Le acrobazie della Snam con l’escamotage idrogeno

Presa Diretta di RAI 3 ha messo a nudo le responsabilità delle grandi compagnie del settore fossile. Tra queste la Snam che, pur di continuare a giustificare la centrale di Sulmona e il metanodotto Linea Adriatica, ricorre ad improbabili acrobazie. La miscelazione idrogeno/metano è solo un escamotage per continuare ad utilizzare ancora per decenni un combustibile fossile che invece dovremmo cominciare ad abbandonare da subito se si vuole affrontare seriamente la drammatica emergenza climatica in atto.

La RAI ha portato il tema alla ribalta nazionale attraverso la trasmissione Presa Diretta. Il programma di Riccardo Iacona nella puntata di lunedì scorso ha affrontato il problema del cambiamento climatico e della conseguente necessità di abbandonare l’uso dei combustibili fossili se si vuole raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica entro il 2050, come stabilito dall’Accordo di Parigi. In aperta contraddizione con tale ineludibile esigenza le multinazionali del fossile continuano invece ad investire nella estrazione di petrolio e gas e nella costruzione di infrastrutture in questo settore. Come caso emblematico Presa Diretta ha presentato quello della centrale Snam di Sulmona e del metanodotto Linea Adriatica. Nel rispondere alle domande della giornalista Teresa Paoli la rappresentante di Snam, Dina Lanzi, si è arrampicata sui classici specchi nel tentativo di giustificare le due opere. Ha detto che il nuovo metanodotto sarà realizzato con materiali idonei anche al trasporto di idrogeno, dimenticando di precisare, però, che la miscelazione dell’idrogeno con il metano, secondo le previsioni della stessa Snam ( Scenario National Trend Italia pag. 34) al 2030 è di un insignificante 0,16% mentre salirebbe ad appena il 6,2% nel 2040. In realtà la miscelazione dei due combustibili è solo un escamotage per poter continuare ad utilizzare ancora per decenni una fonte fossile come il metano che invece dovremmo cominciare ad abbandonare da subito, come ha detto il Direttore dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Fatih Birol; una fonte fossile che peraltro è un gas climalterante oltre 80 volte più potente della CO2 nei primi 20 anni di permanenza nell’atmosfera. La Snam possiede in Italia oltre 32.000 chilometri di metanodotti. Riconvertirli per renderli idonei al trasporto di idrogeno richiederebbe costi talmente enormi da far schizzare alle stelle la bolletta energetica degli italiani. Sulla necessità di sottoporre ad una nuova Valutazione di Impatto Ambientale la centrale e il metanodotto la rappresentante di Snam ha eluso la domanda di Presa Diretta. Come è possibile continuare a ritenere valida una documentazione presentata 17 anni fa? Nel frattempo tutto è cambiato, ma la V.I.A. incredibilmente continua ad essere considerata “eterna” dal governo e dalla Snam. In realtà una V.I.A. rilasciata nel 2011, dove la parola “idrogeno” non è mai nominata, non può essere certo riadattata a posteriori per coprire un uso diverso di un gasdotto pensato e progettato per portare metano, visto che le caratteristiche chimico-fisiche dell’idrogeno non sono certo le stesse del metano. Tra l’altro a quel punto verrebbero fuori altre questioni di inadeguatezza di quel procedimento di V.I.A., visto che questa tratta anche degli aspetti programmatici, tutti incentrati sul metano e non certo sull’idrogeno. Insomma, la procedura di V.I.A. dovrebbe essere rifatta daccapo. Occorre inoltre una seria analisi costi/benefici che risponda alla domanda : alla luce del trend dei consumi di metano, in Italia e in Europa, e degli impegni internazionali per il raggiungimento della neutralità climatica, la centrale e il metanodotto sono oggi ancora necessari? L’analisi dovrebbe tener conto non solo dei costi puramente economici delle due opere ma anche dei costi del loro impatto sul clima, sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini, nonché sulle economie locali.

Per sabato 9 ottobre la Campagna nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile ha indetto una manifestazione a Roma davanti al Ministero della Transizione Ecologica. Visto che il governo non ascolta i territori sono i territori a farsi ascoltare, portando le proteste e le proposte sotto al Ministero, per un decisivo cambio di passo verso una vera riconversione ecologica ed energetica e per la giustizia climatica.

5 Commenti su "Le acrobazie della Snam con l’escamotage idrogeno"

  1. giuseppe bernardo | 1 Ottobre 2021 at 19:59 | Rispondi

    RINA.ORG ha stabilito che oltre il 70% della rete Snam è adatta a trasportare il 100% di Idrogeno. L’idrogeno verde è 100% pulito ed è prodotto da elettrolisi ( anche con acqua di amre ,di fuime,di lago9 nei pressi di impianti green. Irena ha stabilito con Snam l altro ieri accordo per il primo impianto pilota di grandi dimensioni, a Dalmine EDISON TENARIS e SNAM impianteranno la prima siderurgia a idorgeno, irisi Ceramiche il primo impianto alimentato da idrogeno per la propria lavorazione, anche l industria del vetro. SNAM non produce metano ma lo stocca e lo trasporta e il TAP ha reso la possibilità all Italia di non soffrire di scorte. I territori italiani si sono opposti anche a solare ed eolico ma il Mondo va verso solare e eolico. Anche l eolico a mare vede in Italia persone contrarie,,ma in Germania e Francia e UK l eolico a mare va a gonfie vele.Un italia di guelfi e ghibellini, di enti locali, di comunità montane, di comuni provincie, spesso con persone che per pochi voti cercano di cavalcare un onda senza vision. Per l opera di SNAM si farà e collegherà anche Taranto dove di sicuro di sarà un Ilva a Idrogeno e dove Snam ha con altri operatori deciso di stabilire un HUB di idrogeno. Anche il bio metano da residui sarà un combustibile e Snam lo fornirà in tutta Italia… Insomma la strada è tracciata

    • Luigi Gagliardi | 2 Ottobre 2021 at 10:58 | Rispondi

      Il gasdotto si farà sicuramente, ci sono in ballo interessi geopolitici ma sopratutto fiumi di denaro che come si sa rappresenta il motore di qualsiasi attività umana.
      Anche trascurando l’inquinamento che produrrà la centrale di compressione, questa è posta su una zona estremamente sismica, se aggiungi che l’idrogeno è migliaia di volte più “reattivo” (passami il termine) del metano il rischio di creare una fantastica bomba credo diventi concreto (si lo so che non trasporterebbe idrogeno puro).
      Sto leggendo articoli su articoli riguardo il gasdotto e su alcuni di testate autorevoli (scarto a priori roba del tipo ilcorrieredelcorsaro) si dice che la SNAM vorrebbe vendere il gas in europa utilizzando l’Italia come corridoio.
      Quindi la SNAM avrà degli ingenti profitti dalla vendita del gas a nazioni estere.
      Inoltre se una nazione estera vorrà acquistare gas dalla SNAM, per qualsiasi ragione economico/politica, cosa succederà? Uno degli scenari possibili è simile a quello verificatosi con il legno: la SNAM vende al miglior offerente ed il gas in Italia schizza alle stelle, per questo servirebbe una classe politica che metta nero su bianco le condizioni di fornitura per noi e che non si faccia corrompere con due spicci.
      Io parlo di classe politica in genere perchè non conosco bene le autorità che regolano il prezzo dei combustibili, spero sia chiaro quello che intendo dire, serve qualcuno che ci tuteli perchè la SNAM è una spa e come tale persegue la logica del massimo profitto, anche se ha grosse partecipazioni da parte di “enti” pubblici, in altre parole non gli frega una fava se gli italiani muoiono di freddo l’importante è fare profitti.
      Consapevole di quanto detto nella prima frase, l’idea della Di Girolamo di spostare la centrale in una zona costiera dove ci sono venti che distribuirebbero meglio le esalazioni, abbassando la concentrazione di sostanze tossiche, è secondo me la strada da perseguire, ti ricordi a luglio quella specie di foschia che ha insistito sulla valle per quasi un mese? quella roba era polvere del sahara che una volta arrivata in valle ci è rimasta per un mese, le dinamiche per i “fumi” della centrale di compressione sarebbero le stesse solo che sono trasparenti e non li vedi, come la nebbia di Totò a Milano.

      • Salve, mi permetto di puntualizzare che una centrale di compressione non produce gas tossici… al massimo aria calda di uscita dalle turbine di compressione. Leggo che ancora il complottismo regna sovrano. Tariffe e politiche sono vagliate e approvate almeno da CDP, Autority, Governo: ergo Snam non ragiona come una SpA privata, ma come strumento di stato. Si è visto con il TAP: fiumi di inchiostro che sostenevano il disastro ambientale ma alla fine il corridoio dove sono passati hanno riqualificato il territorio ed è stato definito un giardino da onorevoli di destra e sinistra penitenti. Riguardo la VIA invito ad andare a leggerne una, oppure informarsi cosa consiste l’iter autorizzativo e le dinamiche concessionatorie. Tutto questo per dirvi che più Snam crea polmoni in Italia per lo stoccaggio del gas, metano o idrogeno che sia, più pagheremo bollette basse. E con i collaudi ad oltre 120 bar l’idrogeno sicuramente non spaventa ai metanodotti!
        Saluti

        • Luigi Gagliardi | 3 Ottobre 2021 at 11:56 | Rispondi

          come funziona un macchinario di compressione? ad energia elettrica oppure sfrutta il vapore generato con la combustione dello stesso metano per far girare un qualche compressore?
          Trovandoci in uno stato in cui la corruzione non è dilagante e la politica pensa solo al bene della comunità immagino che lo strumento di stato SNAM verrà usato con il criterio di massimizzare il benessere del cittadino e non del massimo profitto.
          Come diceva un satanasso: a pensar male si fa peccato…. 🙂
          Adesso poi con l’aumento delle tariffe hanno colto la palla al balzo ma immagino che riversando sulle tariffe il costo di costruzione dell’opera la compensazione del prezzo del gas sarà comunque a rialzo.
          Attenzione, prima di darmi del complottista, io non sono contro il gasdotto, sono contro il gasdotto senza alcun guadagno per i sacrifici che farà la valle.

  2. La variabile tempo deve essere precisata in ogni iniziativa altrimenti è solo fumo negli occhi..
    .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*