Niente valutazioni ambientali, Regione e Parchi rimproverati dal Ministero per gli svaghi estivi

Una sonora strigliata, una forte tirata di orecchie e il rischio di dover rispondere della mancata Valutazione dell’impatto ambientale davanti alla Comunità europea. Gli svaghi di pochi in Abruzzo rischiano di costare caro. Ecco perché il richiamo da parte del Ministero dell’Ambente, rivolto all’ente regionale e ai parchi, non è una semplice lavata di capo, bensì un duro rimprovero per negligenza e superficialità di quella che si professa regione verde d’Europa ma che ha dimostrato di voler tutelare ben poco le proprie ricchezze naturali. Il vulnus è quella tutela alla biodiversità sempre più traballante durante l’ultima estate. Dal raduno dei fuoristrada a Villalago, a pochi metri dall’area protetta del sito “Natura 2000”, fino al bivacco di Ferragosto a Passo San Leonardo, sulle pendici della Majella. Sono diversi i casi che hanno portato all’intervento il ministero, allarmato dalle varie segnalazioni della Stazione Ornitologica Abruzzese.

L’Eurotrial nella patria dell’orsa Amarena ha lasciato come cicatrice, più che come ricordo, uno squarcio con alberi abbattuti, piste scavata nei campi, musica, rombi di motore e tanto inquinamento. Insomma, la cornice perfetta per il paese a misura di “maranza” più che a misura d’orso. E dovrà cospargersi il capo di cenere anche il presidente della Regione, Marco Marsilio, che ha difeso a spada tratta l’evento parlando di critiche “pretestuose” e di “attività umana ingessate dalla tutela ambientale”. Scuse che potrà giocarsi, a testa china, davanti al ministro Gilberto Pichetto Fratin nella migliore delle ipotesi. Sul campeggio presso “Le Coppe”, nel comune di Pacentro, ci aveva visto lungo la Stazione Ornitologica Abruzzese, quando a inizio agosto ha elencato una lunga serie di norme, sia nazionali che regionali, non rispettate che hanno messo a rischio l’area protetta e la sua fauna.

Ai casi elencati si aggiungono, per il Parco del Sirente, i lavori per lo stadio dello sci da fondo ai Piani di Pezza e alcuni interventi del genio civile sul fiume Aterno; mentre per il Parco del Gran Sasso, è finito sotto la lente d’ingrandimento la procedura per il raduno di Campo Imperatore.

In diversi casi, segnala la Stazione Ornitologica Abruzzese, come a Villalago e Pacentro, la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale è stata completamente elusa; in altri, come ai Piani di Pezza e a Campo Imperatore, non è stata espletata l’obbligatoria fase di trasparenza imposta dalle norme per raccogliere le osservazioni del pubblico della durata di 30 giorni; infine, in altri casi la documentazione è talmente carente da non citare neanche le specie presenti nel sito interessato dai progetti.

La procedura è obbligatoria per stabilire l’impatto su specie come Orso bruno, Aquila reale, e habitat di piani e progetti che si intendono realizzare nei siti protetti a livello comunitario. Un passaggio fondamentale per gli eventi in Abruzzo, dato che il 30% della superficie regionale fa parte delle reti protette. 

Il Direttore generale del Ministero Montanaro intanto ha chiesto risposte nel merito sui singoli casi “ai fini di scongiurare un aggravamento dell’EU Pilot 6730/14/ENVI con possibile avvio di una procedura di infrazione”, ma ha anche indicato alla regione Abruzzo di “dare completa attuazione all’art. 1 della L.r. 7/2020 con il completo previsto trasferimento delle competenze sulla VIncA alla struttura regionale dedicata.” sottraendo così la materia ai comuni a cui la Regione per oltre un decennio ha incredibilmente subdelegato la procedura nonostante i comuni siano palesemente sguarniti di adeguate strutture tecniche con conoscenze su specie e habitat.

Il Direttore ministeriale ha richiamato anche i parchi “richiedendo di garantire, nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni e/o nulla osta ai sensi della Legge 394/91, in qualità di soggetti gestori dei siti Natura 2000, anche la verifica sul rispetto di quanto previsto in materia di Valutazione di Incidenza, nonché l’attuazione di quanto stabilito dall’art. 5, comma 7, del DPR 357/97 e s.m.i.”.

La nota ministeriale si chiude chiedendo di dare risposte concrete sui singoli casi entro il 6 settembre, perché il rischio è quello di dare notizia, su quanto segnalato, alla Comunità europea. Anche perché i casi segnalati sono solo gli ultimi di una lunga lista che, come conferma Augusto De Sanctis, rischiano di portare l’Italia in procedura d’infrazione della direttiva “Habitat” del 1992.

“La Valutazione di Incidenza non è un fastidioso orpello – spiega De Sanctis – ma una procedura fondamentale per evitare ulteriori impatti negativi su specie già rare e minacciate come orso bruno, aquila reale, lanario, vipera dell’orsini, coturnice e habitat in crisi. Come era stato ampiamente previsto ed evidenziato per tempo dalla SOA, aver delegato ai comuni le procedure si è rivelata una vera e propria follia, visto che questi enti, spesso di piccolissime dimensioni, non hanno certo figure tecniche adeguate per attuare tutte le incombenze connesse a questa procedura, dalle pubblicazioni all’esame della documentazione tecnica che dovrebbe essere fatta da figure estremamente specializzate quali ornitologi, erpetologi, mammologi, entomologi e botanici”.

4 Commenti su "Niente valutazioni ambientali, Regione e Parchi rimproverati dal Ministero per gli svaghi estivi"

  1. A SULMEUN S DIC CHE A LI GABON ALLARUECH DE LI GIRGILLIN CATIDRILL ALUCAGIAS TRACHIGNATRUMULU A LU PIET FRA ECT

  2. Con una piccolissima “ differenza “ : a Villalago l’area interessata dal raduno di fuoristrada insiste al di fuori dei confini del Parco Nazionale Abruzzo-Molise-Lazio… diversamente dall’area del campeggio in località “ Le Coppe” che è assoggettata interamente alla tutela ambientale – zona B – del Parco Nazionale della Maiella.
    Quello che non si comprende è la “ disattenzione “ verso la problematica da parte degli organi preposti alla tutela e controllo dell’area protetta, che tra l’altro si ripete ogni anno, e quindi non è il Presidente della Regione Abruzzo che dovrebbe “ dare risposte” a testa china… sono altri gli “ Attori”.

  3. Augusto De Sanctis | 31 Agosto 2023 at 13:33 | Rispondi

    Non fa differenza ai fini della Vinca, in quanto anche gli interventi fatti in aree limitrofe (in questo caso, poche decine di metri) devono essere assoggettati a V.Inc.A., come ulteriormente indicato da un decreto ministeriale del 2022 sugli eventi. Rispetto a Pacentro la gravità è che il Parco ha dato il nulla osta in assenza della vinca, questo si è più grave

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