Ospedali senza medicinali, tra inventario e strascichi dell’attacco hacker

Non è il Venezuela nel 2016, al collasso e stremato, ma è la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila che, secondo quanto denunciato dalla Uil, sarebbe a corto di medicinali e farmaci nei presidi ospedalieri.

“Recentemente abbiamo ricevuto qualche segnalazione da parte del personale sanitario che ha evidenziato difficoltà a svolgere nel migliore dei modi il proprio lavoro”. Lo affermano il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, il responsabile Sanità Uil Fpl Gianfranco Giorgi e il componente di segreteria Uil Fpl Claudio Incorvati che si sono subito adoperati per acquisire informazioni, prima di contattare l’amministrazione Asl.

L’azienda sanitaria locale ha spiegato alla sigla sindacale le motivazioni che avrebbero portato alla mancanze di medicinali nei nosocomi aquilani. Il rallentamento nell’acquisizione solo di una piccola parte di presidi medico-chirurgici sarebbe dovuto, prevalentemente, alle conseguenze dell’hackeraggio subìto nel mese di maggio. Inoltre, è stato effettuato l’inventario obbligatorio da parte delle farmacie ospedaliere, adempimento che potrebbe aver causato qualche temporaneo disallineamento con i reparti.

“La direzione aziendale ci ha comunque fornito rassicurazioni – conclude l’organizzazione sindacale -, spiegando che molti problemi sono stati  ormai definitivamente risolti e altri, residuali, sono in fase di risoluzione. La Uil Fpl vigilerà affinché questa emergenza rientri prima possibile, sia per i lavoratori che per gli utenti dei servizi”.

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