Cansano riaccende la speranza con il falò dell’Immacolata

Torna a scaldare le feste di Natale e la speranza il fuoco di Santa Maria Cuncett’, ovvero il tradizionale falò dell’8 dicembre che si svolge a Cansano. Dopo la pausa forzata dello scorso anno a causa del Covid, infatti, l’avvio del periodo festivo è tornato nel piccolo centro della Maiella: ieri con la benedizione e la consegna dei pani all’anice in onore di San Nicola presso la stazione ferroviaria dove all’evento hanno partecipato anche i viaggiatori del treno storico, diretti poi ai mercatini di Natale di Campo di Giove.

Domani, invece, sarà la piazza di Cansano la protagonista con stand gastronomici legati alla tradizione cansanese (a partire dalle ore 17), intrattenimenti musicali itineranti, visite guidate al museo permanente di Ocriticum e a quello sull’Emigrazione, uno dei più interessanti in Abruzzo.

Alle ore 19, poi, il momento clou con l’accensione del falò accompagnata da canti tradizionali intonati dalle donne del paese.

“Con le ritualità ereditate dal nostro passato sopravvivono tutte le venature della nostra identità – commenta il sindaco di Cansano Luca Malvestuto -. Siamo certi che il recupero, la valorizzazione e l’ampliamento delle nostre tradizioni specifiche, messe a sistema nell’offerta del territorio montano in cooperazione con i vicini borghi, possano costituire la chiave dell’affrancamento delle aree interne, soprattutto in vista della ripartenza”.

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