Gerardini si è insediato: “Il Cogesa è un’industria, non una sede di partito”

“Il Cogesa è un’industria ecologica, non una sede di partito”: Franco Gerardini, neo amministratore unico della partecipata, parla chiaro e con il distacco necessario, probabilmente, dai soldi e dagli interessi di bottega. Ieri ha avuto un incontro con il coordinatore Margani e con i tecnici e ha cominciato a prendere visione delle carte. “Innanzitutto abbiamo studiato degli interventi tecnici per ridurre la produzione di miasmi – spiega – anche se, è inutile girarci intorno, il problema vero sono i rifiuti indifferenziati che arrivano al trattamento e che sono composti al 40% dall’organico, materiale putrescente che è il principale responsabile dei miasmi”.

In altre parole L’Aquila e la sua monnezza al 39% solo di differenziata: problema tecnico, ambientale, politico e soprattutto economico. La tregua della proroga tecnica sul contratto scaduto il 31 dicembre, non potrà andare oltre la metà del mese, per questo è necessario trovare innanzitutto un accordo politico: mercoledì prossimo l’Agir ha convocato i sindaci di L’Aquila e Sulmona per superare quella che a qualcuno fa comodo inquadrare come guerra di campanile, ma che, al contrario, è questione ambientale ed economica, innanzitutto.

“Pensare che L’Aquila possa continuare a conferire a questi prezzi (110 euro tonnellata, ndr) è impensabile – continua l’amministratore di Cogesa – fissare il costo del conferimento per cinque anni a 110 euro a tonnellata, poi, è stata una cosa fuori da ogni logica. Come d’altronde ha dimostrato l’impennata dei costi energetici”.

Le tariffe sono da rifare e il minimo sindacale, fa capire Gerardini, è di 137 euro a tonnellata per L’Aquila (che pur essendo socio non ha il servizio integrato e soprattutto sta molto al di sotto del 65% di raccolta differenziata): 27 euro di differenza che in un anno, solo per il capoluogo, fanno oltre 600mila euro. Poi c’è da affrontare il tema della differenziata: L’Aquila non può sottrarsi a quello che è un obbligo di legge e su questo anche la sua opposizione ha chiesto la convocazione di una commissione.

“I campanili qui non c’entrano niente – dice Gerardini – l’Arera impone di tenere i conti in equilibrio e abbiamo l’obiettivo del 55% di materiale differenziato da raggiungere entro il 2025: Cogesa si attesta ad oggi al 49%, con molti Comuni virtuosi, un patrimonio che non può essere disperso”.

Una mano potrebbe darla l’impianto per la produzione di Css che ridurrebbe del 70% i conferimenti in discarica: da un anno si attende però il rilascio del permesso a costruire da parte del Comune di Sulmona. Permesso che non arriva, probabilmente, non solo per motivi burocratici, quanto politici. Perché il Css, per quanto utile alla riduzione degli ingombri in discarica, non è esattamente un modello per la politica dei rifiuti zero.

Poi, ma non da ultima, c’è la questione economica e amministrativa: sono ancora in corso le verifiche sull’apertura dello stato di crisi, che al momento non sembra sia stato depositato alla Camera di commercio e c’è da decidere le nuove tariffe: “Inutile illudersi, gli aumenti ci saranno e saranno anche importanti – conclude Gerardini – bisogna ora fare in modo anche che siano equi”.

Chi più inquina, più paga. Abbastanza logico, se si fosse amministrato secondo interessi industriali e non politici.

30 Commenti su "Gerardini si è insediato: “Il Cogesa è un’industria, non una sede di partito”"

  1. Bella industria !

  2. ..e io pago... | 6 Gennaio 2023 at 08:13 | Rispondi

    Domanda: L’Aquila è comune socio ma con quante quote? chi ne ha permesso l’ingresso?

  3. Importante aumento per chi??

  4. Se il minimo sindacale è di 137 euro,come si fa’a stipulare un contratto a 110 euro. E soprattutto xchè al momento della firma non se ne sapeva niente. In soldoni in cinque anni solo con L’Aquila il coges a ci ha rimesso tre milioni di euro. Adesso fateli tirare fuori quei soldi a chi ha preso quelle decisioni. Così i prossimi che verranno ci penseranno due volte prima di firmare certi accordi.

  5. Sig. Gerardini,se con quel”chi più inquina più paga” intende riferirsi all’aumento di tariffa a 137€/TN per l’indifferenziata dell’Aquila,capisco che Lei intende monetizzare la salute di noi cittadini. Allora, per onestà intellettuale, dovrebbe adottare un tariffario per compensare anche la salute dei cittadini che si ammalano. Quando pagherebbe per un tumore maligno al sistema ematilonfopoietico di Giuseppe, quanto potrebbe incassare Mario per il suo tumore al fegato, e quando Andrea per quello del polmone,e a Luca per lo stomaco,e quanto vale il tumore maligno di Giovanna alla Vescica? .. C’è lo faccia sapere se ritiene che 137/€tn di indifferenziata al 40 per cento di organico (cioè merda) sarebbe in “minimo sindacale”,le centinaia di cittadini interessata da queste patologie, entro il Reggio di 5km dalla discarica,hanno il diritto di trasferirsi a Caserta, nella terra dei fuochi, lì i morti per cancro li pagano di più.
    Un’ultima cosa, anche senza politici le industrie che inquinano devono chiudere e i responsabili vanno in galera.

    • Il polluter pays principle é un principio di diritto ambientale incardinato nella regolamentazione europea, e quindi italiana.
      Gerardini non vuole “intendere” nulla. Vuole applicare il principio. Chi produce rifiuti ne paga i costi di gestione.

      • Il principio italiano del “chi sporca paga”, non deve per questo far da scudo e scusante al mancato indifferenziamento del rifiuto aquilano e anche a eventuali tariffe differenziate in misura della qualità del rifiuto diversamente accomodate e non eque al rifiuto conferito.
        Più facilmente e correttamente, gli errori vengono dal passato e qui non c’è scusante e tariffa che regga.

  6. Poiche’ e’ un’industria la prima cosa da fare e’ cambiare tutti quelli che hanno lavorato per essa (eccetto gli operatori ecologici) portandola al fallimento!!! E’ inutile parlare…

  7. Il Cogesa è un’industria (?) Non è una sede di partito disse quello nominato dai partiti. Se il buongiorno si vede dal mattino…

    • Mi pare che il buongiorno si veda eccome. Pur essendo nominato dalla politica, dichiara per prima cosa che il Cogesa non deve funzionate sulla base di logiche diverse da quella industriale, men che meno politiche. Davvero non vedi il buongiorno?

      • Le logiche industriali sono indirizzate al massimo rendimento dell’impianto con il minor costo di gestione e con il massimo provento mantenuto e accresciuto negli anni, e questo non lo è stato certamente in passato.
        Considerato le risorse impiantistiche dell’impianto, la ridottissima capacità della discarica, l’organico interno goffamente gonfiato, il primo obbligato passo e il “finanziamento” e già ne ha fatto accenno, e i “piccoli finanziatori non azionisti obbligati in solido” non sono poi così propensi. Io aspetterei anche il conclusivo buonanotte per veder meglio il colore della notte.

      • A chiacchiere, ma contano i fatti. Intanto ha esordito presentandosi per quello che non è, anche lui è politico per non dire partitico. Ci mancava che diceva. Che era stato nominato per fare gli affari di una parte. Siamo seri. La sua dichiarazione è anche banale ma intanto non dice che piano industriale ha in mente e scusate essendo stato nominato in fretta e furia per cambiare rotta presumo che la nuova rotta gli sia chiara. Bene la rendesse chiara anche a noi invece di fare dichiarazioni a vanvera

        • Luigi Gagliardi | 8 Gennaio 2023 at 11:31 | Rispondi

          se non altro Gerardini in teoria dovrebbe essere di sinistra mentre il sindaco di l’Aquila è di casapound/fratelli d’Italia, magari si riesce a far pagare il giusto ai cugini anche se ho fortissimi dubbi.

          • Per trasparenza bisognerebbe comunicare quali le tariffe inserite nel “tariffario servizio integrato di gestione dei rifiuti” e quali quelle previste per L’Aquila… sul sito Cogesa è per l’appunto sconosciuto agli utenti.
            A discarica colma, che doveva durare decenni e con gli ulteriori 2 metri di collinetta autorizzati in deroga che succederà poi? Un nuovo buco per continuare a farci ficcare dentro tutto da tutti? Non ce ne hanno ficcato dentro già troppo e di tutto???
            Ci sono cose che i “PREZZI GIUSTI” non ossono comprare e in particolare la salute.
            Per tutto il resto c’è la Magistratura.

  8. bene,per meglio comprendere,in rete :curriculum,scandali rifiutopoli,discariche,depuratori,
    condanne Europee rifiuti (italia/abruzzo),ecc,ecc inclusi,tutto e di piu’ “sull’indicato” di turno,un politico di lungo corso,quindi,chiacchiere per dare a credere ,chi vivra’ vedra’,e basta,o no?

  9. ..Vedrete, a noi cittadini resteranno la puzza ed i rischi per la salute ed ai soliti furbetti andranno i danari, quelli sicuramente non puzzano.Come dicevano i latini “pecunia non olet”.

  10. Stessa sorte della saca. Forse un po’ meglio visto cosa è accaduto alla saca con le nomine……

  11. beh se proprio dobbiamo depositare gli indifferenziati del comune di laquila e i suoi comuni accessori serviti dalla grande azienda ASM LAQUILA che ce li portino qui DOPO LA STABILIZZAZIONE CON IL TMB fatto sul posto di produzione, cioè laquila, cosi gli cambiano il codice CER E il rifiuto non puzza più, basta che lo fanno veramente però!!!
    sapete quanto costa in termini di energia elettrica un TMB?

  12. io ho lavorato negli ultimi 5 anni a laquila e mangiamo in tantissimi locali predisposti per i pranzi di lavoro, tra ristoranti e mense comprese quelle aziendali, e parliamo di più di ventimila pasti al GIORNO serviti e buttati nell indifferenziato tra plastica, bicchieri, posate, scarti di pasta, verdure carne, pane… uno schifo per i paesi poveri, moneta cash per chi cucina, e i rifiuti li buttano da noi

    • so de pianola | 6 Gennaio 2023 at 20:43 | Rispondi

      caro pietro, io lavoro a laquila dalla triste data del sisma.
      ti assicuro che dal quel giorno il comune tutto ha fatto che pensare ai rifiuti, macerie piene di amianto conprese. queste le hanno buttate nel primi buchi trovati, poi wuando hanno capito che ci potevano fare i soldi sono nati tanti impianti di riciclaggio delle macerie. pero i rifiuti indifferenziati, cioe scarti di pranzi e cene, con il cavolo che ci hanno pensato che farci, tanto paga lo stato per smaltirli a sulmona. VERGOGNA IL MALE NON VI HA ANCORA LASCIATO

  13. la materia dei RIFIUTI SCOTTA! i reati relativi sono quasi tutti penali, okkio voi addetti la legge NON PERDONA EH!

  14. caro Gerardini, ti consiglierei un conferimento dei rifiuti di laquila verso la DECO, impianto di chieti – via per popoli, per almeno per sei mesi, e dopo forsevsi potrà decidere una tariffa.
    ricorda uomo avvisato uomo mezzo salvato.
    daltronde, se fai solo quello che sai fare non sarai mai più di quello che sei ora

  15. Marco Sciarra | 6 Gennaio 2023 at 22:53 | Rispondi

    … “Inutile illudersi, gli aumenti ci saranno e saranno anche importanti – conclude Gerardini – bisogna ora fare in modo anche che siano equi”…
    E nessuno s’indigna per questo?
    Il Cogesa è un’industria ecologica… e con L’Aquila bisogna trovare un accordo.
    Dalla padella… direttamente sulla brace.

  16. Sindaco e Parlamentare di sinistra per più legislature, dirigente all’ambiente su nomina di assessore di sinistra, nominato amministratore unico da sindaci di sinistra e ha la faccia tosta di dire che il Cogesa non è una sede di partito? Certe dichiarazioni quanto meno per decenza se si ha un cv quasi tutto politico sarebbe meglio evitarle. Ps incontra guarda caso il coordinatore Margani (prossimo dg?) persona sponsorizzata con tanto di comunicato stampa da alcuni di quelli che hanno più operato per questo cambio di governance. A pensar male …. Vedremo se si penserà al bene dei cittadini o alle prossime regionali.

  17. Questa discarica deve essere chiusa e delocalizzata lontano da abitazioni, sorgenti, corsi d’acqua e in contesti ambientali idonei ad ospitare un centro di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
    Non è comprensibile e ammissibile come la Regione Abruzzo, con un bilancio annuale consolidato che supera i 7 miliardi di euro, non programmi la progettazione e realizzazione circoscrizionale sull’intero territorio Regionale di impianti moderni e funzionali.
    Politici inetti, e una classe dirigente appiattita e spesso non all’altezza.

  18. Che le nomine abbiano una derivazione politica è lapalissiano. Che le persone abbiano competenze e serietà no! I civici e il centro destra hanno nominato finora persone inette, che hanno portato la società sull’orlo del fallimento. Si critica per criticare, nulla di costruttivo. Con chi doveva parlare Gerardini in azienda se non con il responsabile tecnico e coordinatore generale (si legge DG)? Dove vivete? Come si dice.. La malizia (e aggiungerei la cattiveria gratuita) è negli occhi di chi guarda. I problemi ci sono, bisogna affrontarli e risolverli e a farlo non può essere il primo che si trova a passare ma persone competenti e serie. Forza dott. Gerardini! Forza Cogesa!

    • Appunto avrebbe potuto evitare una battuta fuori luogo visto che lui stesso e la sua nomina non hanno una matrice e origine diversa da quella che si critica. Così per chiarire. La serietà penso vada dimostrata non certo la di acquisisce per partigianeria in un commento ad un articolo, vedremo. Intanto non è serio contestare qualcosa che può essere contestata anche a lui. Sulle Competenze mi permetto di obiettare perché le esperienze che ha maturato le ha naturate per incarico politico non per particolari competenze. Ovvio che ha esperienza ma la competenza va misurata sul campo e non attribuita per tifoseria. Quindi vedremo non tutti hanno le sue convinzioni, politiche e non. Sulle cause e sugli inetti forse ha ragione ma anche qui pecca di tifoseria perché a questo punto non ci si arriva solo contestualizzando per parti politiche. Anche perché molte delle decisioni che hanno portato a questo punto sono state condivise da sindaci di entrambe le parti. Su chi doveva incontrare? Beh intanto i precedenti amministratori così per analizzare ed eventualmente contestare il passaggio di consegne. Si chiama garbo ma anche intelligenza. Se la malizia risiede negli occhi dell’ osservatore si sono malizioso ma i fatti rimangono fatti così come l’ammirazione la competenza e la serietà risiedono negli occhi degli ammiratori. Io non sono un ammiratore a prescindere lei si

  19. bene,le distinzioni ,i meriti,le capacita’,le competenze dell’indicato : http://www.regione.abruzzo.it/scheda/27
    detto tutto,che fare? Chiudere immediatamente il poltronificio,cedere la fallimentare sede di partito /affidare la raccolta ad una delle aziende specializzate virtuose di” economia circolare “,in rete l’elenco,le classifiche delle migliori,nella vicina Foligno un’eccellenza,
    nero su bianco tutti i dati/informazioni : isprambiente.gov.it/https://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it/https://www.recyclind.it/ita/3402/lemiglioriutilityitalianetoputility2021/
    e basta con questi chiacchieroni,o no?

  20. Tenga duro. Le auguro di farcela

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