcuno si è chiesto, in Cogesa, in Provincia o in Regione dove mettere i rifiuti della principale città d’Abruzzo?
    Abbiamo la fortuna di avere un capoluogo che è un gioiello di arte e di scienza: vogliamo forse trasformarlo nello squallore di una bidonville sudamericana con maleodoranti rifiuti per ogni dove?

    • Lei e’ veramente dotato di una grande vena umoristica
      Spero ne sia consapevole

    • Sbaglio o il contratto è abbondantemente scaduto?
      Ricordo male o l’ASM è stata avvertita più e più volte della fine del contratto?
      Forse lei avrà notizie…”segrete” di un nuovo contratto stipulato a nostra “insaputa” e dello stesso COGESA…
      Il resto del suo commento….si commenta da solo

    • L’unica cosa che mi piace del suo commento è che abbia candidamente ammesso, che non vuole i rifiuti maleodoranti per ogni dove, mentre va benissimo per ogni altro dove… Ad ognuno i propri rifiuti e incominciate ad accatastare i 2 camion odoranti.
      Comunque ci penseranno i giudici e speriamo non la politica di parte!

  32. SalviamoSulmona | 2 Agosto 2023 at 15:07 | Rispondi

    Le cose andranno meglio quando il “capoluogo paesello” la smetterà di fare l’arrogante in casa altrui.
    Ognuno si tenga la sua monnezza “capoluogo” compreso.

  33. Tutta questa boria, protervia e sussiego che traspare in buona parte dei commenti, non trae origine da una scoperta scientifica, una unicità, una particolarità. No, si basa su una discarica, ricavata da una ex cava, a poca distanza da un luogo di pregio architettonico, paesaggistico e simbolico per il paesello. Non ci dovrebbe scaricare neppure la dolcissima ed aulentissima immondizia locale, certo molto ben differenziata, un vero fiore all’occhiello. Dire vergogna è poco.

    • Tante chiacchiere per non dire nulla. La sostanza è che il contratto è scaduto a fine 2022 e la proroga a fine luglio 2023. Pagare moneta, vedere cammello, è questo è validi a Sulmona come in qualsiasi altro posto.

  34. SalviamoSulmona | 2 Agosto 2023 at 17:04 | Rispondi

    Faccia meno il filosofo. L’Aquila versi i propri liquami in casa propria e non pretenda di avere ragione. Mi chiedo come reagirebbero gli aquilini se fosse Sulmona ad andare a versare la propria munnezza, nei pressi di piazza Duomo.

  35. No ffacit u’all n’copp a munnezza.
    Magari se lo faccia tradurre da un partenopeo.

  36. Facetejecacciáisold | 2 Agosto 2023 at 21:33 | Rispondi

    Facetejecacciáisold e facissere la differenziata kiss

  37. SalviamoSulmona | 3 Agosto 2023 at 00:34 | Rispondi

    ..se lo faccia tradurre lei, a me non interessa.

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