Elezioni: la primavera calda. Nel centrodestra salta per due volte il tavolo

Salta per due volte in pochi giorni il tavolo del centrodestra sulmonese: l’accordo per le elezioni amministrative d’autunno sembra essere ancora lontano, in senso temporale e fisico. “Se non si raggiunge un’intesa – spiega Sandro Ciacchi di Fratelli d’Italia – la questione sarà rimessa al tavolo regionale che deciderà”. Insomma il rischio è che sia L’Aquila a dare le carte su Sulmona, ipotesi che è lontana dai desiderata di Forza Italia che, d’altronde, sembra persuasa della necessità di aderire alla coalizione trasversale che vede intorno al tavolo gruppi civici e partiti di centrodestra e centrosinistra. Incide sulle trattative del centrodestra anche e soprattutto la confusione che continua ad esserci nella Lega dove, nonostante gli annunci e le rassicurazioni (fatte ormai venti giorni fa dal coordinatore provinciale Tiziano Genovesi), non sono stati ancora rinominati i responsabili locali del partito. La decisione del regionale Luigi D’Eramo di azzerare le cariche, infatti, non è stata ancora chiarita e probabilmente anche per questo i tavoli convocati per sabato e mercoledì scorsi sono andati deserti, con la “ciurma” sempre sull’uscio della nave.

Il patto trasversale, dall’altra parte, sembra essere ad una quadra: dentro ci sarebbero Sinistra Italiana, Pd, Italia Viva, Sbic, Azione, Forza Italia e i gruppi civici di centrodestra. Un percorso non ancora concluso, ma che continua a tenere aperto il banco.

Chi viaggia spedito con il reclutamento è invece Andrea Gerosolimo che, però, dovrà risolvere presto o tardi la questione della candidatura e, soprattutto, della sindaca uscente. L’ex assessore regionale sta reclutando le truppe sventolando la sua candidatura a sindaco, ma in molti credono che questo sia solo un bluff (e d’altronde Gerosolimo è uno che sa usare bene il “bianchetto”, come accadde con la candidatura alle regionali della moglie nell’Udc) e che alla fine insomma punterà su un altro corridore. Che in teoria potrebbe e dovrebbe essere la sindaca uscente Annamaria Casini, appena “promossa” dall’approvazione dell’ultimo bilancio e il cui progetto politico (dichiarato fallito più di una volta durante la sindacatura) puntava ai dieci anni. Ma tra i papabili c’è anche il “Papa straniero”, ovvero l’assessore tutto fare Salvatore Zavarella. Ma non si sa come la prenderebbe la Casini e questo è un fattore che Gerosolimo non può sottovalutare, come d’altronde fece nella crisi del 2019, quando la Casini riuscì a rabbattare una maggioranza nonostante il suo mentore fosse intenzionato a mandarla a casa.

Infine c’è il Movimento 5 Stelle che sta compiendo il suo percorso in autonomia, ma che potrebbe aderire, quando il quadro sarà più chiaro, anche ad una coalizione più ampia.

Nonostante il rinvio delle elezioni, però, quello di maggio sarà un mese decisivo per misurare e capire le forze in campo che si sfideranno per la guida della città: ottobre non è poi così lontano, calcolando che di mezzo c’è un’estate che, Covid permettendo, “imporrà” a tutti un necessario relax.

1 Commento su "Elezioni: la primavera calda. Nel centrodestra salta per due volte il tavolo"

  1. Povera Sulmona!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*