Provincia, Caruso rieletto presidente. Quattro consiglieri alla Valle Peligna

Il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, si conferma per la seconda volta consecutiva presidente della Provincia dell’Aquila. Le consultazioni elettorali di secondo livello (ovvero riservate solo ai sindaci e ai consiglieri dei Comuni della provincia) tenutesi ieri gli hanno dato ancora una volta ragione, seppure il risultato non sia plebiscitario. Il metro di paragone non c’è d’altronde, essendo stato Caruso nelle scorse elezioni l’unico candidato presidente.

Il primo cittadino di Castel di Sangro ha ottenuto comunque il 53,7% dei voti validi, ovvero 49600 preferenze rispetto alle 42681 del suo avversario, il sindaco di Tagliacozzo, candidato del centrosinistra, Vincenzo Giovagnorio.

In tutto alle urne si sono recati 1034 amministratori sui 1256 aventi diritto, pari all’82,32%. Un’affluenza alta che non deve meravigliare, trattandosi di elezioni di secondo livello e quindi riservate a chi già è in politica ed è amministratore.

“E’ stato premiato il lavoro fatto – ha commentato a caldo il presidente rieletto – mi hanno riconosciuto l’impegno messo in questi quattro anni e le promesse fatte su quello che c’è da fare: risolvere le criticità delle scuole in Valle Peligna e nel cratere sismico e continuare a rimettere a posto la rete stradale”.

Una competizione tutto sommato corretta, sugellata da una telefonata dello sfidante Giovagnorio al presidente Caruso per le congratulazioni.

Si intesta la vittoria, probabilmente più del dovuto, il centrodestra: “La conferma di Angelo Caruso conferma la solidità della coalizione di centrodestra – commenta l’assessore regionale Guido Liris – e l’inaffidabilità di un’alleanza tra il centrosinistra e le realtà cosiddette civiche”.

Ed è tra i civici – o meglio tra i non collocati – che, d’altronde, i due schieramenti hanno cercato di pescare. A partire dal caso di Sulmona, che ha prodotto ancor prima del risultato delle urne una spaccatura nella coalizione Liberamente Sulmona (e in particolare nella lista Libera e Forte) che ha eletto il sindaco Gianfranco Di Piero.

Le conseguenze di questa frattura si vedranno nel tempo e molto dipenderanno dal risultato degli eletti in consiglio provinciale il cui spoglio è ancora in corso. *

Erano sette i candidati del Centro Abruzzo alla carica: tre con il centrosinistra (Francesco Perrotta e Antonella La Gatta per Sulmona e il sindaco di Acciano Fabio Camilli) e quattro con il centrodestra (Maurizio Proietti per Sulmona, Nunzio Tarantelli per Pratola Peligna, Federica Di Bartolomeo per Rocca Pia e Antonio Tarulli per Campo di Giove).

(aggiornamento)

*Lo spoglio si è concluso questa mattina e la Valle Peligna alla fine ottiene ben quattro consiglieri provinciali, oltre al presidente rieletto Angelo Caruso. Tra i dieci consiglieri, infatti, ci sarà in maggioranza Nunzio Tarantelli (vice sindaco di Pratola) e Maurizio Proietti (consigliere comunale di Sulmona) e in opposizione Antonella La Gatta (la più votata nella lista) consigliera comunale di Sulmona e Fabio Camilli (il secondo più votato) sindaco di Acciano. Non ce la fa, invece, Francesco Perrotta. L’elezione di Proietti e La Gatta rappresentano un duro colpo per i renziani che, nei fatti, sono stati gli unici esclusi dalla Provincia. Ridimensionata esce anche L’Aquila che aveva quattro consiglieri uscenti e ne mette solo due.

Questi tutti gli eletti:

(maggioranza) Dino Iacutone (consigliere di Celano), Nunzio Taratantelli (consigliere e vice sindaco di Pratola Peligna), Gianluca Alfonsi (consigliere di Gioia dei Marsi), Vincenzo Calvisi (consigliere di Fossa), Gabriella Sette (consigliera di Pizzoli), Maurizio Proietti (consigliere di Sulmona).

(opposizione): Antonella La Gatta (consigliera di Sulmona), Fabio Camilli (sindaco di Acciano), Carmine Silvagni (consigliere di Avezzano) e Valter Chiappini (sindaco di Lucoli)