Il 31 maggio si celebra la Giornata del sollievo finalizzata a promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione.
Quest’anno le inziative anche nella Asl1 saranno diverse a causa dell’emergenza Covid. “Ciò che la pandemia ha messo in luce – dichiara il mangager Testa -, il tema del dolore fisico, del dolore psicologico, della sofferenza nel senso più ampio, della discussa desistenza terapeutica e della terminalità di malattia, sono argomenti la cui trattazione è sempre poco accettata dalla società, molto più propensa a evitare riflessioni ‘scomode’, ma sono paradossalmente i temi fondamentale della vita”.
Testa ricorda il premio nazionale Mario Luzi, premio alla ‘ricostruzione di una coscienza civile’, legato alla realizzazione dei due Hospice di L’Aquila e Pescina e della rete di Terapia del Dolore e Cure Palliative della Asl, il Covid Hospice all’interno dell’edificio G8 dell’Ospedale dell’Aquila, caso unico a livello nazionale, “indica il raggiungimento di una maturità e di una consapevolezza importante riguardo l’importanza del tema del fine vita in tutti i setting assistenziali, come è giusto che sia. Le cure palliative non vanno attuate soltanto negli hospices, ma dovunque ve ne sia necessità”.
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