L’alimentazione è elettrica e il bene è comune: un bene di comunità, che gli abitanti di Campo di Giove potranno usare all’occorrenza per avere cibo sempre fresco, genuino, ma anche e soprattutto per condividere un progetto. E’ il Mulino di comunità che domenica 15 ottobre sarà inaugurato nel centro montano, nell’ambito della Giornata nazionale dei Borghi autentici d’Italia: un regalo che è il coronamento di un progetto partito nel 2018 con il recupero dei terreni incolti.
Il mulino, alimentato ad elettricità, ha macine in pietra ed è l’unico mulino in comune presente nella regione: “Vuole essere da stimolo per lo sviluppo di piccole attività agricole, ma anche luogo di socialità e strumento utile per una alimentazione consapevole e di qualità – spiega Mimmo Curciarello, presidente della cooperativa di comunità Tavola Rotonda che ha promosso il progetto -: immaginiamo, per esempio, di non dover più necessariamente acquistare e conservare farine, ma di poter scegliere e conservare il grano da macinare secondo le proprie esigenze e necessità o, nel caso della ristorazione, avere un prodotto sempre fresco da proporre ai propri clienti. Lo scopo infatti non è rievocare ‘i vecchi tempi’ (a volte purtroppo ricordo di stenti e difficoltà), non si tratta di una visione romantica del passato, quanto di rispondere alla necessità -molto spesso larvata, ma qui il senso della cooperativa di comunità- di condivisione e autogestione collettiva di un luogo, del bisogno di uno spazio comune”.
La giornata del 15 ottobre, sarà preceduta, sabato, dalla presentazione del progetto Albergo Diffuso e da una gara amatoriale di dolci a base di farina di Solina e, sempre dal centro storico del paese, una serata dedicata all’osservazione del cielo attraverso telescopi professionali guidati dagli amici astrofili napoletani e accompagnati con assaggi di arrosticini e un buon calice di vino.
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