Un euro a ticket, l’imbarazzante appalto di Sulmona

La spesa di Pasqua è a rischio per la famiglie bisognose di Sulmona che, a differenza dei residenti degli altri Comuni del comprensorio, non potranno avere il buono spesa prima del 9 aprile, se tutto va bene. Il Comune di Sulmona ha infatti fissato all’8 aprile (a mezzogiorno) il termine ultimo per la presentazione delle domande di assistenza, a cui dovrà seguire la formazione della graduatoria e la telefonata o la e-mail al singolo beneficiario che, poi, dovrà andare a ritirare il buono a palazzo San Francesco. Se tutto va bene, se tante volte cioè si riuscisse a fare tutto in un pomeriggio, il sabato santo sarà ressa davanti a Palazzo, avendo calcolato il Comune una platea di beneficiari di non meno di quattrocento famiglie. “Il buono – avverte l’assessora Marina Bianco – spetta solo a chi non ha reddito e assistenza o non supera gli 800 euro di reddito, con un conto corrente e depositi bancari non superiori ai 6mila euro complessivi. Non fate domanda se non rientrate nei requisiti, perché ci fate perdere solo tempo”.

Un po’ di quel tempo, però, poteva essere forse utilizzato per far stampare i ticket per i quali Sulmona, a differenza degli altri Comuni, ha pensato bene di appaltare il servizio all’esterno, ad una ditta napoletana, la Ep (che già gestisce le mense scolastiche), che tratterrà il 2% del valore dei buoni, i cambio della stampa e gestione degli stessi. A conti fatti, visto che i buoni saranno da 50 euro l’uno, fa 1 euro ogni bigliettino. Un affare da 3mila euro, insomma, che sarà sulle spalle degli esercizi commerciali sulmonesi che aderiranno all’iniziativa. Sarà la stessa società a pagare gli esercenti con rimesse a trenta giorni. Il contributo a Sulmona è di 100 euro per persona e 120 euro per i bambini sotto i 6 anni, per un massimo di 500 euro a nucleo familiare.


Una scelta diversa è stata fatta invece a Pratola, dove i buoni, i cui beneficiari rispondono più o meno agli stessi criteri, sono stati già stampati a un ventesimo di quanto costeranno a Sulmona (300 euro per 6mila ticket), con tagli da 5, 10 e 20 euro. “Per permettere di differenziare gli acquisti in più esercizi commerciali” spiega la sindaca Di Nino. I pratolani non avranno poi problemi per la spesa di Pasqua, perché i buoni saranno distribuiti a partire da domani o al massimo da lunedì. Finora hanno fatto richiesta 75 famiglie “a cui daremo un budget che va dai 100 ai 300 euro a seconda del numero dei componenti – continua la sindaca di Pratola – non c’è nessuna graduatoria, né scadenza di richiesta. Andremo avanti fin quando sarà possibile soddisfare i bisogni e ce lo consentirà il budget”.


Senza budget e senza scadenza, invece, è la strategia adottata dal Comune di Castel di Sangro dove i contributi saranno più alti e dove, in realtà, già da venti giorni è attivo il servizio di solidarietà. Il sindaco Angelo Caruso comincerà a distribuire questi fondi già da domani, alla scadenza cioè delle richieste. Duecento euro per una persona, 300 per due, 400 euro per tre o quattro persone e 500 euro per cinque o più persone a nucleo familiare. Nel capoluogo sangrino già 70 famiglie usufruiscono dei buoni spesa (emessi dal Comune), ma la platea è destinata ad aumentare. “Questa è una misura su cui abbiamo investito e che contiamo di tenere in piedi almeno fino ad agosto – spiega Caruso – ai 50mila euro datici dal governo, si aggiungono i 30mila raccolti dalla solidarietà e altri 100mila euro che metteremo come Comune”.


Insomma alla fine Castel di Sangro, che è un terzo di Sulmona, avrà più fondi a disposizione del capoluogo peligno che, per recuperare, ha attivato un conto corrente per le donazioni (intestazione Comune di Sulmona – Emergenza Covid-19, Iban: IT 85 C 05387 40802 000003203598) che potranno essere detratte dalle tasse.
La macchina della solidarietà, d’altronde, ha dimostrato già di essere in moto: molti supermercati hanno avviato in collaborazione con la Caritas la “spesa sospesa” a cui i clienti stanno rispondendo con generosità e c’è anche chi la spesa la ordina per altri, facendogliela recapitare a casa in modo del tutto anonimo. Un valore non paragonabile a nessun ticket.

8 Commenti su "Un euro a ticket, l’imbarazzante appalto di Sulmona"

  1. Non si farà in tempo… Perché dovranno fare una graduatoria come viene scritto ‘avviso…
    Figuriamoci!

  2. Le solite figure alla Benny Hill….da cardine delle valle peligna a ultima ruota del carro…ci hanno rovinato e continuano a farlo….perfino la città dei puffi è gestita meglio di Sulmona …ma proprio non hanno vergogna …io personalmente non voterò più né a livello comunale né nazionale…

  3. Publio Vettio Scatone | 3 Aprile 2020 at 09:50 | Rispondi

    Scusate, a Sulmona e nella Valle dei Peligni non esiste uno studio di grafica per disegnarli e una tipografia per stamparli in mezza mattinata di tempo?
    E per evitare il “mercato nero”, al momento della spesa l’esibizione del documento di identità del beneficiario e la firma leggibile da apporre sul buono alla cassa. L’esercente poi li presentava al Comune e questi verificata la correttezza della procedura lo liquidava.
    Massima attenzione alle “duplicazioni furfantesche” che con una stampante a colori è cosa semplicissima.
    Il fatto è che in questa nostra ITALIA la “ Mangiatoia “ con i soldi di tutti, non finirà mai.

  4. che vergogna! non possiamo permetterci questo ennesimo atto di incompetenza e cattiva gestione.
    invece di far lavorare la gente, le NOSTRE attività locali siamo andati a sbattere a napoli! no non ci sono parole. un plauso al sindaco di Pratola ottima gestione dei ticket. anche sulmona avrebbe dovuto fare così. Cara Sindaca di Sulmona … prenda esempio.

  5. Cara Sindaca e amministrazione comunale con il vostro modo di operare siete un pozzo senza fine.
    Anche oggi un giorno in meno alla vostra fine….che arrivera’ si che arrivera’ e non ci sono cristi che tengano.

  6. Il comune di sulmona ha attivato un c/c per le donazioni Emergenza COVID-19…..mentre loro si rivolgono ad una ditta di Napoli ecc…. a differnza di Pratola che ecc…
    Onore alla Di Nino e a tutta la sua amministrazione.
    Per voi nessuna pieta’ quando ci sara’ la resa dei conti…..nessuna nessuna pieta’…perche’la resa dei conti ci sara’ statene certi

  7. e poi un’altra cosa la vorrei proprio dire…in questi giorni il mio pensiero va, anche, a tutte quelle persone che hanno un’attività commerciale a sulmona. la nostra amministrazione non sta facendo e/o proponendo nulla al riguardo. immagino che queste attività hanno abbassato le salacinesche dal 11 marzo con riapertura a data da destinarsi… come fanno a sostenere i costi fissi soprattutto i vari canoni di locazione mensili, che, sentendo un po di campane qua e là non sono proprio bassi? qui non si tratta di una sola mensilità… noi cittadini sulmontini quante attività dovremmo ipotizzare che chiuderanno definitivamente al 31.12.2020??? qui ci vuole una task force competente ed altamente preparata che possa guidarci a sostenere e superare questa fase e che sia anche lungimirante. le scelte che fai oggi le devi fare anche pensando ad un domani detto in parole spicciole. chi non è all’altezza della situazione, per cortesia, si faccia da parte. basta ipocrisie e egocentrismo .. della serie “tutto fumo e niente arrosto”. basta. basta. basta

  8. Da 150 euro a 3000 e’ un buon margine, COMPLIMENTI..ogni occasione è buona per aiutare gli amici degli amici. Neanche davanti al covid..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*