Snam, i No Hub vanno in procura

Un esposto contro la Snam e il suo progetto di centrale di compressione a Case Pente, con annesso metanodotto. Il Coordinamento Non Hub ha presentato un esposto alle procure di Sulmona e Roma, chiedendo che la magistratura indaghi su come si è arrivati alle autorizzazioni dell’opera che ormai ha passato quasi tutti gli scogli politici e burocratici.

I particolari dell’esposto verranno spiegati nel dettaglio domani in una conferenza stampa indetta dagli ambientalisti, da quanto si è appreso, però, i No Hub, che per la prima volta presentano un esposto alla magistratura dopo le diverse diffide, chiedano che sia fatta luce sull’iter autorizzativo che muove fondamentalmente da un vizio di origine, ovvero quello secondo il quale l’opera di pubblica utilità e strategica (come è stata considerata dal governo) si basi su dati di fabbisogno del tutto errati, anche alla luce del recente rapporto pubblicato sulle energie fossili.

Lo scorso anno i No Hub pubblicarono un corposo dossier a supporto di questa tesi che, ad oggi, non è stato evidentemente preso in considerazione dal ministero.

2 Commenti su "Snam, i No Hub vanno in procura"

  1. Ma lo volete capire che la centrale si fa si o no?!?

  2. francescovalentini1935 | 2 Settembre 2021 at 13:01 | Rispondi

    Snam e cosette varie di Valle Peligna:speriamo che il recente esposto metta in luce la “insipienza amministrativa” di coloro che a suo tempo non furono capaci di bloccare il nefasto progetto faraonico: magari sono pronti a rientrare nell’agone politico,una volta spente le polemiche:Sulmona e’ sempre pronta a dimenticare.

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