Brindisi in piazza e rientri diffusi: il Natale dal rosso sbiadito

Il numero dei contagi che non accenna a mostrare miglioramenti significativi in Centro Abruzzo, con 47 nuovi casi accertati tra la vigilia e la giornata di ieri (dove tra l’altro si è registrato un solo caso positivo a Castel di Sangro, in quanto i tamponi processati sono stati pochi), non sembra aver suggerito a tutti comportamenti più responsabili. E a poco è valsa la zona rossa decretata dal governo su tutto il territorio nazionale: la sera della vigilia, in particolare, a Pratola non solo sembrava non vigere alcuna restrizione, ma le presenze in piazza erano quelle da “Madonna della Libera”. Nei due bar aperti con servizio “da asporto”, come previsto dalla normativa, si sono avvicendate decine e decine di persone che, senza troppo curarsi degli assembramenti, hanno brindato in piazza come se nulla fosse. Di controlli, d’altronde, ce ne sono stati pochi nel centro peligno o almeno in piazza, con le forze dell’ordine dispiegate perlopiù sulle arterie di collegamento con le località turistiche e a Sulmona, dove un paio di persone sono incappate nella multa per aver violato il coprifuoco. 

Eppure i dati non ammettono troppe distrazioni: a Pratola, ad esempio, i casi attualmente positivi accertati sono 65 e molte persone, nonostante il divieto, sono tornate in paese da fuori, chi reclamando un rientro alla residenza, chi sfidando i divieti, chi per una urgente e improrogabile visita medica. Il fenomeno, quello del rientro nonostante la zona rossa, d’altronde, non è solo pratolano: le segnalazioni di rientri in teoria non permessi arrivano infatti da diversi paesini del circondario e gli effetti delle rimpatriate si vedranno probabilmente tra un paio di settimane. Non che la situazione al momento sia poi così rassicurante: gli attualmente positivi in Centro Abruzzo sono infatti 950 (in aumento rispetto a tre giorni fa), con oltre 1300 persone in sorveglianza attiva.

Oggi ancora una giornata in rosso, prima della pausa arancione che durerà fino al 30, sperando che ci siano più controlli e meno voglia di brindare.

10 Commenti su "Brindisi in piazza e rientri diffusi: il Natale dal rosso sbiadito"

  1. Questa polemica becera sul brindisi in piazza all’aria aperta vi squalifica…. se non ci sono notizie da cronaca fate altro. Cagnet mestier

    • Ė evidente che lei non ha mai avuto a che fare con il Covid-19. Sono sicuro che la penserebbe in modo diverso.
      Signor SINTAESS…

  2. non credo proprio sia una polemica becerea, ma una vergognosa cronaca dei fatti. Gente che brindava in piazza senza mascherina, tra cui consiglieri comunali, operatori sanitari…. VERGOGNOSO

  3. Stiamo parlando di Pratola. Cos’altro possiamo aggiungere?

  4. Pur comprendendo il fenomeno di massa e le eventuali spiegazioni legate alla socialità Natalizia in epoca Covid-19, le domande che mi pongo sono:
    Ma le autorità dove erano? Non erano previsti controlli e sanzioni per tutto ciò?
    Una notizia questa che dovrebbe essere inviata alle testate nazionali ed approfondita da organi superiori.
    Chi doveva stare a casa non l’ha fatto, ma soprattutto chi doveva controllare non ha controllato.
    Ma oltre a questo, si denota una totale mancanza di senso civico e di rispetto dei cittadini verso il prossimo.
    Dunque se a Pratola Peligna ci sarà un aumento della curva dei contagi nelle prossime settimane, sapremo a che cosa è stato dovuto.

    Un saluto

  5. Quello che è avvenuto è vergognoso. Ma i controlli?

  6. Sintaess lei è proprio un demente.

  7. Tutto ciò qualifica Pratola ed i pratolani, senza bisogno di aggiungere aggettivi capaci di designare ulteriormente il gesto. Senso civico, legalità, rispetto delle regole, protezione delle categorie più deboli, tracotanza,finto senso di comunità e necessità di apparire. Sempre cresciuti con un senso di inferiorità verso di noi. Ma vabbè. Piuttosto mi chiedo: una pattuglia, un controllo, un giro in centro nessuna Fdo poteva farlo ? E di certo tra tutta quella gente ci saranno stati anche rappresentanti delle istituzioni, o anche di corpi di polizia adibiti al controllo. La polizia municipale ad esempio? Il sindaco, i consiglieri ? Hanno fatto davvero schifo, come detto di qualificano da soli. PS: tutto ciò anche a detta dei tanti pratolani che hanno rispetta le regole e sono rimasti allibiti da tutto ciò

  8. Ma cosa c’entra Pratola e i Pratolani, per qualche incauto barista e qualche spavaldo di piazza non si può colpevizzare una intera comunità che di contro ha subito e continua a subire questi comportamenti per altro molto diffusi anche in altre zone.
    Concordo invece e desta anche meraviglia di questo continuo ed inspiegabile menefreghismo o meglio di queste “fette di prosciutto” agli occhi e oramai anche da tanto, troppo tempo

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