Il consiglieri regionali di centrosinistra si scagliano contro la decisione della giunta Marsilio di non destinare risorse al comparto dell’artigianato. Un settore che conta 30mila imprese su 126mila attive in Abruzzo e 70mila addetti per un indotto di notevole importanza per il sistema produttivo. Silvio Paolucci, Antonio Blasioli e Dino Pepe del PD, Giovanni Legnini e Americo Di Benedetto per il gruppo Legnini Presidente, e Sandro Mariani (Abruzzo in Comune), intervengono: “Per unirsi al grido d’allarme lanciato dalle associazioni di categoria, Casartigiani, Claai, Cna e Confartigianato Abruzzo, che lamentano la scelta del centrodestra in Regione di non destinare risorse al settore dell’artigianato”.
“Nel bilancio 2020 – spiegano i consiglieri – si sono liberati subito circa 12 milioni di euro e dopo la parifica si libereranno altri 10 milioni di euro. L’abbassamento della quota di disavanzo è un altro risultato del risanamento del passato, portato avanti dal centrosinistra ma è soprattutto una situazione che fotografa come le condizioni attuali siamo molto migliori rispetto al precedente bilancio e tali da rendere attuale un aiuto che noi avevamo chiesto con uno specifico emendamento, ma nonostante ciò Marsilio e Febbo hanno deciso di ignorare le richieste presentate dalle associazioni di categoria e di bocciare il nostro emendamento con il quale infatti chiedevamo uno stanziamento di 6 milioni di euro per il rilancio dell’artigianato nella nostra regione. Una richiesta avanzata consapevoli della grave crisi che sta investendo l’intero comparto, che perde 500 impresa all’anno, e che negli ultimi otto anni ha visto abbassare 6mila saracinesche, con una perdita complessiva di circa 12mila addetti”.
Continuano i consiglieri regionali: “La crisi edilizia si sta riversando tutta sull’ artigianato, un settore di competenza esclusiva della Regione (a seguito della riforma del titolo V della Costituzione) e questo è un dato inconfutabile. Non è accettabile, quindi, che l’assessore alle attività produttive risponda a chi chiede che il governo di cui fa parte si impegni per tutelare miglia di posti di lavoro con parole come clamoroso abbaglio o sterili polemiche. Inoltre, i 3,3 milioni di euro investiti nei contratti di innovazioni, citati dall’assessore Febbo nella sua risposta alle associazioni di categoria, non saranno a beneficio delle PMI, ma solo delle grandi imprese. È quindi evidente che occorre intervenire e che occorre farlo il prima possibile”.
Concludono i sei consiglieri del centrosinistra: “Per attuare le misure operative utili a rilanciare il settore, messe nero su bianco da Casartigiani, Claai, Cna e Confartigianato Abruzzo in una nota inviata proprio all’assessore Mauro Febbo lo scorso 18 dicembre, è necessario mettere a disposizione risorse che fino ad oggi non è stato possibile trovare all’interno del bilancio ordinario a causa della nota situazione determinata dai debiti della sanità. Adesso, però, è arrivato il momento di scommettere in modo forte e deciso per il rilancio del settore e per questo, come centrosinistra, chiediamo che, appena ci sarà la parifica e ci saranno altri fondi a disposizione, che parte di questi sia destinata all’artigianato. Noi, al contempo, stiamo già avviando l’iter per presentare quanto prima un disegno di legge specifico”.
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