Cogesa: “Non siamo noi ad inquinare”

Nessun inquinamento delle falde, non dovuta agli impianti di Cogesa almeno. Così il coordinatore generale della società partecipata, Stefano Margani, risponde alle voci arrivate l’altra sera da Noce Mattei, dove il candidato presidente Luciano D’Amico ha incontrato i residenti delle frazioni e i candidati del suo schieramento. “Tutte le sezioni impiantistiche vengono gestite in coerenza con le disposizione dell’AIA – scrive Margani – e vengono monitorati, attraverso analisi ambientali, tutte le matrici ambientali quali acqua, aria e sottosuolo”. Tutto nei limiti di legge, insomma: “Anche i risultati delle analisi delle acque sotterranee e quindi delle falde acquifere, attenzionate dall’articolo e paragonate addirittura agli esiti della discarica di Bussi, sono tutti entro i limiti di legge”. Il Cogesa e i suoi impianti, ribadisce il coordinatore, non ha mai prodotto inquinamento sin dall’entrata in esercizio dell’impianto nel 1996. I dati, che pure sono emersi, difformi ai limiti di legge, compreso nelle falde acquifere, sarebbero, secondo Cogesa, riferibili invece ai due siti inquinati, e già inseriti nelle procedure di bonifica, dell’ex Pastorina e della discarica abusiva di Santa Lucia.

“Le attività gestionali poste in essere dal Cogesa nel polo tecnologico sono rispettose del provvedimento autorizzativo AIA – si legge nella nota – e le proposte risolutive alle criticità

avanzate dall’organo di controllo sono state classificate, al fine della mitigazione delle emissioni in atmosfera, come azioni migliorative. Anche in questo caso le analisi condotte sul biofiltro sono risultate entro i limiti di legge. Per quanto riguarda la gestione della Forsu le attività gestionali sono tali da assicurare lo svuotamento dei contenitori al termine della giornata”.

13 Commenti su "Cogesa: “Non siamo noi ad inquinare”"

  1. che figura che hanno fatto… parlano a cuor leggero di un’azienda che da lavoro a 200 persone, che è bersaglio ormai da tempo immemore di attacchi per spodestarne la pubblica proprietà e i soci “non tutti” invece che difenderla la paragonano a bussi…
    Mi pongo un quesito, se Cogesa fosse stata privata tutti questi continui attacchi, mafia, inquinamento, tumori ecc ecc… e tutti smentiti dalla legge ovviamente, in qualche modo non hanno leso l’immagine e la credibilità dell’azienda? e se ognuno è libero di pensare che Cogesa sia un’azienda mafiosa, dall’latra parte non potremmo pensare che dietro questi ripetuti attacchi c’è una volontà volta a farci perdere la proprietà di questa azienda ?…riflettete gente!!!

    • Peppi’ ….ma statt zitt !

      • ultima considerazione in merito all’inquinamento delle falde acquifere. Arta ha dichiarato che cogesa non inquina il sottosuolo, se si accertasse che gli ex siti comunali “pastorino” sono coloro che inquinano le falde, la responsabilità non sarebbe in capo a chi amministra ora la città?… la puzza è sgradevole ma non inquina, ciò che fa male è quello che sta sotto terra e viene dilavato nelle falde e noi mangiamo quello che nasce su quei terreni. Convengo Rokko nello stare zitto hai ragione!!! buona giornata.

      • La verità fa male.

    • 200 posti di lavoro con una contropartita ambientale incalcolabile sia dal punto della salute che economico.
      No grazie !
      Preferisco autotassarmi e pagare lo stipendio ai lavoratori (di Sulmona ne saranno neanche 1/4)

      • quali sono gli studi che dicono questo? li fornisca perchè l’Arta dice tutt’altro. Se ci sono conoscenze di certi fattori di malattia legate al Cogesa è un diritto dovere da parte della collettività esserne messi al corrente, ma se ciò non fosse vero ?

      • Analfabeti funzionali | 26 Febbraio 2024 at 14:29 | Rispondi

        E chi lo dice lei? E su che base? Su quali dati? Su quali competenze?
        Paragonare ad Ilva dimostra ignoranza sia sulla situazione Ilva sia sulla situazione cogesa.
        Più che atutoassarsi sarebbe meglio che si autocensurasse ed evitasse di scrivere sentenze che non le competono

  2. Il fustigatore | 26 Febbraio 2024 at 08:20 | Rispondi

    Ogni opinione in merito è legittima(ci mancherebbe) ma il buco economico creato in quella società che comporterà un aumento cospicuo della tariffa a carico dei cittadini, costituisce una prova oggettiva di malagestione di quella società? E chi dovrebbe risponderne?

    • siamo sicuri che in questi anni le tariffe applicate dai soci sono state corrette?…
      esempio : se l’inflazione nel triennio 2020-2023 è salita fino a l’8% e i sui bilanci aziendali è stata calcolata al 2% vuol dire che ogni anno per tre anni il bilancio è andato sotto del 6% solo per l’inflazione…su un bilancio di 20 milio +/- ecco che è uscita la perdita della società. Diverso è il discorso di una gestione non corretta, ma quel dato lo si può imputare ad un non introito, qualora le tariffe fossero state adeguante!!! perché se aumenta la luce e il gas non ci lamentiamo e se aumentano i rifiuti si ? la lavorazione degli stessi è comunque energivora

      • Siamo sicuri che i Comuni Soci pagavano il servizio?
        E’ o non è anche questo un mancato introito?
        I contratti di favore capestro chi li fa? Il cittadino o chi ammnistra!?

  3. Tutto perfetto l’inquinamento non è provocato dal Cogesa mentre il buco milionario è causa di noi Cittadini che saremo gentilmente costretti a ripianarlo mentre si amplia sempre più la platea dei nuovi assunti con Concorsi “estremamente rigidi e senza ombra di preferenze particolari”. Esiste qualcuno che ha colpe in questo labirinto?

  4. L’inquinamento non spetta accertarlo a quattro anonimi su Internet ma ad autorità indipendenti e competenti. È ad oggi nessuno lo ha fatto. Quindi siamo alle chiacchiere da bar sulla pelle di famiglie e lavoratori. Quindi il buon senso vorrebbe che si usasse un minimo di cervello prima di scrivere cose a vanvera su questioni serie,
    Sul buco basta leggere la relazione della corte dei conti per capire da dove viene. Se poi lei è a conoscenza di fatti e circostanze che provano quel che dice vada a sporgere denuncia. Ps il cogesa non è tenuto a fare nessun concorso per le assunzioni ma solo “selezioni ad evidenza pubblica” che sono ben altro. E questo vale per qualsiasi partecipata. Se le cose non le sapete forse sarebbe segno di intelligenza tacere

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