Dieci anni di Transiberiana d’Italia: domani il rinnovo delle convenzioni

La Transiberiana d’Italia spegne dieci candeline e si regala il rinnovo delle convenzioni con Ferrovie dello Stato. Oggi, infatti, nasceva dieci anni fa l’avventura su rotaia che ridava vita alla tratta storica che collegava Sulmona con Isernia, attraversando due regioni e sfiorando i paesaggi mozzafiato che solo la catena appenninica può regalare. Non a caso il treno storico, ad oggi, attraversa la tratta ferroviaria turistica con il maggior numero di visitatori in tutta Italia.

“Erano tempi di pionierismo puro – scrive l’associazione leRotaie – di sfide senza timori ma con grandi speranze e tenacia, in una battaglia per la ferrovia che cominciammo da soli trovando via via dialoghi, prospettive, soluzioni.
In quella data memorabile l’eccezionale treno storico che vedete ritratto in questa foto sugli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, percorse l’itinerario Campobasso-Isernia-Sulmona A/R. Ricordiamo come se fosse ieri quelle giornate frenetiche di organizzazione, che consegnarono alla storia un evento memorabile, reso ancora più magico dalla tanta neve caduta nell’inverno di quell’anno”.

La stessa associazione fa sapere attraverso la propria pagina Facebook che domani il suo Direttivo, insieme a tutte le altre realtà associative italiane di cultura ferroviaria, sarà al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa per il rinnovo delle convenzioni con Fondazione FS Italiane alla presenza del Direttore Generale Luigi Cantamessa, che proprio in quella giornata, un anno prima della nascita della Fondazione, era in nostra compagnia, alla guida del convoglio. La storia continuerà a correre su rotaia per molto tempo.

6 Commenti su "Dieci anni di Transiberiana d’Italia: domani il rinnovo delle convenzioni"

  1. Una ottima idea | 4 Marzo 2022 at 23:30 | Rispondi

    Queste sono idee messe in pratica,sogni immaginati e poi realizzati…e i numeri danno ragione alla fondazione e alla associazione le rotaie che hanno saputo migliore l’offerta anno per anno.. complimenti….

  2. Mi chiamo Antonio | 5 Marzo 2022 at 08:01 | Rispondi

    … tutto molto bello… ma chi paga le salate spese di manutenzione per mantenere in esercizio e con un minimo di sicurezza tutta la linea ferroviaria Sulmona Carpinone?
    Se un’idea economicamente è valida e sostenibile, bene, altrimenti i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria se li devono accollare i Gestori.
    Si stanno tagliando servizi ESSENZIALI nella sanità locale e territoriale, addirittura mancano i medici di base in molti paesi… e sarà ancora peggio nel futuro in una società che invecchia… però buttiamo qualche decina di milioni di euro all’anno per far divertire qualche migliaio di persone annoiate che non sanno come trascorrere il fine settimana, con la benedizione delle fondazioni nostalgiche del Ciuff Ciuff…
    Camminate a piedi o in bici , anche con pedalata assistita… che il panorama è molto più bello…
    Potenziare i presidi medici territoriali e servizi di mobilità essenziali alle popolazioni locali… altro che trenini storici… che di questo passo nei centri montani non rimarrà più nessuno.

  3. Cinismo puro.

  4. bene,ragione da vendere antonio…di trenini il Mondo e’ pieno,panorami meravigliosi pure,
    orsi,lupi,volpi,cervi ecc,ecc anche,molti con locomotive a vapore (non diesel) e carrozze da museo,dunque piu’ che “eccezionale” una normalita’,i trenini sono ovunque,quindi gli spot pubblicitari del “miracolo”sono utili solo per il fine: vantaggi/ritorni economici degli aventi ruolo…mentre i contributi/sovvenzioni/spese ecc, sono dei Contribuenti,e basta,o no?

  5. Effettivamente, se la giostra si regge con le proprie gambe ben venga, ma se per vivere si necessita di soldi pubblici, ecco che un po’ girano le balls considerati i tagli continui nei servizi di prima necessità.

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