Botte alla compagna incinta: patteggia 2 anni e 4 mesi

Prima la violazione di domicilio, con il portone sfondato a spallate e la paura. Poi le botte, ripetute e violente. Anche quando la compagna era incinta: la testa sbattuta sul fornello di casa, contro una finestra, i pugni e le offese. Le minacce di morte. Davanti al figlio minore. E ancora i consigli che diventavano obblighi a vestirsi in un determinato modo. Quasi un anno di incubi, dal maggio 2020 a febbraio del 2021, da cui la donna si è svegliata trovando il coraggio di denunciare il compagno.

Una pena, quella patteggiata questa mattina da un 36enne di Corfinio, Cesare De Stephanis, difeso dall’avvocato Alessandro Margiotta, molto generosa nei confronti dell’uomo, a cui il giudice ha accordato due anni e quattro mesi di reclusione in totale. Con il primo patteggiamento, quello della violazione di domicilio, che si era concluso con un anno di reclusione, pena ridotta a sei mesi in continuazione e quello più grave di maltrattamenti in famiglia, discusso questa mattina, passato da oltre tre anni ad un anno e otto mesi.

L’uomo era stato arrestato nel giugno del 2021.

1 Commento su "Botte alla compagna incinta: patteggia 2 anni e 4 mesi"

  1. Troppo poco…. Quando esce lo rifara’…. E magari sta volta finisce male….

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