Positivo bimbo di un mese. Ancora numeri alti, ma la Verì garantisce: “Nessun malato è rimasto senza letto”

C’è anche un bimbo di appena un mese dell’Aquila tra i 683 nuovi casi registrati oggi  in Abruzzo, con una curva del contagio che non accenna a diminuire, così come quella dei ricoveri e, purtroppo, dei decessi. Sono 15 infatti i morti (il più giovane di 56 anni) sul bollettino per un totale di 661 casi; 567 (+20 rispetto a ieri) i pazienti ricoverati in terapia non intensiva e 57 (+5) quelli in terapia intensiva. I guariti sono 176, per un totale di attualmente positivi che sfiora le 12mila persone (11.908). E’ la provincia di Teramo oggi però a registrare più casi (222), ma L’Aquila mantiene comunque molto alto il suo primato (+195), seguita da Chieti (170) e Pescara (78).

Il sistema sanitario, però, sostiene l’assessora Nicoletta Verì sta reggendo l’urto “tanto che ad oggi in Abruzzo nessun malato è rimasto senza posto letto in ospedale, al di là dei disagi che si sono verificati in alcuni momenti”. Non è chiaro, in realtà, su quali basi l’assessora faccia queste affermazioni, visto che chi sta sul territorio deve purtroppo fare i conti con attese di giorni prima di un ricovero e con casi che, proprio perché non trattati subito, sono finiti in rianimazione.

“I Dipartimenti di prevenzione delle Asl – aggiunge la Verì – sono in affanno, è vero, perché negli anni e non certo per questa amministrazione regionale, non si è mai pensato a potenziare l’organico di queste strutture. Noi lo stiamo facendo e tutte le aziende hanno spostato su questi servizi personale di altri settori, oltre ad assumere operatori per far fronte all’emergenza. Ricordo a tutti che per ogni positivo ci sono almeno 10 contatti da tracciare, per cui se solo a novembre abbiamo registrato oltre 6mila nuovi casi, il conto è presto fatto”.

Tutto a posto, sempre secondo la Verì, anche sulla campagna antinfluenzale (anche se i vaccini, almeno in alcune aree, come la Valle Peligna, non sono ancora arrivati), così come, dice sempre l’assessora, per il personale: “A oggi nelle Asl abruzzesi sono stati assunte complessivamente 826 unità di personale (con vari profili professionali) per far fronte all’emergenza – dice -. E sono in corso ulteriori procedure per reperire infermieri e operatori socio-sanitari che andranno a rafforzare gli organici sia in ambito ospedaliero che territoriale”.

I ritardi sulla rete ospedaliera Covid sarebbe invece solo del governo che ha nominato Marsilio solo l8 ottobre come soggetto attuatore, mentre sull’assistenza territoriale l’Abruzzo è stata “tra le primissime regioni italiane ad aver istituito le Usca e le Utac”.

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