Mano tesa della Nannarone alle donne afghane: “Al lavoro per aiutarle”

Mentre a Kabul si consumano momenti tragici e più persone sfidano la morte aggrappandosi ad aeroplani in procinto di decollare pur di fuggire, l’Abruzzo si attrezza per non farsi trovare impreparato nell’accogliere nuovi profughi e aiutare gli afghani che scappano dai talebani del nuovo Emirato Islamico.

A lanciare un appello è Teresa Nannarone, presidente del circolo cittadino del Pd e Portavoce della conferenza provinciale delle donne democratiche, da sempre impegnata nella difesa dei diritti umani. “Insieme a tutte le donne della conferenza del pd della provincia dell’Aquila chiedo alla Regione Abruzzo e al suo presidente Marco Marsilio – afferma la Nannarone -di stanziare fondi per le donne e i bambini che arriveranno in Italia attraverso i corridoi umanitari e di predisporre quanto necessario all’accoglienza attraverso un raccordo con enti e associazioni”.

La Nannarone chiama alla mobilitazione le istituzioni tutte e i sindaci in particolare affinché mettano a disposizione strutture idonee in vista dell’attivazione della macchina non solo dell’accoglienza ma anche del riconoscimento dello status di rifugiati e dei progetti di inserimento lavorativo e sociale che ne conseguiranno. “Se fosse possibile partire per l’Afghanistan martoriato partirei subito – aggiunge l’esponente del Pd – ma al momento è impossibile, eppure non possiamo voltare le spalle. Le donne rischiano nuovamente la segregazione e l’annullamento dei diritti più elementari. Se si dovessero aprire corridoi umanitari non facciamoci trovare impreparati come Regione, mettiamoci al lavoro, non possiamo salvare tutte le donne afghane, ma possiamo aiutarne molte”.

L’avvocato sulmonese presto farà visita alla base logistica di Roccaraso per incontrare i profughi afghani, arrivati da Kabul con il volo militare messo a disposizione per l’evacuazione dei cittadini italiani, che stanno trascorrendo li i giorni della quarantena previsti, nel protocollo anti Covid-19, per chi arriva da uno Stato extra UE. “L’Abruzzo, che non è nuovo a slanci di generosità nei confronti di chi ha bisogno” conclude “deve mettere in atto una campagna di accoglienza tesa ad aiutare concretamente e maggiormente le sorelle afghane che non vanno lasciate sole”.

12 Commenti su "Mano tesa della Nannarone alle donne afghane: “Al lavoro per aiutarle”"

  1. Rubio Rubino del Rubinetto | 18 Agosto 2021 at 20:08 | Rispondi

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    • Commento xenofobo e sessista, infarcita da arrogante presunta superiorità sessuale e di analisi.
      Cambi continui di nickname ma il contenuto del sacco è sempre più vuoto e insignificante.

  2. Lupus in fabula | 19 Agosto 2021 at 09:31 | Rispondi

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    • Rubio Rubino del Rubinetto | 19 Agosto 2021 at 10:01 | Rispondi

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      • Rubio Rubino del Rubinetto | 19 Agosto 2021 at 10:10 | Rispondi

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        • Il seguace del “supposto Grande Maestro”, interpreta, storpia e plagia a suo tornaconto, ciò che il “precettore” ha trascritto nella citata “proverbiale massima tarantella”, volutamente omettendo quanto le “inderogabili e/o facoltative” funzioni fisiologiche “meccaniche” siano “parimenti e normalmente adottate” nel genere umano e ben peggio tralasciando che, da ben altro orifizio atto normalmente alla diffusione del verbo, si è ben capaci di erompere con altrettanto prodotto, qualità, “funzione e risultato” e della sua reversibilità che in alcuni casi induce gravosi strascichi di corrotto equilibrio mentale e allora si, ben venga un risoluto aiuto per costoro gravemente sofferenti.

  3. Lupus in fabula | 19 Agosto 2021 at 13:44 | Rispondi

    Aiutiamole…come dobbiamo aiutare le donne e i bambini in grosse difficoltà in abruzzo.
    Poi oggi più che mai bisognerebbe essere presenti in quel martoriato paese.

  4. Scusate ma tutti i miliardi spesi dal governo italiano per portare la pace a casa loro??? A cosa sono serviti?

  5. Lupus in fabula | 19 Agosto 2021 at 15:24 | Rispondi

    Se tutti vanno via non sono serviti a nulla, per questo una forza di interposizione composta da tutti i paesi democratici deve RESTARE a Kabul, costi quel che costi. In caso contrario le democrazie occidentali non saranno più credibili.
    Quante persone possiamo portare via? Qualche migliaio…e tutte le altre le condanniamo a ritorsioni e violenze inaudite.

  6. I miliardi spesi dal Governo Italiano sono quelli imposti dalla NATO.
    Ma lei pensa che esistano le missioni di pace?
    Sono tutte missioni di geopolitica.
    Si faccia un rapido excursus di tutti i più recenti interventi militari, che necessariamente non devono essere con un coinvolgimento diretto ma anche la semplice dove non si è potuto o riuscito a instaurare una amministrazione asservita allo scopo (principalmente economico), si è sempre lasciato il territorio in balia del precedente governo o di fazioni in lotta per il potere.
    DIVIDE ET IMPERA.

  7. Lupus in fabula | 19 Agosto 2021 at 21:25 | Rispondi

    Qui ci sono in ballo la vita e la libertà di milioni di persone, soprattutto di donne e bambini,
    che dopo venti anni di speranza per un loro futuro migliore e libero adesso li lasciamo in pasto a feroci tagliagole, che per loro stessa ammissione hanno dichiarato che: “ Si impegneranno per i diritti delle donne all’interno della Sharia“ ripristinando il Califfato.
    Quindi a breve assisteremo alle lapidazioni di donne, mutilazioni ed esecuzioni in piazza.
    No, no e ancora NO, i governi occidentali hanno il dovere morale di restare in Afghanistan a proteggere la popolazione, soprattutto le donne e i bambini.
    Scappare dopo vent’anni e abbandonarli al loro destino infame è da vigliacchi, non possiamo lavarci la coscienza per dieci o ventimila persone che riusciremo a portare in occidente.
    E basta di vendergli armi, foraggiarli di euro o dollari che poi finiranno sicuramente in mano sbagliate e saranno usati contro la popolazione inerme per sottometterla e vessarla.
    Non serve a nulla dargli la nostra solidarietà, dobbiamo AGIRE.

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