Morte Amarena, si tenta di mettere in salvo i cuccioli. Marsilio: “Minacce social da condannare”

Proseguono senza sosta le ricerca e i tentativi di cattura dei due cuccioli dell’orsa Amarena, morta dopo essere stata fucilata nella periferia di San Benedetto dei Marsi. Sul campo sono attivi i Carabinieri forestali e i Guardiaparco, che con l’ausilio dei droni la notte scorsa sono riusciti a localizzare i due orsetti. Il difficile, ora, è la cattura, dato che sono troppo giovani per essere narcotizzati. Il recupero dei cuccioli è vitale, dato che sono troppo piccoli per sopravvivere, specie con l’autunno quasi alle porte.

“Ho sentito il generale Giampiero Costantini comandante dei Carabinieri forestali in Abruzzo e il direttore del Parco nazionale Luciano Sammarone – ha spiegato il governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio -. I cuccioli sono stati avvistati ma purtroppo non è facile prelevarli, sono troppo giovani per essere narcotizzati. La presenza di troppe persone che si stanno recando sul posto, pur con la lodevole intenzione di collaborare alle ricerche o per semplice curiosità, rende più complicata questa operazione già difficile. Ringrazio Carabinieri forestali e Guardiaparco per l’encomiabile attività che stanno conducendo, e invito tutti a non recarsi sul posto senza giustificato motivo: il modo migliore di contribuire al ritrovamento e alla messa in sicurezza dei cuccioli è quello di lasciar lavorare gli specialisti nelle migliori condizioni possibili”.

“Confermo la volontà della Regione di costituirsi parte civile nel processo che seguirà – conclude Marsilio – ma nello stesso tempo condanno le minacce e le intimidazioni che hanno raggiunto l’autore colpevole di questa uccisione, minacce che hanno costretto le forze dell’ordine a istituire un servizio di sorveglianza a tutela della sua incolumità. A un atto incivile non si risponde con la barbarie”.

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