Tragedia del Velino, otto giorni e poche speranze

Ottavo giorno di ricerche sul monte Velino, in quella Valle Majellana che ormai, con il passare delle ore, sembra sempre più essersi trasformata nella tomba dei quattro escursionisti di Avezzano, spariti l’altra domenica mentre facevano una passeggiata.

Le condizioni meteo di questa mattina sono meno proibitive di quelle dei giorni scorsi, tanto che un elicottero si alzerà in volo per portare i soccorritori in quota, anche se alcune squadre si sono avviate a piedi. C’è comunque scarsa visibilità per la nebbia e questo preoccupa i soccorritori, anche alla luce dell’incidente avvenuto l’altro giorno, quando è stato necessario sganciare il gatto delle nevi che si stava tentando di portare in quota con un elicottero, distruggendolo.

Il proprietario degli impianti di Ovindoli Giancarlo Bartolotti ha messo però a disposizione un altro mezzo e oggi si deciderà se ritentare l’operazione.

Oggi alle 18, poi, ci sarà una riunione operativa con la prefettura per capire come e se andare avanti nelle ricerche che finora, nonostante il notevole dispiego di forze e mezzi (anche i sonar), non hanno portato ad alcun risultato. La presenza di neve e ghiaccio continuano d’altronde a rendere difficilissime le operazioni di ricerca e in molti temono che i corpi dei quattro dispersi potranno essere trovati solo quando il manto di neve si alleggerirà.

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