Palazzo Annunziata, quei lavori mai partiti

Quelli per la chiesa di Cocullo sono andati e poi tornati, per l’Annunziata di Sulmona che siano in cassa, o meglio che siano tornati in cassa, non c’è ancora la certezza. Un milione e mezzo di euro circa deliberati dal Cipe sette anni fa e programmati nel piano delle opere pubbliche della soprintendenza 2018-2020. Servivano per mettere in sicurezza il palazzo simbolo della città: un monumento maestoso e che con i suoi stili sovrapposti attraversa almeno quattro secoli.

La certezza, per il momento, è e resta invece la transenna, posizionata sul sagrato nell’agosto del 2016 dopo il terremoto di Amatrice e mai più tolta. Che, nei fatti, ha lanciato il guanto di sfida all’altra “transenna storica” quella della scalinata di Santa Chiara resistita in piazza Garibaldi per quasi dieci anni.

La transenna dell’Annunziata è ora a quota sette candeline: meno di due anni fa l’apparizione improvvisa di una scala telescopica aveva fatto illudere al “miracolo”. E invece, niente.

Del progetto di messa in sicurezza non si sa ancora niente: l’ingegner Michele Tataseo, incaricato dalla soprintendenza, ha presentato da mesi (il primo a novembre il secondo a febbraio scorsi) ben due progetti definitivi. Due opzioni di intervento, sulle quali, però, la soprintendenza non ha fatto sapere più niente.

Non è solo questione della transenna, ovviamente, apposta per un distacco del concio che i vigili del fuoco hanno ritenuto pericoloso, quanto per la sicurezza di tutto l’edificio, che presenta un distacco di parete che necessita di un intervento in via precauzionale, prima cioè che un ipotetico terremoto possa provocare danni irreparabili come quelli che portarono nel 1706 a ricostruire il monumento.

La transenna, così, lancia la sfida al primato: perché tra l’approvazione del progetto, la sua trasformazione in esecutivo, l’appalto e i lavori, ci vorrà, se tutto va bene, almeno un altro anno.

Ma c’è poco da essere ottimisti.

3 Commenti su "Palazzo Annunziata, quei lavori mai partiti"

  1. SalviamoSulmona | 19 Agosto 2023 at 18:25 | Rispondi

    Tutto normale; nulla di cui meravigliarsi.

  2. Carlo Maria Speranza | 19 Agosto 2023 at 21:37 | Rispondi

    Ogni procedimento deve avere il suo RUP (Responsabile Unico del Procedimento) per cui, basta dare notizie con “…il Comune…”, “…la Regione…”, “…la Sop(v)rintendenza…” :date il nome dei RUP che da anni esercitano i rispettivi compiti che forse non sono adeguato.
    Abbiamo il diritto di saper che è inerte da tanto, troppi anni.

  3. Carlo Maria Speranza | 19 Agosto 2023 at 21:38 | Rispondi

    Ogni procedimento deve avere il suo RUP (Responsabile Unico del Procedimento) per cui, basta dare notizie con “…il Comune…”, “…la Regione…”, “…la Sop(v)rintendenza…” :date il nome dei RUP che da anni esercitano i rispettivi compiti che forse non gli sono adeguato.
    Abbiamo il diritto di saper che è inerte da tanto, troppi anni.

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