Il lezzo dei pascoli

La tragedia nella scuola materna dell’Aquila ha probabilmente oscurato la storia di Emiliano. Finita appesa a quell’albero vicino ad una stalla, con gli inquirenti e gran parte della stampa che hanno archiviato, o quasi, la vicenda come suicidio. Come un tragico epilogo di una condizione psicologica che ha fatto il suo corso.

Però, sulla morte di Emiliano Palmeri, il ventottenne residente formalmente a Castel del Monte, ma nei fatti di Ofena, salutato ieri con un funerale attrezzato nella palestra del paese a riparo dai grandi riflettori ormai, c’è e ci sarebbe ancora molto da indagare.

Che dietro alla sua morte, che sia un suicidio indotto o una vera e propria esecuzione, si sente nauseante il lezzo della mafia dei pascoli. Lo avevamo sostenuto dalla prima ora, continuiamo a pensarlo, come d’altronde in molti che sulle montagne dell’Aquilano (e non solo), in questi anni, hanno vissuto la difficile condizione di allevatori.

I fatti concreti, innanzitutto: è stato, tra le altre cose, ipotizzato che Palmeri il colpo di pistola se lo sia sparato da solo. E che, quindi, l’impiccagione di tre giorni fa, sia solo “l’ultimazione del lavoro”. Curioso, però, che la pistola sia stata ritrovata molto distante da dove è stato ritrovato il corpo in fin di vita del giovane. A meno che Emiliano dopo essersi sparato alla testa non si sia messo a passeggiare. Non regge tanto, poi, neanche la teoria del suicidio, o almeno del suicidio spontaneo. Nonostante le due operazioni chirurgiche subite nell’ultimo mese, il ventottenne non aveva dato, dice chi gli stava vicino, segnali di particolare depressione.

E poi c’è il linguaggio: i cavalli avvelenati, le auto bruciate, il colpo in testa sparato con una pistola utilizzata per stordire i maiali. Un “lessico” che ricorda le chiacchierate che due anni fa ci facemmo con alcuni allevatori abruzzesi, in occasione della prima inchiesta del nostro trimestrale che, non a caso, si intitolava “A pascolar le mafie”. Ora capiamo anche il loro timore ad esporsi, a farsi identificare. Sono quei timori che, ben prima di noi, aveva scovato quasi per caso la professoressa Lina Calandra durante una ricerca che riguardava tutt’altro.

E ancora, poi, ci sono le “coincidenze”: Palmeri era da tempo che tentava inutilmente di ottenere dei terreni al pascolo degli usi civici a Castel del Monte, paese che rientra tra quelli citati nell’inchiesta di Messina sulla mafia dei pascoli. E ci sono i racconti, del confinante ad esempio, che fuori dai microfoni fanno riferimento ad aziende e persone provenienti dalla Puglia, con cui Emiliano potrebbe essere entrato in contrasto. Profili che sembrano così somiglianti alla mafia dei Nebrodi.

Certo sulla vicenda di Ofena, che sin dall’inizio è stata definita un giallo, si poteva indagare e fare di più, perché altrimenti non sarebbe finita come è finita. Perché per il principio di precauzione quel ragazzo andava seguito passo passo dopo quanto accaduto la notte di un mese fa.

Chi della materia si intende, d’altronde, ha alzato le antenne: ieri Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia, ha telefonato, su sollecitazione di Teresa Nannarone, responsabile regionale del Pd contro le mafie, ai familiari del povero Emiliano.

“Morra li ha rassicurati circa il suo interessamento nell’approfondire eventuali implicazioni relative a fenomeni sui quali la commissione è preposta ad indagare – dice la Nannarone -. Sono certa che con il contributo della Commissione si possa vagliare l’eventuale riconducibilità di quanto accaduto alla presenza di organizzazioni malavitose nella provincia aquilana, come purtroppo già emerso nell’inchiesta di Messina sulla cosiddetta mafia dei pascoli dove risultano coinvolti venti Comuni abruzzesi”.

25 Commenti su "Il lezzo dei pascoli"

  1. Non capisco perché aprire l’articolo con il paragone della tragedia dell’aquila. Senza parolw

    • Forse per far capire che si sta parlando troppo poco di questa inquietante morte ??? Come caxxo fate a criticare quest’articolo??? Comincio davvero a pensare che il germe e’ preso di mira da qualcuno a cui prudé il sedere!

      • Buongiorno, ha compreso il messaggio? Non si critica l’articolo ma solo l’introduzione con la disgrazia dell’aquila. Personalmente non la comprendo come scelta.

    • Non c’è nessun paragone, avrebbe fatto bene sì a non proferire le parole che non ha

  2. La Nannarone sempre in mezzo…,che in questa città non ha mai fatto nulla di concreto

  3. Forse per il Germe la morte di un bambino e altri 5 ricoverati è poco importante tant’è che non se n’è affatto occupato. Vergognoso.

    • La scelta di non trattare l’incidente dell’Aquila è perchè non è territorialmente legato alla nostra zona di cronaca. PS si vergogni lei

  4. Mrs forse hai qualche difficoltà nel comprendere l’articolo e meno male che ci sia qualcuno (Nannarone) che si interessi di quello che accade nella nostra Regione. Saluti

  5. Bravo il germe a parlare ed evidenziare questa bruttissima storia ….a mio parere L’unico giornale rimasto a fare vera informazione !
    Imbarazzante lèggere i commenti di qualcuno che sembra quasi irritato dall’articolo ….che pena

  6. Sig. Antonio è lei che non ha capito, non sto affatto criticando l’articolo sui pascoli anzi tutt’altro. Stavo ribadendo che sulla tragedia dell’Aquila non ho letto nulla nei giorni precedenti, non è informazione anche quella? La persona che lei nomina non l’ho mai menzionata, rilegga bene.

  7. … quella dell’Aquila è stata una disgrazia che lascia tutti senza parole e che sprofonda nella disperazione due madri, una per la perdita dell’ amatissimo figlio, l’altra per averla inconsapevolmente provocata… la vita è una affannosa e ansiosa corsa quotidiana, dai mille pensieri… dai mille problemi…dalle mille preoccupazioni.
    Possiamo solo maledire il maligno e prendercela con il fato… e la notizia non è mancata, ha avuto ampia diffusione a livello regionale e nazionale.
    La problematica dell’articolo, invece, dipende dalle scelte fatte da chi amministra i beni civici e sembra stare a cuore a pochissime persone, le puoi contare sulle dita di una mano… e diamogliene il giusto merito.
    I “ LUPI” sono già entrati… sono già qui… chi gli ha aperto le porte sono personaggi noti… basta aprire un’inchiesta seria e apolitica… e chiamarli a rispondere delle loro azioni.
    Azioni spesso incomprensibili e illogiche… come rinunciare ad una Convenzione lautamente remunerata con gli Enti Parco che facevano salvi i diritti dei locali sull’uso dei beni civici… per poi affittare i pascoli e il taglio dei boschi ad aziende private provenienti da fuori Regione… per qualche euro in più… forse…
    Visto che le Superfici pascolive e boscate pregiate, ricadono quasi tutte all’interno di aree protette quali Parchi nazionali e regionali… si potrebbe fare di più, e da subito, affinché queste siano concesse esclusivamente agli allevatori locali, quelli veri e stanziali… e non con sedi legali e residenze fittizie…

  8. Pensavo di poter esprimere un commento anche se può essere contrario al modo di pensare di altri, vedo però che qualcuno rasenta l’inciviltà nelle risposte per cui preferisco rimanere al di fuori del ring.

  9. Fa molto pensare che dell’articolo si colga quello che non c’è, distogliendo lo sguardo da qualcosa di terribile. La macchina del fango si concentra sulla sterile polemica e non sulla denuncia del gravissimo fenomeno della Mafia Dei Pascoli … a trenta anni dalla morte di Falcone, un insulto alla memoria. Grazie per tenere alta l’attenzione.

  10. COM
    Sono d’accordo!
    E penso che le tragedie che chiedono un impegno politico e sociale vengano rimosse perchè chiedono risposte per l’appunto impegnative e non solo emotive

  11. COM
    Sono d’accordo!
    E penso che le tragedie che chiedono un impegno politico e sociale vengano rimosse perchè chiedono reazioni per l’appunto impegnative e non solo emotive

  12. Olga se ne parla in dovere è solo grazie alla Nannarone che ha fatto e sta facendo quello che in 2o anni nessuno ha mai fatto veramente,perché lei è presente sulle tematiche sociali da sempre, la politica a convenienza e di favoritismi si trova altrove … svegliati!!!
    La mafia dei pascoli non sapevate nemmeno cosa fosse!

    • Bravo Zeus, aggiungo che solo grazie a questa testata e qualun’altra come Vrtù Quotidiane, si è parlato di questo problema. Mentre molti negavano l’esistenza della mafie sul territorio. Grazie al germe e grazie a teresa Nannarone e a chiunque altro farà luce su questa vicenda

  13. Bla Bla ..,,,hanno fatto grazie a quello grazie a quella..,i fatti .dove sono i fatti!!

  14. … Antonio, credimi sulla parola, te lo dice uno che l’ha fronteggiata e combattuta in prima linea e molte battaglie grazie al coraggio e alla determinazione di pochi “cuor di leone” le abbiamo vinte… senza guardare in faccia a nessuno… ma quei tempi sono finiti, la politica nel frattempo ha provveduto a limargli denti e unghie… e adesso stiamo perdendo la “ guerra”, sempre grazie ad una politica miope e dai mille interessi… dalle mille sfaccettature… dai mille bla bla bla e simpatie (in questo hai ragione)… Ma ai pochi, li puoi contare sulle dita di una mano, che si battono e tengono alta l’attenzione sulla problematica in argomento, bisogna dargliene il giusto merito…

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