L’Asp apre le porte ai rifugiati: “Pronti ad accoglierli nelle nostre strutture”

Magnanimità e accoglienza si spalancano di fronte alla tremenda situazione che stanno vivendo da due settimane i profughi afghani, fuggiti dal nuovo paese dopo che i talebani sono saliti al potere. L’Asp n.2 della provincia dell’Aquila oggi ha dato totale disponibilità ad accogliere i cittadini afghani nelle proprie strutture.

A scriverlo, in una lettera inviata al Prefetto dell’Aquila, è stato il Presidente dell’Azienda pubblica di servizi alla persona, Armando Valeri: “L’emergenza umanitaria in Afghanistan – si legge nella missiva – ha riportato al centro dell’attenzione il tema dei rifugiati. La nostra azienda, Asp n.2 della Provincia dell’Aquila è da sempre attenta e sensibile alle tematiche sociali essendo un’azienda di servizi alla persona, pertanto con la presente intende manifestare la propria disponibilità ad accogliere i cittadini Afghani presso le strutture di proprietà dell’ente, ancor più specificatamente la struttura “G. Colaianni” della città di Roccaraso, già utilizzata come residenza per anziani. Si fa
altresì presente che la predetta struttura è tutt’ora disponibile nella sua interezza, ovvero per 19 posti letto autorizzati. Come azienda siamo pienamente convinti che solo con la promozione di relazioni sociali è possibile costruire comunità diverse, affinché le persone possano davvero sentirsi integrate e orientate alla pianificazione del nuovo progetto di vita che li aspetta”.

A disposizione, quindi, vi è la struttura Colaianni di Roccaraso, che sin dall’inizio della sua storia fu gestita dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta, con l’allora Arciprete Edmondo De Panfilis. L’assistenza agli ospiti fu assicurata, fino agli anni ’90, dalle Suore delle Poverelle, la cui Casa Madre aveva sede a Bergamo. L’Asp2 ha tra le proprie strutture anche la “Casa Santa dell’Annunziata”, ma Valeri non l’ha apertamente menzionata nella mail, per cui non è al momento possibile sapere se alcuni profughi potranno essere ospitati anche a Sulmona.

2 Commenti su "L’Asp apre le porte ai rifugiati: “Pronti ad accoglierli nelle nostre strutture”"

  1. Si ma queste nobili iniziative sorgono spontanee perché poi vengono pagate con il denaro pubblico (e secondo gli oscuri metodi che adotta lo stato italiano).I profughi Istriani che erano e sono Italiani, sono i soli profughi, rifugiati,che non hanno ricevuto tutte queste accurate accortezze come gli afghani od altri extracomunitari che sbarcano a Pantelleria.Non lo dimenticasse il Governo e le Prefetture con le loro losche operazioni di cassa per la speculazione bestiale sulle guerre e sul dolore umano

  2. Gli italiani in povertá sotto i ponti non gli importa niente.degli afgani si!vergognatevi finti buonisti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*