Contagio stabile, ma ancora morti. L’Abruzzo attende l’arancione

Il rapporto tra positivi e tamponi si mantiene ad una cifra: 408 nuovi contagi su 4240 persone sottoposte a test, pari a poco più del 9,6%; ma il numero dei decessi continua a segnare negativamente il bollettino regionale del Covid. Sono altri 15, infatti, i morti registrati oggi in Abruzzo compresi tra i 60 e 93 anni di età: 6 nella provincia dell’Aquila, 5 in quella di Pescara e 4 in quella di Teramo, per un totale di 955 vittime dall’inizio della pandemia. Stabile è il numero dei ricoveri con 2 pazienti in più ospitati nei reparti non intensivi (per un totale di 700) e 3 in meno nelle terapie intensive (73). Gli attualmente positivi scendono per il terzo giorno di seguito, con 36 persone in meno e questo grazie al numero dei guariti che segna anche oggi un importante +429.

La provincia dell’Aquila con 133 nuovi casi resta la più colpita, affiancata però oggi da quella di Pescara (132), mentre Chieti e Teramo si attestano rispettivamente a 79 e 89 nuovi casi.

L’attesa più grande è però oggi quella della nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, per sapere cioè per quanto ancora l’Abruzzo dovrà restare nella zona rossa. Il presidente Marsilio auspica in un’uscita anticipata rispetto a quella del 10 dicembre che sarebbe obbligata secondo il sistema di classificazione e questo tenendo conto che la nostra regione è entrata in zona rossa prima della formalizzazione da parte del ministero e soprattutto perché, dice Marsilio, l’indice di Rt, ovvero l’indice di trasmissione del contagio, è sensibilmente migliorato, passando da 1,5 di qualche settimana fa a sotto l’1 di oggi. E’ possibile che oggi stesso il ministro, per questo dia il via libera alla zona arancione già a partire da martedì prossimo: una differenza non da poco soprattutto per il commercio che così potrebbe riaprire i battenti con orari di apertura che possono spingersi fino alle ore 21.

1 Commento su "Contagio stabile, ma ancora morti. L’Abruzzo attende l’arancione"

  1. Spero che questa volta Marsilio possa smentire se stesso.
    Ma temo di no.
    Marsilio sappia che chi è causa del suo mal ne paga il fio.

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