Turismo delle radici e wedding destination: la sfida dell’Abruzzo sull’altare

Dalla condivisione di esperienze del mondo del marketing e comunicazione, organizzazione di grandi eventi e servizi wedding, nasce l’idea dell’associazione culturale Wedding Bureau di sviluppare una nuova tipologia di turismo sostenibile ed eco compatibile. Quella che passa attraverso la wedding destination e la valorizzazione dei borghi.

Di questo si parlerà nel convegno dal titolo “Weddind destination e Turismo delle radici” in programma il 23 gennaio prossimo al teatro comunale di Città Sant’Angelo. Mettere insieme esperienze e competenze di chi opera nei settori di matrimoni e turismo per aiutare enti locali e amministrazioni comunali a scoprire e sfruttare le potenzialità attrattive del nostro territorio. Organizzato dalla Wedding Bureau con il contributo del comune di Città Sant’Angelo e della Camera di commercio Chieti-Pescara il convegno sarà occasione per presentare il progetto pilota “Matrimonio nel Borgo” creato dalle differenti professionalità presenti nel team dell’associazione per uno “sviluppo del prodotto turistico destinato al wedding destination per le regioni Abruzzo e Molise” spiega la presidente dell’associaione Francesca Schunck.

Diviso in due sessioni, il convegno si aprirà alle 9.30 del 23 gennaio con gli interventi istituzionali affidati, tra gli altri, a Giovanni Maria De Vita, responsabile del “Turismo delle radici” ministero Affari Esteri, Angelo Sollazzo presidente nazionale della Confederazione Italiani nel Mondo e Tosca Chersich dirigente Area promozione e sviluppo della CCIAA Chieti-Pescara. Nel pomeriggio spazio alla formazione per i wedding planner e quanti siano interessati a promuovere il matrimonio di italiani e stranieri nei propri borghi. Prevista anche la partecipazione di Laura D’Ambrosio division manager Italy for Wedding, Antonio Di Marco come coordinatore regionale Abruzzo e Molise dei club “I Borghi più belli d’Italia” e il wedding planner Angelo Garini.

Non solo matrimoni ma anche un “turismo delle radici”, quello di chi torna nei luoghi della porpria infanzia o dei propri antenati per vivere un’esperienza alla ricerca della propria identità; potenziali viaggiatori da cui l’Abruzzo può e deve ripartire, puntando sulla riqualificazione dei borghi. “La nostra regione purtroppo è indietro nell’attenzione posta su questi temi – spiega la Schunck – e il convegno che stiamo organizzando nasce proprio per colmare questo gap”. Una realtà in evoluzione e crescita che suscita sempre più l’attenzione delle istituzioni, come dimostra l’avvio nel 2024 di una strategia integrata tra il ministero della Cultura e quello degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale per valorizzare e promuovere i viaggi in Italia degli italiani residenti all’estero e l’interesse della Camera di Commercio Chieti – Pescara che ha inserito i temi del “turismo delle radici” e turismo del wedding nella programmazione pluriennale 2023-2025.

1 Commento su "Turismo delle radici e wedding destination: la sfida dell’Abruzzo sull’altare"

  1. Weddind destination e Turismo delle radici”.. ma per favore.. ma chi le pensa queste ca**ate?
    Ma parlate semplice! Sempre ‘sta storia di darsi un tocco di importanza, di autorevolezza o di scientificità sproloquiando qualcosa in inglisc!
    Che tamarrata!

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