Per Massimo Carugno della Segreteria Nazionale del PSI “È ora di salvare l’Abruzzo”. “Da tempo – scrive Carugno – sosteniamo che c’era il concreto rischio di contare molte più vittime dal disastro economico di quelle causate dal virus. Si riparte ma senza dimenticare la prudenza. Le norme stringenti sulle distanze sociali, l’unica vera ed efficace cautela da adottare, suggeriscono inevitabilmente di sfruttare gli spazi all’aperto. Non solo per bar e ristoranti ma a questo punto anche per i negozi. I comuni, e ove competano province e regione facciano la loro parte”.
“Un ricalcolo delle concessioni di suolo pubblico – conclude Carugno – aumentando generosamente le metrature concesse e da concedere e riducendo il corrispettivo a valori simbolici è il meno che si possa fare. È auspicabile che il demanio faccia lo stesso per le concessioni balneari. Ora tocca agli enti pubblici e a chi li governa. Dobbiamo salvare l’Abruzzo. Insieme si può”.
Sapevate del virus e non avete avvisato in Regione? Bravi!!!
Chi l’informatore? Un infiltrato in Wuhan o Mulan?
L’accostamento delle perse vite umane da COVID19 con le “future vittime” umane da crisi economica ha del MACABRO e spero no tenga anche i numeri e che non esca con la pubblicazione dei bollettini giornalmente.
Ma chi gliele pensa e passa queste frasi ad effetto, qualche “agenzia specializzata” nel “settore” ???!!!
Quindi per aumentare le metrature dei balneatori inglobiamo nel loro le spiagge libere!
E mi sembra giusto, è il meno che si possa fare!!!
Anzi volendo ci si può estendere fino alla battigia, anche oltre, oltre le acqua territoriali con il diritto di pesca, cosi da farli diventare anche “armatori” tanto sono solo pesci e tanto per rimanere nel “simbolico” , e quest’idee sono tutte mie originali, le valuti liberamente!!!
Che ce ne sia uno che spenda una parola per i “poveri altri”.