Centro Abruzzo: tutti i risultati delle elezioni

Nessuna sorpresa dalle urne nel Centro Abruzzo, persino a Pratola, dove il risultato era il più conteso e discusso, alla fine le urne hanno confermato quello che era l’ultimo sondaggio divulgato due settimane prima delle elezioni. Conferme scontate arrivano da Barrea e Civitella Alfedena dove i vincitori si sono scontrati contro liste fantasma (cioè messe in piedi perlopiù da appartenenti alle forze dell’ordine per godere dell’aspettativa retribuita), ma anche da Campo di Giove e Pescasseroli dove, tuttavia, la battaglia è stata più avvincente e fino all’ultimo voto.
Pratola innanzitutto, giusto per legare la vittoria della neo sindaca Antonella Di Nino a chi dall’opposizione (il fratello della Di Nino e il suo consigliere Antony Leone) gli ha passato il testimone del centrodestra. I numeri non lasciano grandi possibilità di equivoci anche se l’affluenza è stata bassa (62,62%): con la sua Pratola Bellissima la ex vice presidente della Provincia incassa il 38,96% dei consensi (1919 voti) distanziando di oltre dieci punti il secondo classificato e cioè il candidato del Pd (ovvero di Futuro Comune) Gaetano Di Cioccio che con 1382 voti (28,06%) supera di poco l’altra grande sfidante, Alessandra Tomassilli di Pratola Insieme che nonostante il carro attrezzatole dall’assessore regionale Andrea Gerosolimo si piazza terza con 1380 voti (28,02%). Chiude Cesidio Zazzaretta che con persone come te si attesta sui 244 voti (4,95%).

Battaglia combattuta fino all’ultimo voto invece a Pescasseroli dove si sono recati alle urne il 70,36% degli elettori: Luigi La Cesa, avvocato, con la lista Impegno per Pescasseroli (in continuità con la sindaca uscente) ha battuto di una manciata di voti (657 preferenze pari al 52,98%), il giornalista Paolo Gambescia che con il coraggio di cambiare ha ottenuto 583 voti (47,01%), non riuscendo evidentemente ad intercettare tutti i voti degli scontenti che avrebbero fatto la differenza calcolando che le schede nulle sono state ben 78 pari cioè al 5,83%.

A Campo di Giove si conferma sindaco giovanni Di Mascio alla guida di Nuovi orizzonti 3.0: il sindaco uscente ha ottenuto il 54,02% dei 641 elettori recatisi alle urne e con 342 preferenze lascia indietro La locomotiva di Antonio D’Amico (206 voti pari al 32,54%). Terzo Pasquale Mariani che con la sua lista di ispirazione di centrosinistra Coesione e competitività ottiene solo 85 voti (13,42%). Peggio di lui, ma peggio di tutti in verità, Roberto Ricci della lista fantasma La nuova svolta: zero i voti raccolti, neanche uno di protesta.

Liste fantasma sono state anche quelle che hanno corso negli altri due centri dell’Alto Sangro: a Barrea dove si conferma per il terzo mandato Andrea Scarnecchia con Barrea Democratica (450 dei 488 votanti), che vince su Agostino Briganti (appena 15 voti).
Liste fantasma che a Civitella Alefeda sono state addirittura tre: Alessandro Cruciani di Futuro Insieme (13 voti), Luca Tordella di Progetto Popolare (3 voti) e Giuseppe Di Persio di Finalmente Noi (2). Vince a mani basse, insomma, l’ex sindaco Gianluca Massimi, marito della sindaca uscente Flora Viola: una famiglia che detiene l’amministrazione nel piccolo centro montano (293 aventi diritto al voto) praticamente da due decenni.

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