Pratola, trattori in strada contro la crisi del settore agricolo

È arrivata anche in valle Peligna la protesta degli agricoltori.

Dalle prime ore di questa mattina, l’area parcheggio del casello autostradale di Pratola Peligna è stata occupata dai tanti trattori degli appartenenti alla categoria che, giunti da diverse parti della regione, hanno scelto di affidare al rombo dei loro potenti mezzi di lavoro la voce di una protesta che viene da lontano.

Dalla Germania dove il settore agricolo sta manifestando contro l’aumento delle tasse, il taglio dei sussidi per l’acquisto di carburante e, in generale, contro le politiche dell’Unione Europea che da tempo affliggono un settore già duramente colpito.

Non più diposti ad accettare una situazione in cui le aziende agricole abruzzesi sono costrette a spendere in media 20mila euro all’anno per guadagnarne appena 13mila, gli agricoltori abruzzesi si sono così dati appuntamento all’uscita dei caselli autostradali di Pratola Peligna e di Aielli–Celano per portare la protesta all’attenzione di tutti. Anche di quelle istituzioni che finora poco hanno fatto per tutelare la categoria. Come dimostrano le crisi della viticoltura e del grano abruzzese, la prima duramente aggredita dalla peronospera nel corso del 2023 e il secondo sostituito da quello che viene dall’estero, senza alcuna politica di tutela del settore.

Sotto lo sguardo della squadra anti crimine del commissariato di Sulmona chiamata a garantire il pacifico svolgimento della protesta, gli agricoltori hanno cercato di spiegare i motivi del loro dissenso per il quale però non riescono a “trovare più nemmeno le parole” per descrivere una situazione ormai insostenibile. A dare il colpo di grazia le recenti politiche europee che dalle carni sintetiche alle farine di grillo hanno duramente colpito l’intero settore produttivo. Senza dimenticare “le accise sui carburanti agricoli che hanno fatto aumentare i prezzi dei nostri prodotti mentre quelli che noi andiamo ad acquistare sono aumentati anche del triplo” aggiungono gli agricoltori.

Un settore “allo sbando totale”come dicono i protagonisti di una protesta che in queste ore vede l’arrivo di altri trattori per ricordare a tutti, cittadini ed istituzioni che non c’è più tempo da perdere se si vuole evitare il fallimento della categoria.

15 Commenti su "Pratola, trattori in strada contro la crisi del settore agricolo"

  1. Il Trattore più scarso che stava parcheggiato costa 80mila euro se veramente ci sono questi pochi guadagni chi lì ha pagati i trattori lo Spirito Santo?

  2. Direttore…il tuo Quoziente Intellettivo è prossimo allo 0.
    Gli agricoltori usano il trattore come lei usa casa o macchina.

    • Si ma sono trattori piccolissimidi aziende minuscole, per una agricoltura assistenziale che produce poche cose ed a prezzi stratosferici che poi ci vogliono imporre oltre alla pretesa di ricevere agevolazioni sussidi e contributi statali a fondo perduto. La agricoltura moderna si svolge con grandi macchinari da mille cavalli, che impiegano in aziende grandi anche 50.000 ettari (Il lago

      Fucino è 40.000 ettari con migliaia di aziende minuscole e P.IVA)nelle
      estese pianure pianure del mondo, per poi arrycon le materie prime nei porti di tutto il mondo ad un prezzo di mercato 5 volte inferiore del prodotto a Km zero che ci vogliono appioppare queste persone che non sarebbero in grado di fare altro se non ammujne ,come fanno.

      CHIUDERE CHIUDERE CHIUDERE queste entità pane amore e fantasia dei tempi dei coltivatori diretti dei fazzoletti di terra di Bonomi

      • Luigi Gagliardi | 24 Gennaio 2024 at 14:41 | Rispondi

        tu che lavoro fai?

        • Io non faccio nulla, soltanto il poeta, e, sono ricco ho la Ferrari vesto Armani e bevo sempre il Brunello di Montalcino, però ,dopo gli asini, ricordo in questi paesi un precedente baccano dei motozappi con rimorchietto, Brumi Lampacrescia Grillo Benassi Goldoni , scoppiettanti dappertutto, guidati da tipici contadini zappaterra di pochi miseri campi , che, ai tempi di oggi sono stati tutti aboliti perché non girano più . Ora è il tempo di questi trattorini inferiori a 200 HP che verranno aboliti perché non reggono il confronto economico con le nuove macchine altamente produttive ed in n quanto tali abbattono i prezzi di produzione delle commodities.
          Una agricoltura piccola, di prodotti da gourmets, da grandi ristoranti di alta qualità NON È NECESSARIA, ma rientra tra i prodotti di lusso come le Ferrari o l’abbigliamento Armani. Non vedo quindi perché il popolo con le tasse deve pagare il gasolio agevolato ai produttori del Brunello di Montalcino almeno io che sono un riccone lo posso acquistare ad un prezzo agevolato di 30 euri a bottiglia invece che 40 e dovrei quindi ringraziare la massa popolare di umile gente che beve il vino da taverna e paga le tasse per il gasolio agevolato. I prodotti di alta culinaria ,chi li vuole, li paga a prezzo pieno di mercato, altrimenti vanno al discount come gli altri dove i generi alimentari costano di meno ed alla finfine non sono male..

          • Luigi Gagliardi | 24 Gennaio 2024 at 17:06 |

            che non hai nulla da fare è evidente dal tempo che perdi a scrivere stupidaggini, sarai il solito pensionato della valle.

            Daje buona giornata, io vado a pagarti la pensione.

  3. Protestare è sempre legittimo ma tocca specificare che la ue sulla carne sintetica non ha deciso nulla e non risulta neanche concessa nessuna autorizzazione ue per la sua commercializzazione. Poi è notizia di oggi che 12 paesi nella discussione sul tema hanno chiesto un supplemento di indagine circa le possibili minacce alla salute dei cibi sintetici. Quindi un argomento della protesta è di fatto inesistente. La farina di grillo costa 3 volte la media delle farine normali (35€ al kg quella di grillo farine normali da 8 a 11€ al kg) porta a far costare una pagnotta di pane medio peso a 20€. Sulla farina proveniente dall’estero se vuoi esportare in altri paesi devi anche consentire agli altri paesi di importare. Si chiama legge di mercato.

  4. Nardella Mauro | 24 Gennaio 2024 at 14:36 | Rispondi

    L’espressione “carne sintetica” è impropria: sarebbe più corretto parlare di carne coltivata, perché di questo si tratta.
    Lo stanno dicendo da sempre ma continuate a scrivere ovviando alla correttezza dei termini da utilizzare.
    Non lo vedo un buon atteggiamento

    • Ma la vuole buttare sul nome? È il termine utilizzato a farne la differenza qualitativa? Chiamarla carne “coltivata”, o più “correttamente” carne di “LABORATORIO”, lei si sentirebbe di definirla CARNE?

  5. Ze’mbronio becilli e cafoni ci si nasce……
    Cmq solidarietà a chi lavora la terra

  6. Andrea Miccoli | 24 Gennaio 2024 at 19:03 | Rispondi

    Direttore,mentre lei con i suoi miseri soldi si compra l’appartamento al mare , si fa le sue vacanze e i suoi week-end, gli agricoltori si comprano trattori che costano come il suo appartamento facendo debiti per poi lavorare la terra e vendere a un sistema mafioso e corrotto. Se proprio insiste potremmo fare a cambio,lei si paga le cambiali del trattore e io pago le cambiali del suo appartamento vista mare

  7. … se un chilogrammo di farina costasse 20 €, state tranquilli che gli agricoltori i trattori da 200/300 mila euro potrebbero pagarli in contanti… permettendosi pure di girare in Ferrari, portare un Rolex d’oro al polso e avere la villa a Capri…
    Per il bevitore del Brunello di Montalcino… per sapere che nei “ discount il cibo alla fin fine non è male” significa che li frequenta pure Lui… altro che Brunello… forse “ solo” un insipido rosso di sangiovese prodotto nella zona di Montalcino…
    Io bevo solo i vini abruzzesi dell’azienda “Valentini “ di Loreto Aprutino… mi pregio dell’amicizia di Francesco e ancor prima del grande Edoardo.

  8. MANIFESTATE PER POI VOTARE GIORGIA MELONI ED IL SUO PARTITO CHE STA SVENDENDO LA SANITà PUBBLICA CON L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA IL LAVORO RENDENDOLO PRECARIO E INSTABILE IL CARO VITA CHE CRESCE OGNI GIORNO MA VA COMUNQUE BENE CONTINUATE A VOTARE FANNO BENE A MANDARVI PER STRACCI

  9. Sono con voi: fatevi sentire

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