Ciaspole e fondo: l’altra neve della Maiella

Ha richiamato turisti e rappresentanti delle istituzioni la  settima edizione di “Maiella l’altra neve”. Evento organizzato dal Parco nazionale della Maiella, a Pescocostanzo e Pretoro. Nell’ambito del corso della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Nestore Nanni” del Cai L’Aquila, insieme ai tecnici del Parco, il gruppo ha raggiunto la cima del Blockhaus a circa 2.060 metri sulla Maiella, per poi scendere allo stazzo “Marcello Di Marco” a 1750 m circa. Il Bosco di Sant’Antonio a Pescocostanzo, è stato teatro di un’escursione tra faggi e aceri e attività formativa, per i volontari del Servizio Civile. Sono stati  accompagnati dai tecnici dell’ente Pnm e da una guida alpina. Tutti con le ciaspole, fino allo Stazzo Macchiaduni, salendo verso il Monte Pizzalto, alla ricerca delle tracce della fauna selvatica. Un altro gruppo ha percorso l’anello di sci di fondo con i maestri di sci della Scuola Bosco di Sant’Antonio. Interessante la  tavola rotonda che ha visto sindaci e operatori del territorio, discutere su come avvicinarsi alla montagna nella maniera più corretta, in ogni stagione. Di fondamentale importanza, la questione sulla sicurezza in montagna a seguito dell’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2022, del decreto legislativo, che prevede nuove norme sulla sicurezza nelle discipline sportive invernali introducendo  l’obbligo di Artva, pala e sonda, quando si pratica attività fuoripista e attività escursionistiche, anche con racchette. Sono strumenti di autosoccorso, indispensabili, in particolari ambienti innevati, laddove, per le condizioni nivometeorologiche, sussistano rischi di valanghe.  Sul tema è intervenuto il presidente regionale del Soccorso Alpino Cnsas, Daniele Perilli, sottolineando la necessità di un percorso comune di sensibilizzazione per l’utilizzo dell’Artva e proponendo la creazione di un apposito campo di esercitazione, all’interno del bacino sciistico. Il direttore della Scuola Nazionale Servizio Valanghe Italiano del Cai, Gabriele Stamegna ha spiegato la comune visione con il Parco Nazionale della Maiella, sulla necessità di una informazione capillare, che punti a un processo di educazione alla sicurezza, coinvolgendo vari soggetti a tutti i livelli. Proprio in quest’ottica tra Parco Maiella e Servizio Valanghe si è svolto il corso di Osservatore Nivologico, che si avvia a conclusione e ha visto tra i partecipanti anche il personale dell’ente. Molti sindaci hanno fatto presente la necessità di organizzare meglio i flussi turistici, valorizzando l’accesso e la visita ai borghi. Rubino De Paolis, direttore della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Nestore Nanni”, ha illustrato le attività e i corsi che il Cai organizza per preparare i soci alle attività invernali. E’ stata poi la volta del giornalista e scrittore Stefano Ardito che ha presentato la sua guida “Escursioni invernali nell’Appennino Centrale – 71 itinerari per vivere le montagne innevate del centro Italia”; con l’occasione ha rilanciato la necessità di una discussione pubblica con il mondo della magistratura sull’accertamento delle responsabilità civili e penali degli incidenti in montagna. Per il presidente del Parco Lucio Zazzara, una corretta informazione e l’educazione per una rinnovata conoscenza dei frequentatori della montagna, saranno i temi da sviluppare insieme alle altre istituzioni e associazioni del territorio. Promuovere e divulgare una cultura della montagna è l’obiettivo principale, aggiunge il direttore del Parco Luciano Di Martino, ricordando che l’ente Parco è impegnato in tal senso con le giuste considerazioni per la crisi climatica e le opportunità di sviluppo e lavoro che il turismo lento e sostenibile, può rappresentare per chi abita la montagna.

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