Come da copione questa mattina la sindaca di Sulmona Annamaria Casini ha ritirato le sue dimissioni da primo cittadino, dimissioni annunciate via Facebook il 23 dicembre e ratificate il 27 scorso. A ventiquattro ore dalla scadenza del periodo di vacatio, così, la Casini ha fatto quello che tutti sapevano avrebbe fatto sin dal principio: mettere fine alla sua protesta “dal valore politico, ma presa a livello personale”.
Con questo grande risultato in tasca, così, la sindaca si appresta a guidare le truppe “nell’ultimo miglio”, attraverso tre azioni: quella legale che prevede un coordinamento tra l’avvocato incaricato dal Comune Alfonso Celotto con quello nominato dalla Regione (già la prossima settimana) per definire i termini del ricorso al Tar (a cui gli altri Comuni parteciperanno ad adiuvandum); l’azione politica che si basa sull’impegno di D’Alfonso a favorire un incontro con il governo e quella della mobilitazione che prevede soprattutto il recupero dei rapporti sia con i comitati, rovinato definitivamente nell’ultimo consiglio comunale dopo che è stato impedito loro di intervenire in Aula, sia con gli amministratori del territorio, ai quali, a quelli che non hanno condiviso la “smisurata preghiera”, lancia strali di “strumentalizzazione” e “grave scortesia istituzionale”.

“La battaglia è dura, ma ce la possiamo fare a vincere – afferma la sindaca – ieri sera abbiamo avuto anche una lunga riunione di maggioranza nella quale abbiamo ridefinito gli impegni di governo, e quello della Snam è in cima a tutti”.
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